Visitare Livorno a partire dalla colazione
« (…) A tutti voi, mercanti di qualsivoglia nazione, Levantini, Ponentini, Spagnoli, Portoghesi, Greci, Tedeschi, Italiani, Ebrei, Turchi, Mori, Armeni, Persiani ed altri […] concediamo […] reale, libero e amplissimo salvacondotto e libera facoltà e licenza che possiate venire, stare, trafficare, passare e abitare con le famiglie e, senza partire, tornare e negoziare nella città di Livorno (…) »
Indice
- 1 Il popolo livornese
- 2 Visitare Livorno a partire dalla colazione
- 3 Uovo alla Pop, novità in città
- 4 Il quartiere “La Venezia”
- 5 L’Acquario
- 6 # TRAVEL TIPS, per visitare al meglio Livorno
- 7 Dove mangiare il gelato a Livorno: Gelateria Ardenza
- 8 Spiagge di Livorno e dintorni
- 9 Gite fuori porta
- 10 Altre escursioni
Così è nata Livorno, città che in Toscana bisogna visitare oltre le grandi big.
E’ nata dalle leggi Livornine, emanate da Cosimo I de Medici che l’hanno resa fin da subito città cosmopolita, tollerante, multirazziale e multi religiosa; così un centro quasi disabitato divenne una fiorente città portuale.
Oggi Livorno è una città, forse Cenerentola tra le grandi Big della Toscana come Siena, Firenze e Pisa, tutta da riscoprire e visitare a partire dalla colazione.
Il popolo livornese
Sarà proprio questo miscuglio di razze, religioni, culture e cucine diverse che ha dato origine al popolo livornese e l’ha reso così particolare ed unico.
Si perchè Livorno la fanno i Livornesi, persone vere, accoglienti che non si può immaginare finchè non si prova, dal carattere verace, compagnone e diciamocelo veramente simpatiche.
Livorno, poi, conserva ancora tutto il fascino del suo antico passato, con tracce ancora evidenti dell’architettura dei Medici e dei Lorena. La cinta muraria pentagonale circondata da fossi navigabili, le fortificazioni rosse della Fortezza Vecchia e Nuova, il Duomo e Via Grande tutta portici e un lungo mare che racconta i fasti del periodo Liberty di inizio Novecento.
Per tutti questi motivi e altri che scopriremo assieme non potevo che inserire anche Livorno e i suoi dintorni nell’itinerario di #ripartiAMOitalia.
Visitare Livorno a partire dalla colazione
Fa tanto sapore di sale, sapore di mare. La “nuova” Baracchina Rossa fa spiaggia, con i suoi ombrelloni anni ’60 coloratissimi e le sedute regista di tela da mare.
E poi tavolini in formica trovati in giro per l’Italia, le sedie super vintage e l’angolo riservato a sdraio e lettini che guarda il moletto di Ardenza.
Qui da sempre la storia di questa icona di convivialità si intreccia con quella di Livorno e dei suoi abitanti che, sia estate o inverno, non perdono occasione per tornare in questo locale a gustarsi un caffè e un aperitivo vista mare.
Ed è proprio qui che vi porto per iniziare a visitare la mia Livorno a partire dalla colazione. Dovete assaggiare l’immancabile il “frate”, ciambella coperta di zucchero, tipica di queste parti.
Si dice che i livornesi amano distinguersi e neanche il caffè sfugge a questa regola. A Livorno infatti si beve il ponce, una versione rivisitata di antica tradizione del punch inglese, a base di rum fantasia, una profumatissima variante livornese della bevanda alcolica caraibica, zucchero semolato e buccia di limone. Si porta tutto a bollore e si colma il gottino, con un buon caffè ristretto. Da assaggiare “Dal Civili” in zona stazione.
Uovo alla Pop, novità in città
E se vi capitasse si passare un week end in città ?
Io pur essendo nata da queste parti non l’avevo mai visitata come una turista. Adesso capita spesso, anche grazie alla Galleria Uovo alla Pop che organizza tour in battello tra il porto e i caratteristici fossi, camminate storiche sulle tracce di Modigliani e a caccia di street art, di visitarla come mai prima.
La zona più caratteristica più vera e verace è quella che si snoda infatti tra Pontino, La Venezia e Ovo Sodo. Quartieri popolari e ricchi di storia.
Qui si trova il “Museo della città” che narra, in quella location incantevole che sono i Bottini dell’Olio, tutta la storia della mia splendida città.
I tour di street art
Livorno, dicevamo, grazie alle Uovas di Uovo alla Pop ne è piena; Exit Enter, Blub, Lediesis, Ligama, Libertà e tanto tanto altro. Imperdibile in questo senso il tour con Viola.
Viola è esplosiva, garbata e divertente. Seguire i suoi gesti e le sue parole mette in pace con il mondo oltre permettere di conoscere storie di artisti, di popoli, di strade e di città.
Per conoscere la città invece sempre con Uovo alla Pop si possono fare tour, anzi tour terapia, in battello.
Un giro per i fossi al tramonto e con aperitivo, grazie alla collaborazione con il ristorante “Il Covo” che ripercorre la storia di Livorno dalla sua fondazione ai giorni nostri con aneddoti e curiosità che si possono imparare proprio da chi ha quello spirito da livornese pieno di piglio ed estro.
Libera è esattamente così e la città rivive tramite le sue parole. Se poi capitate nella serata giusta il tour sarà accompagnata anche da Chiara, eccellente violinista che ripercorre con la sua musica la tradizione popolare della città.
Non si può visitare Livorno senza esplorare, per mare e per terra, i vicoletti e i canali del quartiere “La Venezia”.
Il quartiere “La Venezia”
Per scoprire la vera anima di Livorno, il viaggio nella città toscana non può partire che da qui: il quartiere di “Venezia Nuova”.
Proprio come Venezia, anche questo quartiere di Livorno è costruito intorno ai canali che portano il mare fin dentro la città. E in alcuni scorci è innegabile che assomiglia alla più famosa città della laguna. Ma il nome non si deve solo alla somiglianza.
Quando nel XVII secoli ci fu bisogno di costruire nuove case perché lo spazio nella Fortezza Nuova non bastava più, furono chiamate maestranze di Venezia, le uniche in grado di costruire case sull’acqua fatte per durare secoli.
Il risultato fu un quartiere commerciale, direttamente collegato al porto dal Canale dei Navicelli e altri canali minori (fossi), con le cantine poggiate sul mare, le botteghe al piano terra e le abitazioni più in alto.
Venezia Nuova fu pesantemente bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale ma è stato perfettamente ricostruito. Lo scrittore Curzio Malaparte in “Maledetti toscani” ha scritto che qui ci sono le “case più belle del Mediterraneo“. Oggi il quartiere è meno “marinaro” e più turistico, con botteghe, bar e ristoranti affacciati sui canali. Si anima soprattutto ad agosto di ogni anno con la manifestazione “Effetto Venezia”.
Il luogo più suggestivo è il Ponte di Marmo, che deve il suo nome alle sue spallette realizzate in marmo. Qui, nel corso dei secoli, barcaioli, facchini e pescatori hanno inciso, in forma di ex-voto, graffiti e iscrizioni dedicati ad amici del quartiere defunti.
Invece dopo essere stata anche rifugio per gli sfollati e luogo abbandonato per decenni, oggi la Fortezza Nuova è soprattutto un bel parco pubblico, ricco di verde, a cui si accede dall’antico ponte in muratura con sottopassaggio. L’unico ambiente che si è salvato è la Sala d’Armi con volta a crociera in cui si svolgono eventi culturali.
Un modo spassoso per conoscere questa parte di città, è quello di partecipare ad un tour in battello, alla scoperta dei “fossi”, gli antichi canali che attraversano Livorno.
L’Acquario
Non è grande e non è famoso come quello di Genova o Valencia, ma l’Acquario di Livorno ha il fascino dei piccoli acquari delle città di mare.
Si trova nel cuore della Terrazza Mascagni e offre una visita divisa in tre aree: al piano terra c’è un percorso con la ricostruzione di diversi ambienti marini, soprattutto mediterranei.
La parte più affascinante di questa sezione è l’Area Marina Archeologica Greco – Romana, una grande vasca, con la riproduzione di un relitto di nave romana. Qui hanno ricreato il loro ambiente spigole, scorfani e dentici e altre specie del Mediterraneo. Al primo piano, invece, c’è un rettilario dedicato ad anfibi, rettili e insetti e un formicaio con le affascinanti formiche tagliafoglia. Dal primo piano si accede a una bella terrazza panoramica che dà sul lungomare e sulle isole dell’Arcipelago Toscano.
# TRAVEL TIPS, per visitare al meglio Livorno
La terrazza Mascagni
Non si può visitare Livorno senza una passeggiata sul lungomare deve assolutamente prevedere una sosta sulla Terrazza Mascagni. Questo splendido piazzale affacciato sul mare, con il suo particolarissimo pavimento a scacchiera bianca e nera, è uno dei luoghi più suggestivi della città: da qui si può godere di un panorama mozzafiato, ammirare le varie tonalità del blu dal mare al cielo ed emozionarsi davanti a un tramonto.
Mercato delle Vettovaglie
La parola “vettovaglie” sta ad indicare le provvigioni per l’esercito… quando me l’hanno spiegato, tutto mi è apparso improvvisamente più chiaro: Livorno è, infatti, una città nata con lo scopo di fungere da porto commerciale a Firenze per la famiglia dè Medici, ma anche da prima linea di difesa contro le incursioni – sempre più frequennti – dei pirati.
Il mercato è probabilmente una delle strutture architettoniche più interessanti di Livorno, costruita intorno alla metà del XIX° secolo con l’utilizzo del ferro e del vetro insieme per creare una struttura imponente ma snella, grossa all’incirca quanto due campi da calcio. Al suo interno vi sono 200 banchetti di pesce, cibo ed altro ancora: vi si organizzano happy hour presso bar e ristoranti che fanno uso degli abbondanti prodotti locali disponibili al mercato che, con il suo magazzino sotterraneo rifornito attraverso il Fosso Reale, è tanto unico quanto spettacolare.
Se volete mangiare qualcosa in zona dove assolutamente assaggiare il 5&5, un tipico prodotto di food-street, ovvero pane, meglio se focaccia, con la torta di ceci. L’indirizzo giusto per il tortaio più famoso di Livorno è quello di Gagarin.
Il Cacciucco e pesce vario
Se chiedete ad un livornese dove si mangia bene il cacciucco, classica zuppa di pesce saporita e piccante, la risposta sarà più o meno la stessa: “a casa di mia nonna”. Se però non avete una nonna livornese “a portata di mano” dovete scovare osterie e ristoranti che ne mantengono invariata la tradizione ovvero che contenga 5 qualità di pesce come 5 sono le C presenti nella parola Cacciucco. Dovete andare ad assaggiarlo nel ristorante “Il Romito“.
Invece per provare un’esperienza gastronomica fuori dal comune, l’indirizzo giusto è l’ “Elaboratorio culinario”, nuova realtà cittadina dove tradizione ed innovazione, ilarità e cortesia sia uniscono insieme regalando piacevolissime serate agli avventori. Consigliatissimo il piatto di cruditè di mare.
I quattro Mori e la Fortezza Vecchia
Questo monumento, composto da due sezioni molto diverse tra loro – una statua di marmo ed una base in bronzo – domina una suggestiva piazza davanti all’imbocco del porto.
La statua di Ferdinando I di Toscana, ad onor di colui che fece costruire la Fortezza per proteggere la città dalle continue invasioni dei pirati, dei mori e dei saraceni, costituisce la prima parte del monumento.
I 4 mori incatenati ai suoi piedi sono da intendersi come un’aggiunta fatta in un secondo momento, per così dire. I dettagli e la pelle sono davvero impressionanti…anche se il soggetto rappresentato è toccante. L’artista che si cela dietro questo capolavoro è Pietro Tacca, autore di altre opere d’arte come le fontane in Piazza degli Innocenti a Firenze.
Anche se la statua era stata pensata per commemorare Ferdinando I, il popolo di Livorno (con il suo malizioso senso dell’umorismo), ha rinominato il monumento dedicandolo alle sculture in bronzo dei 4 mori, piuttosto che al loro prestigioso leader, e da qui il nome con cui è conosciuto, “Quattro Mori“.
Di fronte alla Fontana dei Quatto Mori c’è la Darsena Vecchia con i suoi pescherecci a riposo e i pescatori che puliscono le reti. Alla destra si impone la sagoma della Fortezza Vecchia, il primo bastione costruito dai Medici intorno al 1530, appena presero il potere a Livorno. In realtà in quel luogo esistevano fortificazioni volute prima dai Pisani e poi dai Genovesi.
Il museo Fattori
Il Museo civico Giovanni Fattori raccoglie circa 400 opere dalla metà dell’800 agli anni ’40 del ’900. Il nucleo della collezione è formato da artisti livornesi a cui si aggiungono alcune opere di artisti toscani e italiani. Il museo è ospitato nella bellissima Villa Mimbelli, fatta costruire nel 1865 da Francesco Mimbelli commerciante di grano e altre merci di origine dalmata.
Casa Modigliani
La Casa Museo Amedeo Modigliani si trova in via Roma 38, fuori dal centro città. Sulla facciata è stata installata una lapide in marmo, in ricordo dell’artista.
L’unico piano che si può visitare è il primo. Le stanze conservano ancora gli antichi pavimenti e i vetri delle finestre sono quelli sottili ed imperfetti, di un’epoca che non c’è più.
È stato allestito un percorso illustrativo dedicato alla vita di Amedeo Modigliani attraverso foto delle sue opere più importanti e ritratti di famiglia.
Dove mangiare il gelato a Livorno: Gelateria Ardenza
La Gelateria Ardenza, nata nel 1987, è un locale capace di emozionare i propri clienti con alcuni straordinari prodotti artigianali elaborati esclusivamente con l’utilizzo di ingredienti genuini. Io in pratica ci sono cresciuta tra chiacchiere con amici, partire dei mondiali e libri della maturità.
Oggi, con il cambio gestione e tante novità, chiunque ha modo di modo di godere di un ambiente estremamente accogliente all’interno del quale accomodarsi per assaggiare dolci e gelati, ma anche di un dehors esclusivo e coperto che permette di sentirsi come immersi in un giardino.
Assaggiando dolci e gelato si sente subito che vengono usati prodotti freschi e genuini. Da assaggiare assolutamente sia in gusti alla crema sia quelli alla frutta, sempre di stazione.
Il personale sia della Gelateria, che della Pinseria adiacente, è super disponibile e sempre con il sorriso.
Tenete d’occhio i loro social perché hanno sempre nuove idee e organizzano promozioni e piccoli eventi.
Spiagge di Livorno e dintorni
Per trovare le spiagge più belle di Livorno e dintorni conviene spostarsi dal centro in direzione sud.
Nel raggio di meno di 10 km troverete in successione tre belle spiagge facilmente raggiungibili in auto o con i mezzi pubblici, tutte situate a meno di 10 km e premiate con la Bandiera Blu per la qualità dei servizi offerti.
Partendo dal centro e spostandosi verso sud, si trovano i quartieri di Ardenza, Antignano, Calafuria e Quercianella, ed è qui che i livornesi amano trascorrere le loro giornate al mare. L’offerta di spiagge è ampia, ce n’è per tutti i gusti.
Tra le migliori, segnaliamo la Spiaggia di Tre Ponti, la Spiaggia del Sale, una spiaggia sabbiosa delimitata da rocce sporgenti, e l’arenile di Miramare.
Continuando lungo questo tratto di costa è possibile trovare magnifiche cale rocciose, alcune molto note, altre più tranquille: le più belle si trovano nel territorio della Riserva Naturale di Calafuria o al Castello del Boccale.
Non perdetevi Cala Leone e Cala Quercianella.
Se avete tempo a disposizione imbarcatevi per l’isola di Capraia, un paradiso naturale a poche ore di traghetto da Livorno, o andate a visitate il delizioso borgo di Bolgheri.
Gite fuori porta
Bocca d’Arno
Bocca d’Arno, a Marina di Pisa, è lo sbocco finale del fiume toscano sul mare.
Io non sono la classica livornese che vi dirà che oltre il casello autostradale “finisce il mondo” o “meglio un morto in casa che un pisano all’uscio” quindi non posso che consigliarvi anche questo luogo così suggestivo, dove i caratteristici retoni dei pescatori pendono dagli “staggi” e in lontananza si intravede la magnifica corona delle Alpi Apuane e poco distante invece sono visibili le spiagge protette dell’Oasi naturalistica di San Rossore.
Cosi D’Annunzio la descrive ad un amico in una lettera: “La foce dell’Arno ha una soavità così pura che non so paragonarle nessuna bocca di donna amata. Vorrei rimanere qui a cantare. Ho una volontà di cantare così veemente che i versi nascono spontanei dalla mia anima come le schiume dalle onde.”
DueMani
DueMani è un’azienda vinicola nata nel 2000 a tra Ripabella e Castellina Marittima, nel cuore della provincia di Pisa, dove pulsa un cuore bio.
E’ questa, in una battuta, la cantina Duemani diventata per Elena Celli e per l’enologo Luca D’Attoma, non solo l’azienda di famiglia, ma una sfida condivisa.
Una splendida azienda circondata da boschi, posta su un declivio a 200 metri sul livello del mare, dove si coltivano cabernet franc, syrah e merlot da agricoltura biodinamica.
I nomi evocativi dei vini raccontano la scelta vincente di Luca e Elena che viene ripagata dal tempo e dal successo dei vini stessi.
Ovviamente uno dei quali non poteva che chiamarsi “DueMani” quelle di Luca ed Elena.
Ancora una volta sono state le Uovas di Uova alla Pop ad avermi portato qui dove Giulia, Oblo Creature, ha realizzato un container in pieno stile street art con disegni ispirati agli animaletti del bosco che poi è diventato l’etichetta di una linea esclusiva “G.Punto” .
Acquedotto Leopoldino
Una tranquilla passeggiata alla scoperta del maestoso Acquedotto Leopoldino di Colognole: è quella che è possibile fare, partendo dall’abitato di Colognole, grazie a Collegamenti, antica colonia romana, nel comune di Collesalvetti, non lontano da Livorno.
Si tratta di una camminata di 3 km, che richiede circa 1 h e 30 di tempo, tra andata e ritorno. Consente di visitare l’antica struttura dell’acquedotto che riforniva la città di Livorno, immersa in un bosco secolare.
Voluto da Ferdinando II de’ Medici, l’acquedotto Leopoldino è un’opera monumentale di grande pregio architettonico che ha rifornito d’acqua Livorno dal 1816 al 1912. Le imponenti strutture, che solcano il territorio con arcate talvolta vertiginose, oggi avvolte dalla vegetazione, rappresentano una cornice naturale di rara bellezza. A Colognole infatti si trova la lecceta meglio conservata del territorio delle colline livornesi.
L’itinerario può essere percorso a piedi o in mountain bike e consente di attraversare splendidi boschi delle colline di Collesalvetti.
La camminata è adatta a grandi e bambini.
Altre escursioni
Grazie alle escursioni di Civitatis è possibile esplorare Livorno, la porta d’accesso al Mediterraneo, in maniera comoda e pratica, a bordo di autobus turistici. Si potrà salire e scendere a qualsiasi fermata e così ognuno potrà conoscere la città, tra collina e mare, con il proprio ritmo.
Post ” Visitare Livorno a partire dalla colazione ” è in collaborazione con Uovo alla Pop, Due Mani Vino, Gelateria Ardenza e Civitatis.
Ascolta LOQUIS per Visitare il QUARTIERE LA VENEZIA
Vorrei conoscere i dettagli della visita a Bocca d’ Arno
Gentilissimo Pino, raggiungere Bocca d’Arno è facilissimo. Con il Navigatore basta dare le indicazioni per la località. Appena arrivati si trova subito un piccolo parcheggio gratuito a lato della foce dove si trovano i retoni. Pocho distante vi è una passeggiata tra aiole di erbe mediterranee e gigli della sabbia. Il migliore momento è il tramonto quando, spesso, i pescatori sono sul molo o nei trabucchi a tirare su le reti.