Cenare in un trabocco, esperienza abruzzese
“La grande macchina pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano … proteso dagli scogli, simile ad un mostro in agguato, con i suoi cento arti, il trabocco aveva un aspetto formidabile…” (Gabriele D’Annunzio)
Se avete deciso o deciderete di trascorrere una vacanza in Abruzzo non potete che ipotizzare di passare qualche giorni nelle Terre dei Trabocchi.
Cosa sono i trabocchi
I trabocchi sono delle particolari costruzioni in legno che venivano utilizzate un tempo per pescare. Si trovano nella costa chietina, in Abruzzo, e sono famosi per la loro unicità.
Il trabocco è composto da una piattaforma di legno che si allunga verso il mare, con dei lunghi bracci a cui viene legata una rete a maglie strette; un sistema incredibilmente ingegnoso per pescare.
I trabocchi, anche se con sistemi leggermente differenti si trovano anche in Puglia ed in Molise, e sono uno dei mezzi per la pesca più antichi al mondo.
Celebrati anche dal poeta Gabriele D’Annunzio, il quale paragonò il Trabocco Turchino a un “ragno colossale” e lo descrisse con accuratezza nella tragedia “Il Trionfo della Morte” definendolo una “macchina che pareva vivere di vita propria”.
Oggi i trabocchi in Abruzzo non svolgono più la loro funzione originaria, ma sono diventati per lo più caratteristici ristoranti in mezzo al mare.
Voglia d(a)mare
Il mare che lambisce la costa dei Trabocchi sfoggia scenari di incomparabile bellezza, spiagge mozzafiato che digradano dolcemente verso un’acqua limpida e cristallina.
Il litorale che va da Ortona a San Salvo è un continuo susseguirsi di spiagge ciottolose, sabbiose, calette nascoste, baie, scogliere e promontori a picco sul mare circoscritti da una florida vegetazione mediterranea.
Pranzare o cenare su un trabocco
Il trabocco è l’emblema della terra che si estende sul mare attraverso una sottile passerella di assi flessibili, il simbolo di una spontanea e proficua contaminazione tra cultura contadina e marinara.
Questa commistione è replicata anche in cucina, perché sui trabocchi si può persino pranzare e cenare, deliziando il palato con il pescato locale, ma anche con prodotti più “terreni”, come gli ortaggi del territorio a condire il tutto, oltre che all’ottimo vino abruzzese.
Il vero re della gastronomia locale è il brodetto, cioè la zuppa dei pesci locali cotti in un tegame di coccio con abbondante olio extravergine d’oliva e pomodorini freschi. Molti locali propongono un menu fisso, che oscilla tra i 40 e i 60 euro, nonostante in alcuni si possa mangiare anche alla carta.
La proposta si snoda dall’antipasto all’amaro e probabilmente vi serviranno circa un paio di ore per completare l’esperienza gastronomica.
Tempo nel quale, come è successo a me, potrete godervi tutto ciò che vi circonda, cullati dal mare.
Unica raccomandazione per tutti: prenotate con largo anticipo.
Cena sul Trabocco San Giacomo
Il Trabocco San Giacomo di cui Vilma è la proprietaria è un trabocco molto suggestivo e particolare, posto sul molo di San Vito Chietino e non dotato di passerella.
È infatti sospeso tra terra e mare e si presente in maniera differente da tutti gli altri sia per la sua posizione che per la struttura. La mise en place è in stile marinaro e shabby chic con una cucina a base di pesce.
Deve il nome all’apostolo Giacomo, lo stesso del Cammino di Santiago, questo trabocco del 1946 che da stazione di pesca è nato a nuova vita solo di recente. Due famiglie, Rocco e Mancini, se ne sono presi cura, l’hanno ristrutturato e ne hanno fatto un ristorante che ha inaugurato nel 2015.
“Abbiamo una sorta di responsabilità morale nei confronti dei viaggiatori e dei clienti – ammette la chef del San Giacomo – dobbiamo condurli in una sorta di viaggio nella nostra regione attraverso i piatti e le materie prime che la rappresentano, dando valore ai sapori di questa terra”.
Infatti la cucina di Vilma propone piatti che traggono ispirazione dalla tradizione culinaria locale che vengono reinventati con pizzichi di inventiva internazionale e innovazioni contemporanee.
Per me gli antipasti tra cui il polpo con verdurine e gambero in pasta kataifi e i secondi, come il brodetto abruzzese, sono state le portate più interessanti e che ci hanno fatto assaggiare tutta la creatività di cui lo chef Vilma è capace.
Da non sottovalutare la freschezza del pescato, l’eccellente qualità delle materie prime e i piatti che sono impiattati alla perfezione.
Imperdibili i dolcetti finali, i cellipieni sanvitesi, e il caffè corretto del marinaio.
Dove; Trabocco San Giacomo. Via Lungomare di Gualdo. San Vito Chietino (CH). Tel. +393277791741
Oltre i trabocchi
Ma cosa è possibile fare sulla costa dei trabocchi oltre visitarne uno ?
Ecco qualche idea.
Trekking che passione
Sulla costa dei Trabocchi ci sono suggestivi percorsi costieri avvolti da una piacevole brezza marina, come quello delle Ginestre, una passeggiata che attraversa la Riserva Naturale Punta Aderci o la florida vegetazione della Lecceta di Torino di Sangro. Nelle vicinanze c’è la possibilità di visitare anche il Cimitero Inglese dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale.
Salendo di quota, seguendo i “percorsi dello spirito”, quelli legati a Celestino V, un tracciato che si dirama nel cuore del Parco Nazionale della Majella, nel territorio di Palena, si giunge all’Eremo della Madonna dell’Altare, uno dei luoghi di culto legati al Papa del gran rifiuto.
Un altro itinerario di grande suggestione è quello del Vallone di Santo Spirito a Fara San Martino che dalle Gole sale verso il Monte Amaro. La vetta più alta del Massiccio della Majella.
Non manca il trekking urbano, passeggiate storico-culturali nelle splendide città di Vasto e Lanciano.
All’interno del portale “Le terre dei trabocchi” nella pagina Outdoor potrete trovate tutte le descrizioni dettagliate, i dati tecnici, le mappe e i percorsi gps per ogni singolo sentiero trekking e mountain bike.
Ciclovia Verde
La costa dei trabocchi è anche percorribile con la bici. Dopo diversi anni di lavori è pronta la Ciclovia Verde con 42km di pista ciclabile con vista sul mare tra gli stupendi Trabocchi abruzzesi.
La Via Verde della Costa dei Trabocchi collega i territori di Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino, Vasto e San Salvo.
Oltre i trabocchi, le spiagge e il litorale silvestre non si può perdere il “Cristo degli abissi” statua situata a Rocca San Giovanni (San Vito Chietino).
Dove dormire per cenare in un trabocco
La zona della costa dei trabocchi è ricca di strutture alberghiere;
- se vi piace fare una passeggiata la sera e trovare un po’ di vita notturna vi consiglio di alloggiare a Vasto oppure ad Ortona;
- invece se si preferiscono zone più tranquille nell’interno si trovano tanti B and B e agriturismi che faranno al caso vostro.
Per tutti invece sarà la possibilità di vivere un indimenticabile soggiorno in uno scenario incantevole, fra natura, mare, borghi ed una enogastronomia tutta da scoprire.
Dolcetti per la colazione; i celli pieni
Questi sono biscotti tipici della tradizione culinaria abruzzese e, tradizionalmente, venivano preparati in occasione di un matrimonio.
I celli pieni cambiano nome a seconda delle zone e possono chiamarsi anche celli pieni, calcioni, piccillati.
Si tratta di biscotti rustici realizzati con un impasto friabile a base di farina, olio e vino e vengono farciti con la scrucchiata, la tipica confettura d’uva Montepulciano abruzzese, mandorle tostate, cacao e cannella.
Cenare in un trabocco è un’esperienza realizzata per il racconto di promozione turistica #ripartiAMOitalia