Ciò che ha permesso la nascita dell’Associazione AbruzzoBnB”, anche grazie alla presidente Lucia Simioni, è stato il desiderio e la volontà di realizzare un gruppo di attività turistiche familiari attente alla qualità e alla soddisfazione degli ospiti. Senza, ovviamente tralasciare la promozione turistica e le connessioni territoriali.

Ogni B&B che fa parte dell’Associazione ha caratteristiche differenti, ogni famiglia che accoglie esprime la propria personalità anche a seconda del contesto circostante.

Ecco che tra ospitalità, appartenenza alla propria terra e sinergie con il territorio e le persone che lo abitano oggi vi presento Il Palazzo” di Scanno.

Il Palazzo di Scanno

Il Palazzo di Scanno è un’antica casa di famiglia, del XVIII secolo, ereditata dalla proprietaria Matilde Landriscina, che ospita questo bed&breakfast pensato per le esigenze di un moderno viaggiatore.

Viaggiatore che per prima cosa ha voglia di immergersi nelle atmosfere e nelle tradizioni di Scanno, borgo antico e ricco di storia, arte e cultura, ed anche di buon cibo, tanto da essere considerata la “Perla d’Abruzzo”.

Scanno

Le camere sono accoglienti, arredate con pregiati mobili di famiglia, letti comodi e tutto il comfort che ci si aspetta in una struttura moderna.

Il parcheggio privato è sul retro del fabbricato collegato all’ingresso principale da un passaggio interno, il che in un piccolo paesino situato nel centro dell’Abruzzo è un grande valore aggiunto.

Nella sala comune, antica sala delle feste, spazio dedicato alla colazione, sono a disposizione degli ospiti una serie di guide della zona e la nuova carta escursionistica dei sentieri in territorio di Scanno.

La filosofia con cui tutti i giorni, Matilde Landriscina che ho avuto modo di intervistare, porta avanti la sua attività è quella di pensare a cosa piacerebbe a lei, per prima, di trovare nei suoi soggiorni in giro per l’Italia, così tra colazioni tradizionali e prelibate, consigli a 360 gradi, squisita accoglienza permette al viaggiatore di sentirsi sempre ben accolto e nel posto giusto.

Scanno

Infine dalle finestre dell’ampia sala di soggiorno con la volta affrescata si gode del panorama sui tetti del centro storico, sulle strette strade e sulle montagne che circondano il paese antico.

Il Palazzo è la struttura ideale per chi sceglie di passare qualche giorno di svago in montagna, facendo trekking o giri in bike, o per chi decide di immergersi nella meravigliosa atmosfera del borgo di Scanno.

Il borgo di Scanno

Casette addossate, stradine strette e tutt’intorno silenzio. Visitare Scanno significa fare un viaggio indietro nel tempo, fino al medioevo; così Matilde stessa ci presenta il suo paese.

Scanno

Non è certo un caso che la CNN lo abbia eletto uno dei borghi più belli da visitare assolutamente in Italia, se ne accorse già Henri Cartier-Bresson che negli anni ’50 visitò Scanno con

“l’animo teso… ansioso di catturare con una sola immagine l’essenziale di ogni scena che gli si parava davanti“.

Adagiato tra valle del Sagittario, fra la Montagna Grande e il Monte Godi, Scanno è una meraviglia ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo. Ve ne accorgerete già percorrendo la strada a tornanti che porta al paese e che offre uno sguardo speciale sulla Riserva del Sagittario e sul Lago di Scanno.

Il Sentiero del Cuore e il Lago di Scanno

Nel cuore dell’Abruzzo c’è un sentiero speciale consigliato agli innamorati che conduce ad un pendio da cui si ammira uno spettacolo unico al mondo.

Da quella prospettiva, il lago di Scanno sembra avere la forma di un cuore. Dall’alto del colle dove sorge l’eremo di Sant’Egidio, potrete ammirare il borgo di Scanno e la bellissima vista del lago a forma di cuore.

È necessario fare una premessa, il lago di Scanno non ha la forma di un cuore, ma, da una particolare prospettiva è possibile vederlo di queste sembianze, vi basterà seguire il Sentiero del Cuore di Scanno, adatto a grandi e piccoli, che circa mezz’ora di cammino vi porterà ad una terrazza panoramica da cui ammirare questo spettacolo. 

Scanno

Percorrete il tratto della SS 479, fino ad imboccare un sentiero in salita, dopo una piccola sosta in un bel punto panoramico, percorrete la strada nel bosco, verso la dorsale della Montagna Grande.

Ad un certo punto, seguite la strada sterrata che vi condurrà al borgo di Scanno. Un piccolo tratto di strada che entra in un boschetto vi porterà all’Eremo di S. Egidio. Da qui, si sale verso un’altra zona boscosa che vi introdurrà ad una piccola cengia da dove vedere il lago con la forma di cuore.

Il percorso è lungo 2,1 chilometri ed ha un dislivello di 289 metri.

Le tradizioni: l’attività agro-pastorale, la tessitura e l’oreficeria

Scanno vanta tradizioni secolari che gli hanno garantito visibilità anche al di fuori della Valle. Prima tra tutte, la pastorizia con la lavorazione della lana, la concia delle pelli e la produzione casearia.

La tessitura a Scanno gioca un ruolo fondamentale: non è raro incontrare per i vicoli signore vestite con abiti d’epoca, con gonne a balze, grembiuli e colletti bianchi in tombolo, una delle più antiche tradizioni del luogo.

Tipici di Scanno anche i gioielli, realizzati a mano dalle oreficerie del borgo, gestite da famiglie che da generazioni si tramandano i segreti dell’arte orafa.

Dove mangiare a Scanno

Nella mia intervista a Matilde ho chiesto di indicarmi dove poter assaggiare prodotti tipici e ristorazione locale.

Questi sono i suoi consigli:

  • La Fonte, enoteca con cucina dove assaggiare piatti semplici e prodotti d’eccezione, dai latticini e i salumi di Gregorio all’extravergine dell’azienda Marina Palusci, in provincia di Pescara. Da accompagnare a una selezione di etichette nazionali che spazia dai vini biologici a quelli convenzionali, dalle bollicine alle eccellenze locali.
Scanno
  • L’agriturismo Da Gregorio, perfetto per le famiglie con bambini, immerso nel verde e con maneggio annesso, una cucina rustica fatta di prodotti freschi e di stagione, antipasti misti, carni alla brace e primi piatti gustosi.
  • La Porta, ristorante dove le verdure vengono dall’orto del proprietario e i piatti riprendono i sapori della tradizione, fra zuppe di legumi, ravioli e pasta fatta in casa.

Adotta una pecora

Uno dei consigli  più preziosi che ho ricevuto da Matilde, proprietaria de “Il Palazzo” di Scanno è stato quello di conoscere la storia di Nunzio Marcelli, pastore di Anversa degli Abruzzi che nel suo “La Porta dei Parchi” ha ideato la formula “Adotta una pecora”.

Negli ultimi anni, dalla Sardegna al Trentino, dalla Sicilia all’Abruzzo la strada per assicurarsi prodotti di qualità, facendo attenzione anche all’ambiente e alle tradizioni è l’adozione a distanza di pecore e mucche.

Così con poche centinaia di euro l’anno ci si assicura una fornitura di prodotti genuini e sicuramente di origine controllata. Si aiutano così anche gli allevatori in difficoltà che riescono a combattere la crisi del settore.

Il pastore Nunzio con la sua azienda, con qualche centinaia di euro fornisce a coloro che adottano un capo del suo bestiame derivati delle pecore; formaggi, carne, lana filata a salumi abruzzesi, tutti rigorosamente prodotti in loco, senza intermediari.

La Porta dei Parchi” è anche un bio agriturismo, hotel diffuso e ristorante. Inoltre nel periodo della transumanza del bestiame permette con esperienze di tre giorni di vivere questo momento così particolare della pastorizia.

Post in collaborazione con B&B Abruzzo. Grazie a Matilde Landriscina di “Il Palazzo” di Scanno, Nunzio Marcelli per “Adotta una pecora” e Loredana Fumagalli addetto stampa.

Alcune foto sono di Unsplash e copertina di Abruzzo Turismo.