Orrido di Bellano, consigli per una gita fuori porta
Se fosse un personaggio di un libro, Bellano, paesino incastonato sulle sponde del Lago di Como, con il suo famosissimo Orrido, sarebbe la coprotagonista riservata e silenziosa, la spalla del protagonista, quella che gli permette di affrontare e superare tutte le sfide della trama.
Questo perchè tra le grandi bellezze del Lago, questa è la più sconosciuta, quella a cui abbiamo dedicato una giornata domenicale, con una gita fuori porta, e che abbiamo tanto, tantissimo apprezzato con #ripartiAMOitalia.
Cos’è l’Orrido
L’Orrido è una gola naturale, formatosi in milioni di anni dalle acque del torrente Pioverna. Ma, la peculiarità dell’Orrido di Bellano, come un canyon, consiste nella possibilità di percorrerlo all’interno della gola camminando su passerelle fissate alla roccia, camminando in assordanti meandri che si affacciano su strapiombi vertiginosi. Il percorso è molto suggestivo, fra cascate e grotte naturali, panorami mozzafiato e una ricca vegetazione, il sole si riflette negli anfratti, creando bagliori incredibili.
Una tale meraviglia, viva e sempre in evoluzione, ha ispirato moltissimi scrittori che non hanno mancato di citare l’Orrido di Bellano nelle loro opere. Il nome stesso della località deriva dalle parole di un poeta, non un poeta ospite ma un poeta del luogo, bellanese, di nome Sigismondo Boldoni. Ammirando ciò che l’acqua stava creando sul suo territorio, disse “Orrore di un’orrenda orrendezza” ecco quindi l’Orrido di Bellano
La leggenda
Un luogo così suggestivo non può non avere una leggenda che ne accarezza la fama già modestamente conquistata nella storia. Ciò che si racconta è che nell’Orrido di Bellano giaccia un valoroso guerriero di nome Taino, qui sepolto assieme anche al suo tesoro. Le tante misteriose gallerie che uniscono “clandestinamente” l’Orrido con Bellano paese, sono state usate anche durante l’occupazione austriaca per evitare le ronde durante il coprifuoco.
Cà del diavolo
Ad aumentare il fascino del luogo c’è anche quella che ha preso il nome di Cà del diavol, molto nota a chi studia o pratica riti satanici. E’ una torre esagonale alta quattro piani posta all’ingresso dell’Orrido e che sembra… la casa del Diavolo. Da qui, banalmente, il suo nome.
E’ certo un edificio particolare, a pianta irregolare, con alcune finestre a ringhiera e una scala a chiocciola interna, nessuno sa dire con certezza chi l’abbia progettata e costruita, forse davvero il diavolo?
Sembrerebbe esista da molti secoli, da prima del 1600, un fatto certo è che nel 1700 era sede di un museo di fossili, poi è stata inserita nel catasto teresiano al nr. 124 e riprodotta in tutte le pubblicazioni di secoli XVIII, XIX e XX relative alle bellezze naturali e paesistiche del Lago di Como tradotte in molte lingue.
Il nome di Ca’ del diavolo è legato principalmente alla presenza di alcune decorazioni raffiguranti personaggi mitologici, fra cui un satiro, presenti sulla facciata dell’ultimo piano.
Il progetto di restauro della Ca’ del Diavolo
E’ ora in corso la ristrutturazione della Ca’ del Diavolo, la torre esagonale diventerà un museo multimediale e multisensoriale.
Il progetto di trasformazione della Ca’ del Diavolo in un museo prevede esperienze diverse in ciascuno dei tre locali presenti all’interno dell’edificio.
Al piano terra sarà possibile, per esempio, scoprire la storia dell’Orrido dal punto di vista naturalistico.
Sulla volta della stanza del camino, al piano superiore, verranno invece proiettate alcune immagini che illustreranno le leggende e alcune interessanti storie della zona.
All’ultimo piano è prevista, infine, la realizzazione di una mini sala cinematografica per 8-10 persone, con proiezioni in 4D. I video trasmessi condurranno gli spettatori a:
- risalire la gola dell’Orrido di Bellano
- navigare sul Pioverna fino a dentro la Grigna
- alzarsi in cielo per poter guardare il lago dall’alto.
Il Paese di Bellano
Solo dopo questa visione si arriva sul lago, nel bel paesino e si è rapiti dalle vette innevate, in questo periodo, dalle placide acque, dalle barche che attendono di prendere il largo e la gustosa gastronomia che si muove tra sapori lacustri e montani; tanto da fare apprezzare al contempo la bresaola valtellinese e il risotto con il pesce persico.
Cosa vedere
Attraversando via Manzoni, che taglia il centro storico del paese, si possono vedere numerosi portali, corti, androni d’antiche case patrizie, scale di pietra viva e stemmi araldici che rimandano alle origine settecentesche. Chi giunge a Bellano si trova su uno dei lungolago più suggestivi della sponda orientale del Lario, da dove si ha una splendida visuale dei paesi e delle montagne sulla sponda opposta del lago.
Da qui, attraverso una delle tante viuzze che sbucano sul lago si giunge sulla caratteristica via Manzoni che ci guida di fronte alla Chiesa di Santa Marta. Vi si conserva un prezioso gruppo ligneo di nove statue a grandezza naturale raffigurante la Deposizione ed attribuito allo scultore Angelo del Maino, noto dal 1496 al 1536.
Bellano è ormai un paese turistico e attrae persone da ogni parte d’Italia ed Europa anche per la presenza di artisti di spicco, ma nel secolo scorso, fu definita dallo scrittore bellanese Antonio Balbiani “la piccola Manchester del Lario” per i suoi grandi stabilimenti di industria serica, tanto che proprio dall’inizio dell’Orrido è possibile vedere Ex Cotonificio Cantoni.
Sentiero del Viandante
Per i più sportivi, da Bellano si può percorrere il sentiero del Viandante, un’antica via commerciale di collegamento tra Milano e la Svizzera che costeggia la sponda lecchese del Lago di Como da Abbadia a Colico per 45 km.
Il tratto più accessibile e semplice da percorrere è quello tra Varenna e Bellano: una breve passeggiata di circa due ore a mezzacosta tra boschi di castagni e pendii coltivati con scorci sul lago di incredibile bellezza.
Un pranzo vista lago
Per chi cerca un posto dove fare un pranzo all’aria aperta, Bellano è la scelta giusta. Il lungolago è costeggiato da trattorie e piccoli ristoranti con una vista davvero incantevole. La cittadina inoltre è famosa per essere meta per gli amanti dei menù a base di pesce del lago e per le suggestioni gastronomiche che provengono dalla Valtellina.
Il consiglio è quello di scegliere la “Trattoria Del Ponte”. Non fatevi fermare dall’aspetto, apparentemente, turistico. Perchè appena entrati sembra di fare un salto nel tempo. Ci si trova in una tipica trattoria come quelle di una volta dove si possono provare le ricette della tradizione e i sapori della Lombardia.
Uscire da Milano, oggi, come per i prossimi mesi, sarà un tributo, quando sarà possibile, ad una Lombardia che non è mai stata così bella e così degna di nota, e questa volta abbiamo scoperto l’Orrido di Bellano e tutte le sue meraviglie.
Informazioni utili
- Costo del biglietto Marzo 2021 – 5 Euro
- Il percorso è molto semplice e adatto a tutti, da considerare solo la presenza di scale e di passaggi stretti.
- L’accesso ai cani di qualsiasi taglia è consentito.
- Parcheggio più vicino – Stazione di Bellano
Post in collaborazione Orrido di Bellano
Se cerchi ispirazione per altre gite in LOMBARDIA leggi ALLA SCOPERTA DEL LAGO DI COMO