Turismo di prossimità: Milano a Natale
Quando all’inizio del mese ho messo giù il piano editoriale del blog, le aspettative su queste vacanze natalizie erano sicuramente altre.
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Avevo già deciso che non mi sarei mossa da Milano, che avrei rispettato le indicazioni dei dpcm e avrei vissuto la mia città, e speravo anche la mia regione da viaggiatrice prima e da abitante poi.
Quindi ho messo nero su bianco ciò che avrei voluto iniziare a fare ed ho aspettato con pazienza ed impegno la zona gialla.
Non fare piani
Poi però ancora una volta, le cose sono andare in maniera diversa, ho dovuto rinunciare ad esplorazione di Cremona, che già pregustavo da settimane e chiaramente non ha più senso intitolare questo post “Cosa puoi fare a Milano durante il Natale 2020″ visto che la maggior parte dei giorni del calendario saranno rossi e negli altri arancioni i ristoranti saranno chiusi.
Allora proverò a raccontarvi la bellezza degli ultimi 7 giorni vissuti nella mia Milano alla scoperta di una città, ferita, affaticata, che non perde la speranza e la determinazione e non le fa perdere neanche a me.
Ed allora, come al solito, la “soluzione” è quella di vivere la mia Milano tramite il turismo di prossimità, scoprendone nuove e consolidate bellezze.
Albero di Swarovski in Galleria
“Il Tree of Light è una lettera d’amore che il direttore creativo, Giovanna Engelbert, rivolge ai milanesi e non solo: un sentito omaggio al significato profondo e alla tradizione delle festività ed un invito a immaginare un futuro più luminoso”
Così la maison austriaca ha presentato l‘albero di Natale, realizzato per il settimo anno, in galleria Vittorio Emanuele.
Quest’anno “dedicato” idealmente agli abitanti della città, che grazie al turismo di prossimità, copriranno Milano, proprio come dei viaggiatori in giro per il mondo.
“Per Giovanna Engelbert, di origini milanesi, rappresenta un ritorno a casa: l’albero, infatti, simboleggia il momento in cui le famiglie si raccolgono, anche solo spiritualmente, per celebrare le festività, nonostante le sfide e i momenti difficili dell’ultimo anno”.
L’albero è decorato con oltre 10.000 luci e migliaia di ornamenti, tra i quali più 200 decorazioni in cristallo realizzate a mano e ispirate ai corpi celesti, l’albero Swarovski è alto 12 metri ed è incorniciato dalla “Volta Celeste”, – la suggestiva installazione che illumina la cupola di cristallo della Galleria durante le festività.
Cascina Nascosta in Parco Sempione
Cascina Nascosta, sotto la Torre Branca, a Parco Sempione, ha aperto i battenti a ottobre, poco dopo, in Lombardia, è iniziata la zona rossa, e per più di un mese ha saputo reinventarsi creando, anche grazie a Lega Ambiente, un mercato agricolo in pieno centro, in Parco Sempione.
Così, nella prima giornata di zona gialla, con attenzione, le giuste precauzioni, e nei tempi ponderati, sono andata a provare il loro pranzo. Proprio perchè credo fermamente nel turismo di prossimità e nella grandezza della mia Milano.
Ed ho scoperto un mondo.
Un’antica cascina rimessa a nuovo.
Un mercato con frutta e verdura a km0, di produttori locali.
Un pergolato pieno di lucine e tavoli di recupero.
Poi, una sala con la cucina a vista, un bel verde profondo alle pareti, e sostenibilità.
Le proposte del menù ricordano la cucina lombarda e milanese, così ho assaggiato la crema di zucca, il brasato con polenta e i mondeghili (classiche polpette milanesi). E per dolce non poteva mancare il tiramisù che al posto dei savoiardi aveva il panettone come base,
Il valore aggiunto sono stati la gentilezza dei camerieri e la presenza dello chef in sala che si preoccupava che per gli avventori tutto fosse al meglio.
Pasticceria Tiemì
Tra le buone scoperte di questi giorni c’è la Pasticceria Tiemì in via Emanuele Filiberto 11. Una zona prestigiosa e moderna collocata tra City Life, Sempione e L’arco della Pace.
Il maestro pasticcere è Valerio Cambieri che vi delizierà con le più classiche brioches, con pan au chocolat e con le brioches creative farcite con vaniglia del Madagascar o al gusto tiramisù, esposte, come in una boulangerie, in un mobile di legno di una locanda inglese.
Imperdibili sono i pasticcini, le torte, i mignon ed in questo periodo i panettoni, tra cui quello che adoro al caramello salato.
Ma il vero punto di forza di Tiemì è il laboratorio a vista. Sotto i piedi, in quanto situato al piano interrato. Tramite una grande vetrata a pavimento sarà possibile vedere i pasticceri all’opera a compiere meraviglie.
La Bettolina sul Naviglio Grande
“Gita fuori porta” così ho raggiunto il Naviglio Grande, per godere un po’ di aria bucolica, tra le nebbie lombarde e scoprire la cucina de “La Bettolina“, nella cittadina di Gaggiano; una locanda slow cook.
La Bettolina infatti è un locale storico, già locanda dal 1600, ma si è rifatta il look qualche anno fa. Il nome Bettolina racconta la sua storia di approdo lungo le sponde del Naviglio; il nome deriva dalle navi piatte che percorrevano il Naviglio, le bettoline, appunto.
In questa ex cascina trovano posto un impianto brassicolo, un orto dedicato alla cucina, un bar-birreria, una zona dedicata all’affumicatura della carne e varie sale arredate con stili diversi. Il menù è a base di carne, scelta personalmente da macellai della zona e affumicata o frollata dove serve.
Ho assaggiato un antipasto di salumi e formaggi, ricordandomi come il miele sta benissimo sul lardo, a seguire risotto allo zafferano con polvere di bacon, ma soprattutto una tagliata con verdure dell’orto tra le migliori mai mangiate. Indubbiamente il consiglio è abbinare il tutto con qualche rosso lombardo come la Barbera dell’oltrepo pavese.
La magia del Natale da Raw, in corso Magenta
In Corso Magenta, incastonato tra i bellissimi palazzi del centro storico meneghino si trova Raw, un cabinet de curiosités – come cita l’insegna – dove riscoprire l’ispirazione decor per la propria casa o semplicemente perdersi (per poi ritrovarsi) in uno scenario fatto di oggettistica e complementi di arredo da mille e una notte.
La location si affaccia su Corso Magenta e sul cortiletto di una palazzina d’epoca che racconta al suo interno la bellezza e il fascino dell’architettura milanese di un tempo, quando patii e giardini interni riflettevano l’eleganza degli abitanti.
Al suo interno il negozio appare come un vero e proprio appartamento, sviluppato su più piani con stanze che raccontano stili diversi e interpretazioni personali del tema abitativo, attraverso una cura della mise en scène nei minimi dettagli.
L’occhio del cliente curioso viene attratto da una moltitudine di oggetti e complementi di arredo che spaziano dallo stile più antico e vintage a quello più moderno e shabby; e sotto Natale la magia è assicurata al mille per mille.
Infatti vi troverete veramente in “un’esplosione” di spirito natalizio tra addobbi, decorazioni, tavole apparecchiate e idee regalo (per voi e) per i vostri cari
Questo è uno di quei negozi che consiglierei ai viaggiatori, ma soprattutto agli abitanti. In fondo il significato del turismo di prossimità, anche a Milano, è proprio questo..