Infatti nell’arco di 500 metri si possono vedere le terme romane, portate alla luce e valorizzate con la creazione dell’Autosilo di Viale Lecco, il teatro Sociale e il Duomo con la sua impronta gotica.
Ma è possibile vedere anche le linee regolari e le grandi vetrate della Casa del Fascio progettata da Terragni simbolo dell’architettura razionalista o Piazza San Fedele con le casette medievali.
Sul lago, in mezzo alla diga foranea, si trova invece il monumento dedicato a Volta regalato da Libeskind alla città.
Come scoprire la città
Per scoprire la città e i dintorni in tutta sicurezza e apprendendo informazioni interessanti il consiglio è quello di affidarsi alle attività proposte da Civitatis.
Per tutte queste bellezze, e per il suo lago, Como non poteva che essere la prima tappa di #ripartiAMOitalia.
Un progetto di valorizzazione del territorio e che in questa estate, post lockdown, ci accompagnerà in giro per l’Italia da nord a sud.
La colazione
A Como, il posto giusto, dove fare colazione è la Pasticceria Capriccio, a pochi passi dall’Autosilo di viale Lecco.
Il Capriccio nasce prima come gelateria artigianale e diventa pasticceria ed oggi è una delle più affermate pasticcerie del territorio.
Bontà, genuinità, fragranza e sapore vengono esaltati nelle innumerevoli proposte che i pasticcieri realizzano, sfornano e decorano, ogni mattina.
Ovviamente tutto ciò si esalta all’ora della colazione dove si possono trovare dalle più classiche brioches alle cheesecake.
Navigazione sul lago
Visitare Como e ammirare il suo lago senza farci un “giro sopra” è come conoscerlo a metà. Bisogna solcarne le acque per carpirne i segreti e scoprilo nella sua essenza più segreta e affascinante.
Questo è possibile grazie ai servizi di navigazione offerti dal Gestione Navigazione Laghi che da mattino a sera offre corse per ogni destinazione; dal bacino vicino a Como fino all’alto lago.
Il mio consiglio è quello di fare un biglietto giornaliero che vi permetta di salire e scendere da ferry boat, traghetti e aliscafi, senza limiti, per un intero giorno.
Varenna
Dall’imbarcadero parte la “Passeggiata degli Innamorati”: una breve passerella di metallo ad arco, ricoperta di piante rampicanti che, nei periodi caldi, si trasforma in un tripudio di colori e di odori. La struttura, fissata nella roccia, è a strapiombo sul lago, ed è considerata il luogo più romantico della cittadina e conduce sino al centro del paese.
Varenna è fatta di viuzze caratteristiche, slarghi vista lago occupati dai tavolini dei ristoranti e da negozi di artigianato.
Poi per chi decidesse di passare a Varenna più di qualche ora è possibile visitare il Castello di Vezio, una meravigliosa fortezza medievale e Villa Monastero, che ospita un museo, un centro espositivo e un orto botanico.
La visita di Varenna è un’opportunità unica per essere parte della cultura del Lago di Como, dalla pesca al completo relax in una delle zone più particolari e affascinanti tanto che nell’Ottocento richiamava i nobili e gli artisti europei che visitavano il nostro paese con il Grand Tour.
Cena Ristorante Imbarcadero
Riaperto il 30 maggio, dopo la chiusura dovuta al lockdown e alla riorganizzazione in periodo covid-19, il ristorante Imbarcadero, dell’Hotel Metropole Suisse, in Piazza Cavour, in centro Como, vista lago, è la location perfetta per una un pranzo e una cena rilassante immersi in un ambiente avvolgente, curatissimo e che sa regalare attimi di felicità a cuore e palato.
Si possono scegliere piatti della tradizione lacustre, italiana ed internazionale.
Imperdibili, quando in menù i missultin, pesce essiccato classico del lago, e uno dei risotti che sempre sono offerti dalla cucina di Imbarcadero. Ottima, a mio parere, la proposta di vino del territorio lombardo, soprattutto bollicine bresciane.
Non resta che passare la notte in una delle camere al Metropole Suisse, gestito dalla famiglia Cassani da quattro generazioni.
Le camere sono quasi tutte aperte sul panorama del lago e sui colori delle sue acque che cambiano a secondo della luce delle varie fasi del giorno.
Ecco gli elementi di questo libro che vuole essere un viaggio sensoriale che unisce sapori e atmosfere di laghi e di monti:
25 chef, dagli stellati agli emergenti
una fotografia appassionata
paesaggi mozzafiato
suggestioni di antiche e nobili villeggiature:
Oltre 50 ricette che raccontano le storie del Lago Maggiore, del Lago d’Orta, dei laghi di Varese e Comabbio per arrivare al lago di Monate e a quello di Lugano.
Valore aggiunto alle ricette, che vanno dall’aperitivo al dolce, senza tralasciare cocktail e panificati, sono le foto dei piatti e dei paesaggi senza fine, oltre una lista completa di ristoranti, trattorie e bar dove provare queste prelibatezze prima di replicarle a casa.
Ovviamente la mia sezione preferita è quella dedicata ai risotti e alla preparazione dei pesci di lago. Interessante, infine, l’uso della polenta dall’antipasto al dolce.
Post in collaborazione con Gestione navigazione laghi, Hotel Metropole Suisse e casa editrice Sime Books.
Brava!!! È un articolo bellissimo l’ho letto tutto d’un fiato !!! Grazie
Carissima Karen, che bello leggere il tuo commento.
Grazie del supporto 🙂