E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
(Paolo Borsellino)
Ho due ricordi legati al caffè post lockdown.
Il primo caffè preso take away mentre finalmente potevo gironzolare almeno per il mio quartiere. Avevo bisogno di attimi di normalità e tenere quella tazzina bollente tra le mani è stato più emozionante di quanto avessi immaginato.
Il secondo invece è legato al primo caffè nella tazzina di ceramica, bevuto con calma, seduta, in un bar a Brera.
Mi sono abituata abbastanza bene a gel per le mani, al distanziamento fisico e all’uso delle mascherine per viaggiare sicuri. Credo che dipenda dal grande rispetto che nutro per il mondo, ed anche per gli altri. Ed per questo che si deve trovare un modo per viaggiare sicuri in Italia.
Ci sono persone, giovani, vecchi, di mezza età, che svolgendo le loro consuete attività giornaliere si sono ammalate, alcune sono anche decedute. Ma tutte stavano semplicemente vivendo la loro vita: eccitante, triste, noiosa, felice o semplicemente serena.
Ed il rischio reale è che potrebbe succedere ad ognuno di noi. Lo stanno dimostrando i nuovi focolai che si stanno verificando in questi giorni.
Ed allora ? O ci facciamo prendere dalla paura, logica e giusta, o troviamo un’altra possibilità per provare a vivere ed affrontare questa nuova normalità.
Soprattutto perché noi, amanti dei viaggi, e narratori di viaggi, abbiamo il compito di aiutare l’economia turistica a riprendersi.
RipartiAMO Italia
Ecco che è nato #ripartiAMOitalia, un canto d’amore per la nostra bella Italia.
Così immaginare, prenotare, organizzare un viaggio non è solo un atto di estrema responsabilità verso il turismo italiano, ma anche un gesto di consapevolezza profondissima.
Chiunque di noi, infatti, dovrebbe farsi delle domande: se vado nel posto X, qual è il rischio che sia contagiato o che a mia volta possa, nel caso, contagiare? Come faccio a minimizzare questo rischio? Come faccio a superare la mia paura?
Credo che la soluzione sia quella di mettere il rischio in prospettiva.
Ovvero, sappiamo bene, che il nostro Paese ha regole che si differenziano regione per regione, ma è altrettanto importante ricordarci che i primi a compiere “i gesti giusti” siamo noi.
Prospettive
Lavarsi spesso le mani, o disinfettarle, mantenere la distanza giusta o indossare la mascherina quanto è obbligatorio o quando lo si ritiene necessario è più semplice a farsi che a dirsi, soprattutto per viaggiare sicuri almeno nel nostro paese, l’Italia.
Solo questo ci permetterà di non rimanere a casa, di non fermarci, di non negarci altre esperienze. L’Italia è grande, è magnifica e ha ancora tanti luoghi da scoprire e riscoprire.
Ed allora invece di chiudere l’atlante e smettere di interrogare Google, bisogna puntare il dito su una nuova destinazione e lasciare alla nostra Nazione la capacità di stupirci: ci sono 20 regioni, 2 grandi isole e tante isolette, le Alpi e gli Appennini, circa 55 siti Unesco in Italia ed infinite città con delle caratteristiche storiche e architettoniche che lasciano a bocca aperta.
In questa immensità ci sarà sempre un posto diverso da vivere e che ci permetterà di tornare a casa cambiati, arricchiti e ancora più consapevoli.
Ed in fondo non c’è modo migliore per sconfiggere la paura se non aprire le finestre e oltrepassare gli orizzonti.