Libri da leggere a Maggio
Se siete in cerca di un nuovo titolo a cui appassionarvi, ho selezionato tra i libri da leggere a Maggio 7 nuove proposte che vi terranno legati alle loro storie dalla prima all’ultima pagina.
Maggio, infatti, è considerato il mese della fioritura, quando boccioli sornioni che si sono affacciati a marzo aprono i loro petali mostrandosi nella loro incredibile bellezza.
È quello che accade un po’ nel mondo librario, quando libri che non sono usciti durante il boom dei mesi precedenti, tra feste e anniversari, arrivano in libreria in tutto il loro splendore poco prima dell’estate, regalando pagine di pura cultura, divertimento e tante curiosità.
Non vi resta che scegliere da quale iniziare.
Libri da leggere a Maggio
Una vita da ricominciare – Brigitte Riebe – Fazi Editore
Berlino, maggio 1945: è l’ora zero. Il vecchio mondo è finito. La città è ridotta a un cumulo di macerie, così come le anime dei suoi abitanti.
La villa dei Thalheim, agiata famiglia di commercianti, è stata requisita e il loro negozio di abiti è stato bombardato. Le donne di casa, rimaste sole dopo che gli uomini sono scomparsi in guerra, devono ricominciare tutto da capo.
Le tre sorelle Rike, Silvie e Florentine, trascinate dalla determinazione della maggiore, imprenditrice nata, decidono di provare a realizzare un sogno: riaprire l’attività di famiglia, riportare colore nella tetra Berlino del dopoguerra con tessuti sofisticati e abiti alla moda, riuscire a far sì che le berlinesi tornino a sentirsi donne.
Riesumate le Singer, le forbici da sarta, i vecchi cartamodelli e le preziose stoffe che Rike aveva saggiamente nascosto insieme al padre, le ragazze si rimboccano le maniche e nel giro di poco le loro creazioni sono sulla bocca di tutti.
Ma i tempi nuovi portano nuovi problemi: oscuri segreti inaspettatamente rivelati gettano una luce ingloriosa sull’attività e sulla famiglia, mettendo tutte a dura prova.
Gelosie fra donne, amori, storie torbide del passato che riemergono a sparigliare le carte, il lontano scintillio della Berlino capitale della moda che torna a risplendere …
La storia “Una vita da ricostruire“, per me, è attualissima, parla di sentimenti umani, ricostruzione e sogni da realizzare. Sembra quasi parlare del nostro prossimo futuro.
Il primo che passa – Gianluca Nativo – Mondadori
Pierpà per la famiglia e gli amici – vive una vita tranquilla, solitaria: forse un po’ troppo.
I suoi genitori lo hanno cresciuto senza fargli mai mancare nulla: addestrato all’eccellenza, studia per diventare medico in una famiglia che lo vuole primo, sempre.
Di amici Pierpaolo ne ha, ma con nessuno di loro sviluppa un rapporto veramente significativo; li usa principalmente per non sentirsi solo.
In tutto questo, le prime esperienze con l’altro sesso non sono soddisfacenti.
Pierpaolo inizia a capire di essere diverso rispetto ai membri del suo gruppo, ma ancora non riesce a spiegare e spiegarsi questa diversità.
L’esistenza del giovane uomo trascorre piatta come il mare senza vento fino all’evento che sconvolge la quotidianità e l’intera sua esistenza; il padre, costruttore edile, viene arrestato e posto agli arresti domiciliari.
Sorpresa e vergogna per l’accaduto cedono il passo all’opportunità di fare, con e della città, ciò che vuole.
Il protagonista inizia così un percorso difficile e non privo di errori alla scoperta della propria identità, sessuale e non solo.
“Il primo che passa” di Gianluca Nativo non è solamente il racconto della ricerca affannosa della propria identità in un contesto sociale e culturale che mal sopporta tale diversità, in tutti i sensi.
Tra le maggiori ambizioni dei genitori di Pierpaolo vi è infatti l’assoluta necessità di distinguersi rispetto agli altri, rispetto a un “resto della famiglia”.
Famiglia percepita come volgare, esagerato, mai abbastanza serio per riuscire a rendere giustizia alla specificità dei Tammaro che sono ricchi, lavoratori, a loro modo raffinati.
Pierpaolo stesso viene addestrato a primeggiare, sempre e comunque, rispetto a tutti gli altri. Si sfinisce di studio alle superiori per poter rimanere costantemente in vetta, e così farà anche una volta approdato alla facoltà di medicina.
Scelta universitaria più dettata dalla volontà di dare soddisfazione ai genitori che da una vocazione personale. Così come tante scelte che arrivano in seguito fino agli scossoni che la vita, a tutti concede, per cambiare e rinnovarsi.
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Amanti e scrittori – Lily King – Fazi Editore
Casey è una ragazza di trent’anni che ha fatto un patto con se stessa: non pensare ai soldi e al sesso, almeno al mattino.
Appassionata di letteratura e aspirante scrittrice, si è indebitata pesantemente per pagarsi gli studi; ora si ritrova a vive re in una piccola stanza ammuffita e a lavorare come cameriera.
Rimane però aggrappata al sogno che quasi tutti i suoi vecchi amici hanno ormai abbandonato e, con ostinata determinazione, ogni mattina scrive. Di recente ha perso la madre, con la quale aveva un rapporto di confidenza profonda.
E infine, gli uomini: reduce dall’ennesima relazione fallita in maniera inspiegabile, girovagando per librerie e happening letterari, Casey incontra due scrittori che cambieranno le cose. Da una parte c’è Silas, giovane poeta gentile e sognatore spiantato quanto lei, dall’altra Oscar, maturo padre di famiglia, autore affermato prigioniero del proprio talento…
Con un tocco leggero ed elegante, Lily King ha dato vita a un personaggio indimenticabile, che rappresenta una generazione e uno stato d’animo: quello di chi cerca il proprio posto nel mondo.
Accolto negli Stati Uniti con grandissimo calore, “Scrittori e amanti” ha messo d’accordo pubblico e critica; è un romanzo, tra i libri da leggere a Maggio, di rara intensità in cui ciascun lettore sarà in grado di rintracciare una parte della propria esperienza. Ed anche a me è successo lo stesso.
Un tè a Chaverton House – Alessia Gazzola – Garzanti
La Gazzola è la più british delle penne italiane, così scrive Francesco Musolino su “Repubblica”, e questo libro ne è la dimostrazione aggiungo io.
Infatti la storia parte in un’antica dimora inglese in cui tutto può accadere. Angelica, la protagonista avrebbe immaginato per se: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative.
Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che le sono accadute: lasciare tutto, partire per l’Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato.
Così arriva a Chaverton House, un’antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più.
Anche perché Angelica finisce per fare la guida ai turisti che visitano la tenuta diventata famosa in quanto location di una serie tv ambientata a Chaverton.
La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult, mentre la protagonista preferirebbe passare delle ore a bere tea negli antichi servizi o leggere in biblioteca, luogo che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë.
Ed è qui che avviene l’incontro con Alessandro, ed è forse proprio per lui che all’inizio, invece che tornare alla vita di prima, decide di restare, seguendo più il cuore che la mente.
E vivendo così, quasi, in una dimensione parallela e piena di accadimenti, ostacoli e sensazionali scoperte.
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La Sicilia è un’isola per modo di dire – Mario Fillioley – Minimum Fax Editore
“La Sicilia è un’isola per modo di dire” è molte cose insieme: un libro di comicità, un racconto lucido di una terra molto amata (anche da me), un diario di viaggio curioso e impertinente, un manuale d’istruzioni per montare e smontare il mito della “sicilitudine”.
Mario Fillioley sa bene di trovarsi davanti un luogo fin troppo raccontato, ammantato di una sua tradizione che – dal ciclo dei vinti fino alle fiction televisive – ha accumulato e inglobato una serie sterminata di versioni, sempre al confine tra topos e stereotipo.
E sa che per raccontarlo, quel luogo, nelle sue infinite manifestazioni, ha una sola arma vincente: l’ironia.
Evitando tanto le pose retoriche quanto quelle antiretoriche, Fillioley parla al lettore come fosse un amico, senza trucchi e senza ipocrisie. Riesce così in un’impresa apparentemente impossibile: dire qualcosa di nuovo sull’isola troppo grande, troppo complessa, l’isola per modo di dire.
Raccontare, con leggerezza e amoroso disincanto, una Sicilia diversa, non definitiva e quindi tanto più vera e credibile. Quella che, in fin dei conti, incontrano, o sanno incontrare i veri viaggiatori. Quella scoperta in presenza ad aprile e riscoperta adesso tra i libri da leggere a Maggio.
Isole. Cartografia di un sogno – Gavin Francis – EDT
Da dove viene l’attrazione che la nostra civiltà da sempre prova per le isole? Perché la letteratura, il cinema, l’arte, persino la televisione riportano così spesso in vita il fascino antico di queste entità geografiche che sembrano appartenere a una dimensione estrema e diversa da quella della terraferma?
Prigioni, scogli del naufragio, covi dei pirati, luoghi nei quali nascondersi per ritrovare se stessi o per fuggire un destino. Fin da bambini, ci ricorda Gavin Francis, sfiorando con le dita un atlante, gli occhi si soffermano affascinati su queste piccole macchie della mappa, tanto più attraenti quanto più remote e sconosciute.
L’isola di Robinson Crusoe, quella del tesoro di Stevenson e altri infiniti esempi popolano in maniera persistente il nostro inconscio collettivo, e con loro l’idea di mappa, di rappresentazione scientifica del mistero, della solitudine e dell’avventura.
Attingendo ai ricordi dei viaggi che in trent’anni lo hanno portato dalle isole Faroe all’Egeo, dalle Galapagos alle Andamane, e mescolandoli alla psicologia, alla filosofia e ai grandi viaggi della letteratura e della storia, Gavin Francis si mette sulle tracce di questo mistero, senza alcuna ambizione di risolverlo, quanto piuttosto di celebrarne ancora una volta il fascino senza tempo.
Un volume riccamente illustrato da riproduzioni di mappe d’epoca, sulle tracce di uno dei grandi sogni del nostro immaginario collettivo. Quello di cui abbiamo bisogno, avevo bisogno, per non dimenticare quanto sia potente viaggiare con la mente.
Le bambole rotte – Silvia Rosafio – Amazon
Sofia, la protagonista del libro, rappresenta le “bambole rotte”: tutte quelle persone che nella vita si sono sentire “sbagliate”, “fuori posto”, “fuori tempo”.
Un libro che racconta pagina dopo pagina le emozioni, le paure e fa emergere i fantasmi del passato, che spesso tornano a far visita alla protagonista. Conduce il lettore nelle sue dinamiche relazionali, fonte di dolore e in alcune occasioni di umiliazione.
La vita della protagonista assume una piega differente nel momento in cui si accorge di poter scegliere chi avere accanto.
“Ho sognato per anni che arrivasse il mio turno, il giorno in cui poter abbassare la guardia, il giorno in cui qualcuno avrebbe potuto prendere le mie difese. Il giorno in cui qualcuno avrebbe protetto le mie emozioni, il mio dolore, le mie fragilità. Il giorno in cui qualcuno mi avrebbe amata esattamente per come sono”.
Questo è il pensiero di Sofia. Non vi resta, come è a capitato a me, di scoprire se è arrivato veramente il suo momento e se è uscita dalla sua gabbia dorata.
“Le bambole rotte” è un libro travolgente fatto da una scrittura profonda e disarmante che porta il lettore, me compresa, a provare le emozioni e i sentimenti della protagonista.
Questo perchè Sofia rappresenta la maggior parte delle donne, tutte quelle che hanno vissuto una storia che ci ha cambiato la vita, tutte quelle che hanno chiesto aiuto, tutte quelle che hanno imparato ad amarsi.
Libri da leggere a Maggio è un post in collaborazione con Fazi Editori, Silvia Rosafio e EDT