Marocco, tra colazioni da sogno e città da mille e una notte
Le migliori colazioni al mondo le ricordo in Marocco. Appena sveglia in riad, a bordo piscina, immersa tra cuscini e decorazioni arabeggiante, tra il canto del muezzin e il volare delle gru che poi si poggiano sui minareti.
Indice
Poi la colazione marocchina è ricca di pietanze dolci e salate, colori e consistenze tutte da scoprire. Una colazione, poi, sicuramente, energizzante, che vi sosterrà fino a pranzo e vi permetterà di scoprire a fondo, come è successo a me, le bellezze di questo paese così straordinario.
La colazione marocchina
In quasi tutte le città del Marocco, quasi in ogni stagione, la colazione si fa all’aperto. Non importa se ci sono 10 gradi sottozero, bisogna mangiare fuori.
Aspettatevi frutta fresca e succhi di arancia e melograno. Ma anche caffè arabo e soprattutto tea alla menta, servito nei classici bicchierini.
Troverete confetture di ogni tipo, miele e burro. Ma anche un l’amlou, la Nutella berbera fatta con l’argan. Buonissima, da assaggiare e non solo una volta.
Per chi cerca il salato non mancherà formaggino cremoso e la frittata berbera che oltre alle uova all’interno ha pomodori, aglio, spezie, coriandolo o prezzemolo, sale.
Il pane di accompagnamento è una scelta fra msemen e baghrir, una sorta di pancake il primo e una crepe il secondo, su cui spalmare qualsiasi delizia possiate desiderare.
Tè alla menta, la bevanda degli ospiti
Che si tratti di colazione, pranzo, cena o merenda, nel caso in cui un ospite si presenti in casa, qualsiasi famiglia marocchina metterà su l’acqua per il tè. E questo accade anche nei riad, come rito di benvenuto ed ogni volta che tornerete dopo i giri in città.
Qui nei confronti del tè c’è moltissima attenzione. Atay, latay o tay: tanti i modi per chiamarlo e altrettante le varianti regionali che cambiano per gusto, intensità aromatica e freschezza.
In ogni caso, si tratta di un tè alla menta, simbolo del Marocco e dell’ospitalità della gente del luogo; una bevanda calda consumata a tutte le ore, a cominciare dalla prima colazione, soprattutto se ci sono altri commensali presenti a tavola.
Segno di convivialità e generosità, il tè alla menta nel tempo si è così profondamente radicato alle abitudini locali da entrare a far parte del galateo marocchino; rifiutarne una tazza, infatti, viene considerato un gesto scortese.
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Un soggiorno da Mille e una notte
Per un soggiorno da “Mille e una notte” vi suggerisco di soggiornare al Riad Fes di Relais & Châteaux che si trova nel cuore dell’antica città. È un esempio maestoso di architettura ispano-moresca con porte scolpite, zellige coloratissimi alle pareti, arcate di stucco, vasche di marmo e soffitti di cedro. Ogni angolo delle zone comuni e delle suites è curato nei dettagli così come l’attenzione per gli ospiti che va dal te alla menta servito all’arrivo o alla presenza di frutta e vino in camera come servizio di benvenuto.
Indimenticabili saranno la zona piscina, la grande hall all’ingresso, che sembra rinnovarsi di particolari nuovi ogni volta che cambia la luce e la maestosa terrazza che domina la Medina.
Questo hotel, con la sua ricca colazione, il prezioso set da bagno, comprensivo anche di sapone nero all’olio d’oliva e pieno di angolini fotografabili è ideale per una vacanza in solitaria e con le amiche, oltre che per fughe romantiche o meeting d’affari.
Fes
Sicuramente la più ammirata città del Marocco è Fez, a 300 chilometri da Marrakech, una città dove si respira un’aria medievale grazie alle sue stradine tortuose.
Fèz è una vera roccaforte della cultura e dell’identità del Paese ed è divisa tra Fès el-Jedid, la Città Nuova, e la Medina, la Città Vecchia, anche chiamata Fès el-Bali. Con un unico giorno a disposizione, vi suggerisco di soffermarvi in questa seconda zona e magari scoprirla con un tour guidato.
Infatti la Medina di Fèz è la più grande e famosa di tutto il mondo arabo oltre ad essere un intricato sistema di vicoli, piazzette, moschee e souq.
Entrate dalla Bab Boujloud ed attraversatela dirigendovi verso Dar Batha. Visitate quindi la Madrasa Bou Inania, la scuola coranica della città con un magnifico patio.
La visita di Fèz non può essere completa senza una tappa in una delle famosissime concerie, ad es. la conceria Chouara, per scoprire tutti i segreti dell’affascinante sistema di lavorazione della pelle. Passate poi per la moschea di Qaraouiyine, fondata nel IX secolo da una donna. Potete scattare foto solo esternamente perché il luogo è interdetto ai non musulmani.
Concludete la vostra visita passando per place Seffarine, fulcro dell’artigianato locale, popolata da ottonai e calderai all’opera.
Una tappa golosa può essere da Dar Hatim, un ristorante a conduzione familiare.
Qui mamma e nuora cucinano e si viene accolti in uno spazio curato e in vero stile marocchino. Non è facilissimo da trovare, ma seguendo le indicazioni delle applicazioni offline come maps.me si raggiunge senza problemi.
Al suo interno si può scegliere tra tre menù degustazione; tutti presentano le insalate tradizionali, il dolce e la frutta, e come piatto principale le opzioni sono cous cous, carne d’agnello e spiedini di pollo. Ma già gli abbondanti antipasti marocchini vi sazieranno.
Le altre città del Marocco
La bellezza incredibile delle città del Marocco, i colori travolgenti, il deserto e i paesaggi straordinari dell’Africa sono ciò che renderanno il vostro viaggio indimenticabile.
Ecco allora le più belle città del Marocco, dopo Fez, da visitare nel vostro prossimo viaggio.
Marrakech
Se dovessi scegliere una parola per Marrakech, senza dubbio tra le più favolose città del Marocco, sceglierei caleidoscopica.
Quando penso a questa città il mio pensiero corre subito a piazza Jamaa el Fna; piena di vita a qualsiasi ora del giorno e della notte, ed in continuo cambiamento.
Così piena di luce e movimento al mattino quando è piena di venditori ambulanti, incantatori di serpenti e cavadenti.
Diventa vibrante la sera quando si riempie di bancarelle, ci si può sedere con altri avventori da ogni parte del mondo, condividere un tè alla menta e ordinare le kefta, polpette di carne molto speziate.
Ma Marrakech è anche il suo souk, dedalo di stradine e viuzze in cui perdersi e contrattare anche solo per il piacere di farlo. Cercate qua e la i forni di quartiere, che cuociono il pane per gli abitanti, ed assaggiatelo caldo.
Un vero angolo di pace è il giardino Majorelle, disegnato dall’artista francese Jacques Majorelle negli anni venti e trenta del secolo scorso; dodici acri di verde tra piante rare e cactus su cui trionfa l’edificio centrale nei toni del giallo e del blu.
Da non perdere, infine, il museo di Fotografia dove sono raccolte bellissime fotografie sul Marocco scattate tra il 1870 e il 1960.
Per scoprire la cultura locale invece dovrete visitare:
- il Palais de Bahia, bellissimo edificio con oltre 150 stanze dai soffitti dipinti e intarsiati;
- la Mellah, il quartiere ebraico ancora oggi abitato;
- le Tombe Saadiane, una sorta di cimitero dei personaggi più illustri sepolti in tombe che sono vere e proprie opere d’arte;
- la Scuola coranica di Ben Youssef, dove le pareti sono così decorate da sembrare pizzi.
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Essaiura
Lungo la costa atlantica del Marocco, a ovest di Marrakech, si trova la Essaouria.
Città famosa soprattutto per la sua sensazionale Medina sul mare iscritta nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La fortezza, i muri bianchi e cangianti, la rilassatezza dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane, rendono questa città unica e dal sapore europeo.
Nel 1756 i francesi ne fecero un perfetto esempio di architettura militare e la arricchirono con mura, torri, bastioni e porte. Così riuscendo a coniugare perfettamente la cultura arabo-musulmana con quella d’oltre mare.
Le coste di Essaouria sono spazzate durante quasi tutto l’anno dalle brezze oceaniche e molti sono i surfisti e gli amanti del windsurf che la raggiungono per volteggiare sul pelo dell’acqua a largo della costa.
E se volete concedervi una pausa golosa fermatevi al Ocean Vagabond, dove è
possibile prendere il sole in completo relax, mangiare piatti costruiti in un mix di cucina
francese e marocchina, bere tè alla menta o limonata, affittare attrezzature per i vari sport e respirare un’atmosfera divertente, allegra e volutamente spartana.
Vi troverete di tutto compresi guardiani di cammelli o cavalli pronti a proporvi una passeggiata sul dorso di uno dei loro animali.
Consiglio ai viaggiatori di visitare il mercato del pesce e di osservare il lavoro dei pescatori e dei commercianti. I negozi vendono splendidi prodotti di artigianato locale come ad esempio prodotti in legno di tuia, vestiti ricamati e tappeti.
Chefchaouen
Perla blu del Marocco, Chefchaouen è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più caratteristici del Paese. Raggiungibile in un’ora sola di auto da Tangeri, la città presenta un’architettura che guarda un po’ alla Grecia e un po’ all’Andalusia, con le sue incredibili case blu immerse nel verde.
Dalla città si può inoltre raggiungere il Parco Nazionale Talassemtane, che conduce alle cascate di Akchour.
È detta la città azzurra perché tutti gli edifici, le porte, le finestre, le fontane e le strade sono dipinte nelle diverse tonalità di azzurro. La medina, la città vecchia, è un dedalo di vicoli lunghi e stretti colorati di azzurro. Quale migliore soggetto per blogger?
Eppure, il motivo per cui tutto è azzurro è puramente religioso e non estetico. Abitata da popoli berberi, fu fondata da spagnoli provenienti dall’Andalusia esiliati nel XV secolo, ecco perché la parte antica della città ha un aspetto molto simile a quella dei villaggi andalusi, con piccole vie dal tracciato irregolare. Gran parte dei suoi abitanti ancora oggi parla spagnolo.
Il centro della città è la piazza di Outa-el-Hammam, dove si trovano una splendida fortezza e una moschea con la torre a base ottagonale. All’interno della kasbah ci sono bellissimi giardini rigogliosi.
Il modo più semplice per raggiungere Chefchaouen è l’autobus o con l’autista privato. Da Tangeri a Fez è una tappa imperdibile per spezzare il viaggio.
Tangeri
Tangeri, porta d’Africa e già in odor di Spagna, è una città particolare come ogni città di frontiera sa essere. Qui arrivano in giornata i turisti in viaggio in dall’Andalusia o dallo stretto di Gibilterra, ad assaggiare per un momento fugace un po’ di Africa.
Contesa per millenni data la sua posizione la città di Tangeri si trova proprio sul punto in cui Africa ed Europa si tengono per mano, laddove le acque del Mediterraneo e dell’Atlantico si incontrano.
Ogni popolo che vi è passato – i fenici, i romani, i visigoti, gli arabi, i portoghesi, gli inglesi e gli spagnoli – ha lasciato dei segni indelebili. Le sue stesse origini sono avvolte nella leggenda: il Giardino delle Esperidi, il decantato paradiso terrestre, si troverebbe proprio da queste parti.
Finita la pandemia mi piacerebbe tornare in Marocco, non solo per le gustose colazioni, ma anche per visitare Ouarzazate, un’affascinante città che è stata location per film hollywoodiani e passare una notte nel deserto nelle tende beduine.
Press tour in Marocco organizzato con il supporto di TangierTaxy – Riad Fes – Relais & Châteaux – Visit Marocco, per approfondire.
La mia esperienza con la cucina marocchina, grazie alla compagnia di viaggi DaysMoroccoTours, è stata davvero indimenticabile. I ristoranti selezionati per le nostre cene erano a dir poco fantastici e servivano una cucina locale incredibilmente deliziosa e autentica. Ciò che mi ha colpito di più è che non abbiamo avuto alcun problema di stomaco durante il nostro viaggio. I ristoranti scelti non erano solo deliziosi, ma mantenevano anche elevati standard di pulizia e il loro personale professionale ha assicurato una deliziosa esperienza culinaria. Vi consiglio vivamente di chiedere a loro i consigli che vi hanno dato.
https://www.daysmoroccotours.com/moroccan-food/
Grazie mille del consiglio.