Tenacia e nuove sfide per ampliare e arricchire l’offerta golosa, già amplia, ma in continuo mutamento della città.
PANOTTONIN Panettone e non solo
A Milano nasce Panattonin, il primo panino creato con la ricetta di quello che nell’800 si chiamava “Panattonin”; l’impasto è quello del panettone con l’aggiunta di miele e zucca.
Un vero e proprio street food milanese quello di Panattonin, che è anche il nome dato a questa piccola gastronomia di quartiere, che si trova in via Morgantini, nel cuore di San Siro; un locale semplice, informale e pieno di milanesità a partire dalla colonna sonora – Jannacci in primis.
Il “panattonin” è l’ultima frontiera dello street food milanese, un prodotto gourmet creato da Roberto Cattaneo, nato dalla tradizione pasticciera di questa città e abbinato ad alcune delle specialità locali, come ad esempio la cotoletta alla milanese, l’ossobuco o la lingua con salsa verde. Insomma, un vero e proprio tuffo alla scoperta delle ricette più amate del nord Italia, in una versione decisamente nuova.
All’interno della gastronomia, c’è spazio anche per i grandi classici al piatto come i mondeghili, il riso al salto, il roast beef o la polenta, ecc.
Tutti i piatti sono preparati al momento dell’ordinazione, questo permette di garantire la freschezza e la qualità dei piatti sia per il ritiro direttamente in negozio che per la consegna tramite le app di delivery o tramite il sito.
TONE Forno e non solo
Il Tone, il tipico forno georgiano, ispira un nuovo locale di Milano.
Un nuovo panificio con il Tone, il tipico forno georgiano, ispirato da un viaggio in Georgia di Giovanni Marabese, 28 anni, il quale ha pensato di portarlo a Milano.
Il progetto è quello di partire da una tipologia di forno differente per abbracciare un concetto di pane più ampio e antropologico, cioè di produrre variegate tipologie di pani dal mondo.
L’ispirazione per i percorsi, che decide di raccontare in questo Bread Lab, deriva dai viaggi dall’Islanda al Nepal fino alla Georgia appunto di Giovanni.
Farine biologiche di piccoli produttori, che arrivano da Brescia, Aleppo e ovviamente dalla Georgia.
Da Tone, quindi, trovate i classici pani georgiani come il puri o il khachapuri rivisitato “alla milanese” con uova e formaggi italiani “perché pane è anche il risultato del luogo in cui lo fai”, focacce di ogni tipo, dolci e dolcetti oltre che l’ottimo caffè Mogi ed un accoglienza che vi farà subito sentire nel posto giusto; dalla colazione all’aperitivo.
Potremmo dire, come sottolinea lo staff, che Tone è un forno italiano con influenze internazionali e che tramite la biodiversità alimentare ci permette di viaggiare.
Io ho avuto modo di assaggiare un “banana bread” buonissimo e il loro pane fenomenale.
Ma già pregusto il pane georgiano, cotto nel Tone, con formaggi lombardi e uovo accompagnato da un calice di vino.
NININ Gastronomia e non solo
Panino con la lasagna, pasta all’amatriciana, orecchiette con cime di rapa, polpette al sugo, parmigiana di melanzane, insalata di polpo o baccalà alla vicentina sono solo alcune delle numerose trasformazioni in companatico di ricette della tradizione regionale italiana rese possibili da Gastronomia Ninin, novità gastronomica aperta in Via Napo Torriani 10, in zona stazione centrale di Milano.
Imperdibile, per me, il panino con il vitello tonneè, ma anche la caponata di melanzane.
La gastronomia nasce nel 2020 come brand virtuale in modalità dark kitchen durante i primi mesi di pandemia e prende corpo come locale “reale” in prossimità dell’estate in corso, diventando così il primo esempio di attività ristorativa in controtendenza rispetto al trend di virtualizzazione che ha investito la categoria, tra delivery e take away, per far fronte alle chiusure forzate.
La proposta gastronomica, consumabile normalmente oppure all’interno di un morbido panino artigianale componibile a piacimento, prevede una selezione fissa di piatti iconici delle regioni italiane affiancata da ricette che variano settimanalmente o mensilmente a seconda della stagionalità, dell’estro del team di cucina e dalla disponibilità di materie prime, accuratamente selezionate in tutto lo stivale.
Singoli ingredienti, condimenti e intere preparazioni conservate in vetro sono anche disponibili in un’apposita dispensa fruibile dal pubblico all’interno del locale.
FOLA’ colazione e non solo
Fòla [lat. fabŭla: v. favola1] – Favola, fiaba, invenzione o immaginazione fantastica.
Fòl, fòla – dal sostantivo piemontese “folairà”, sciocco/a, folle.
Folà è una caffetteria, bar e gastronomia, a Nolo, improntata sul mondo vegetale, colorata, ricca di sapori, consistenze e accostamenti inaspettati, in movimento secondo il ritmo delle stagioni. Per pranzo e per l’aperitivo, l’orario di chiusura è alle 18.30, ci sono proposte home made come hummus, zuppe e cous cous. Per gli amanti della birra la selezione viene dal Belgio con proposte nuove ed accattivanti.
Folà è una pasticceria golosa, artigianale ma non tradizionale: imperdibili i cookies al ciccolato con granella di sale sopra o i croissants sfogliati. Il lato dolce di Fòla è sensibile alle esigenze di tutti con proposte golosissime anche per chi è intollerante a latte, lattosio o frumento.
Folà è anche bottega di quartiere dove fare acquisti gastronomici sia per pranzi e cene casalinghi sia per qualche regalo goloso e fuori dal comune. Io ad esempio ho già adocchiato i vasetti di caramello salato.
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