Una giornata sull’Etna
In uno stato di attività quasi costante ed emettendo frequenti eruzioni, l’Etna è il vulcano attivo più grande d’Europa impone la sua presenza sulla Sicilia orientale.
Indice
Gli antichi navigatori lo consideravano il punto più alto della Terra. Il suo nome deriva da una parola greca che significa ‘bruciare’ ma, per gli arabi era Gibel Utlamat – la montagna delle montagne – e l’antico poeta greco Pindaro (518-438 aC) la descrisse come la colonna che sorregge il cielo.
Nonostante tutto il suo sinistro splendore, è sempre in attività, l’Etna è una montagna giovane, che si crede abbia iniziato la sua vita circa 500.000 anni fa, irrompendo dai fondali di un golfo scomparso in quella che oggi è la Piana di Catania.
Ed è proprio dalla piana di Catania che si inerpica la strada che porta agli impianti di risalita e ai primi crateri che permettono di passare una giornata sull’Etna.
Programmare una visita alla “montagna”, quando si è nella Sicilia Orientale è una tappa quasi obbligatoria, ma, occorre pianificarla bene, tenendo conto del tempo che si ha a propria disposizione e del tipo di visita che si vuole effettuare.
Etna, patrimonio Unesco
A rendere unico questo vulcano è anche il fatto che viene chiamato con nomi diversi: Mungibeddu, Idda, ‘a Muntagna. In generale, vi capiterà molto spesso di sentirlo chiamare al femminile, poiché il rapporto con chi gli vive accanto è simile a quello che si può avere con una “mamma”.
Per capire cosa rende unico il vulcano siciliano, basta guardarlo. Il suo profilo e la sua maestosità sono visibili anche a distanza e, quando esprime la sua potenza, è uno spettacolo maestoso.
Pensate che si tratta del vulcano attivo terrestre più alto della placca euroasiatica, talmente prezioso da essere inserito, nel giugno del 2013, nell’elenco dei beni Patrimonio dell’Umanità Unesco con la seguente motivazione:
“I crateri della vetta, i coni di cenere, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove fanno dell’Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e per l’istruzione esso continua ad influenzare la vulcanologia, le geofisica ed altre discipline della Terra”.
Come salire sull’Etna
Le visite alla parte alta dell’Etna possono essere effettuate sia dal versante nord che dal versante sud del vulcano, ed in particolare da due stazioni base:
- Piano Provenzana, stazione sciistica sul versante nord a circa 5.970 piedi (1.820 m), con un auto parco e skilift invernale;
- Rifugio Sapienza (il più popolare), una raccolta di negozi, bancarelle di souvenir, ampio parcheggio e ristoranti sul versante sud a 6.262 piedi (1.909 m).
Entrambi possono essere raggiunti in auto passando da Taormina o Catania attraverso suggestivi campi di lava.
Tre opzioni per visitare l’Etna in una giornata
Il primo è recarsi in auto o in autobus al Rifugio Sapienza e acquistare un biglietto per un fuoristrada da 20 persone che trasporta i visitatori a circa 2.697 m. Da qui, una guida qualificata vi porterà a piedi fino ai limiti dei crateri sommitali, se le condizioni vulcanologiche lo permetteranno. È infatti severamente vietato l’accesso ai bordi del cratere e fare escursioni in solitaria.
La seconda opzione è quella di partecipare a un tour organizzato di una giornata, con partenza da Catania o da Taormina. Ciò include il trasporto al Rifugio Sapienza, abbigliamento caldo e calzature robuste e, a un costo aggiuntivo, un’escursione in fuoristrada.
Il terzo approccio consiste nel raggiungere autonomamente il Rifugio e poi salire ai pendii superiori a piedi (circa 4 ore di cammino) o con la funivia appena riaperta.
Ulteriori informazioni su tour e funivia sono disponibili sul SITO di Funivia Etnea.
Tenete presente che qualunque opzione voi scegliate, la vista è migliore al mattino poiché le nuvole tendono a formarsi più tardi nel corso della giornata.
La mia scelta è caduta sulla terza opzione ovvero la salita verso la sommità da Rifugio Sapienza con la funivia.
I Crateri Silvestri
Nei pressi del Rifugio Sapienza (Etna Sud) si trovano i Crateri Silvestri.
A poca distanza, appena oltre il parcheggio, troverete un facile accesso ai Crateri Silvestri. Si tratta di piccoli crateri spenti (originati dall’eruzione del 1892). Si può raggiungere il loro “picco” in pochi minuti: un’esperienza semplice, emozionante e adatta a tutti.
Poche volte nella vita, infatti, capita, di poter camminare sul bordo di crateri così suggestivi e facili da raggiungere.
La Funivia
La storia della funivia dell’Etna è molto travagliata ed è attraversata da continue distruzioni causa colate laviche e ricostruzioni che partono dalla metà dagli anni ’50 ed arrivano fino a noi.
Per qualche anno, dopo la grande eruzione del 2001, è stata chiusa per poi essere rimodernata, con cabine di ultima generazione, per la riapertura del 2021.
Oggi la base di partenza è a quota 1900 mt., mentre la stazione “sommitale” è a quota 2500 metri.
Il prezzo del biglietto della Funivia dell’Etna per la stagione 2021 è di € 30 per gli adulti e di € 23 per i bambini tra i 5 e i 10 anni. I prezzi sopra indicati consentono di raggiungere un’altitudine di 2500 metri, da dove si può fare un’escursione fai da te a piedi.
Per chi desidera arrivare a 2900 metri, Il prezzo del biglietto è di € 50 per gli adulti e € 39 per i bambini tra i 5 e i10 anni; il costo del biglietto oltre alla funivia, include il trasporto su un veicolo 4×4 e una passeggiata di 60 minuti sui crateri Barbagallo con una guida vulcanologica.
Chi desidera visitare i crateri sommitali a quota 3320 metri deve acquistare un’escursione guidata da un tour operator. Attenzione che sull’Etna i tour fai da te non sono consentiti oltre i 2800 metri.
Come vestirsi per una giornata sull’Etna
Per salire sull’Etna vi consiglio di indossare sempre pantaloni lunghi, anche in estate, e non pantaloncini, ancora meno gonne. Indossare poi una t-shirt, felpa e una giacca antivento se dovessero esserci condizioni climatiche più rigide.
La mia felpa, brandizzata “Lunedì a colazione” è di Decathlon che offre anche il servizio di stampa istantanea.
Un altro aspetto da non trascurare è rappresentato dalle scarpe da indossare in quanto il terreno è sdrucciolevole e quindi si rischia di scivolare. E’ meglio utilizzare degli scarponcini da Trekking o delle scarpe sportive con la suola non liscia per non rischiare cadute. Vi sconsiglio l’uso di scarpe aperte e poco comode.
Cosa fare alle pendici dell’Etna
Oltre le escursioni sulla parte sommitale del vulcano, l’Etna e il circondario offrono dei luoghi suggestivi che vale la pena visitare anche in una sola giornata; dedicando il mattino alla parte sommitale e il pomeriggio alle pendici.
Bronte
La maggior parte di voi conoscerà Bronte come città del Pistacchio, ormai apprezzato in tutto il mondo. E’ proprio su questo punto che si concentra il turismo brontese.
Il Pistacchio di Bronte è anche chiamato l’Oro Verde e viene prodotto negli oltre trentamila ettari di coltura. Se volete assaggiare qualcosa di davvero favoloso andate all’Angolo dei Sapori, qua potrete fare una scorpacciata di tutti i prodotti dalle crema ai pesti, dalle torte ai panettoni e qualunque altra leccornia la vostra parte golosa vi suggerisca.
Bronte si trova in provincia di Catania ed è collocata ai piedi dell’Etna; difatti una delle cose da fare in questa cittadina è proprio intraprendere qualche sentiero naturalistico per andare alla scoperta di grotte e antiche colate laviche, che in passato hanno lambito il paese.
Linguaglossa
Le più belle vigne dell’Etna si trovano nella zona di Linguaglossa e hanno il fascino di un armonioso disordine, della casualità spontanea della natura, che ribelle, vince ogni tentativo di domesticazione. Ogni pianta ha la sua forma e la sua storia, unica e straordinaria.
Terrazzamenti di pietra lavica che assecondano, pigri e intermittenti, l’irregolare profilo della montagna, filari disallineati, cactus e ulivi che interrompono la vigna, rivendicando il diritto ancestrale di abitare quel luogo.
Visitare una cantina vinicola in questa zona è un viaggio nel viaggio, anche quando si passa una sola giornata sull’Etna.
Con CIVITATIS, partendo da Taormina, è possibile fare un’escursione ai particolarissimi vigneti che costellano le pendici dell’Etna.
Circumetnea
Un modo originale per scoprire l’Etna può essere il treno. La ferrovia Circumetnea effettua un percorso attraversando i vari paesini che gravitano intorno al vulcano e che a tratti è molto spettacolare. I due capolinea si trovano a Catania e a Giarre-Riposto.
Bisogna specificare che la linea della Circumetnea si trova a bassa quota e non consente di salire sulla sommità del vulcano.
Zafferana Etnea
Zafferana Etnea, è considerata una delle capitali italiane del miele più buono. La cittadina etnea vanta una produzione di altissima qualità di questo prodotto che da solo tocca circa il 15% dell’intero prodotto nazionale. Questo eccellente prodotto si realizza e commercializza dal 1910. Accanto alla pastorizia, alla produzione di uva da vino, ortaggi e frutta, l’economia del paese si è via via basata quasi esclusivamente sull’apicoltura.
Il centro pedemontano produce da anni molteplici varietà di miele: il miele di castagno, il millefiori dell’Etna, il miele di zagara e molti altri provenienti tutti dalla flora tipica della zona. Passeggiando per le vie del piccolo centro etneo, si trovano negozietti che vendono il miele e tutti i suoi derivati.
La città di Zafferana Etnea, centro turistico estivo e invernale, sorge a 600 metri sul livello del mare, sulle pendici orientali dell’Etna. Denominata la Perla dell’Etna, è immersa nel Parco dell’Etna e la sua posizione permette di ammirare le eruzioni del vulcano più alto d’Europa.
Cosa Mangiare
A Zafferana Etnea tra il Duomo, Piazza Umberto I e il belvedere si trova “Cunzato e Mangiato” un ristorante giovane e accogliente che offre alla clientela cibo tipico e piatti internazionali. Noi abbiamo provato gli hamburger, anche con carne di cavallo – molto utilizzata nella zona di Catania – e pane cunzato. Sugli hamburger, tocco squisito, viene messa una crema di pistacchi di Bronte che è una bontà.
Il tutto accompagnato da birre locali, dalla più commerciale Messina con cristalli di sale, a quella più artigianale del birrificio Bruno RIbadi.
Imperdibili, sempre a Zafferana Etnea, ma anche nel circondario, due dolci; le siciliane con la nutella (pasta della pizza fritta con zucchero e crema alla nocciola) e il biscotto dello sciatore (biscotto soffice ricoperto da uno spesso strato di cioccolato).
Articolo scritto per #ripariAMOitalia in sostegno a “Io scelgo la Sicilia” ed aiutarvi a passare una giornata sull’Etna alla scoperta delle sue meraviglie.