Come visitare il quartiere Bicocca
Mi sono trasferita da poco in una zona nuova di Milano; il quartiere Bicocca che cominceremo a scoprire, insieme a partire dalla colazione.
Indice
Tra le sue strade e le sue piazze si vede ancora l’impronta industriale lasciata dalle fabbriche della zona e allo stesso tempo si vede la sua proiezione verso il futuro grazie all’Università; con i suoi edifici rossi realizzati da Gregotti.
Dove fare colazione in Bicocca
Il nome del quartiere deriva dalla Bicocca degli Arcimboldi, villino nobiliare costruito intorno al 1600 dalla famiglia degli Arcimboldi come dimora di campagna.
Sì, avete letto bene, dimora di campagna perché a quell’epoca, nel XVII sec, quelle terre erano destinate al pascolo, aree rurali non troppo distanti dalla città. Oggi invece quella struttura è immersa in un contesto totalmente urbanizzato.
Nel corso del Novecento il quartiere diviene uno dei poli industriali per eccellenza soprattutto grazie al marchio Pirelli.
Oggi è un luogo vivido e perfetto per la sua anima universitaria e la rivalutazione che sta investendo la zona.
Tanti sono i posticini dove fare colazione e non solo.
FancyToast
Una bellissima novità per tutti gli amanti del West Coast Taste e degli open toast più californiani di Milano: Fancytoast si è trasferito in Bicocca.
Il locale è ispirato ai trend gastronomici di San Francisco.
Fancy Toast dal 2016 ha introdotto in Italia sapori e profumi della West Coast con l’iconico open toast californiano.
In effetti sembra davvero di essere catapultati in un’oasi gioiosa californiana.
L’open toast, un sola fetta di pane spessa un pollice, farcita con equilibrati accostamenti gustosi, colorati e stravaganti, è il piatto principale che viene corredato da molto altro.
Fuorimano
Fuorimano OTBP è acronimo di “Off the beaten path”, fuori dai sentieri battuti.
Non è facile definire Fuorimano: pizzeria, burgeria, cocktail bar, free smarting area, teieria, caffetteria e pasticceria.
Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 2, Fuorimano è il posto perfetto per qualsiasi occasione: aperitivi, cene o feste tra amici, brunch in famiglia, relax con caffè e tisane.
Negli anni Fuorimano ha subito tante modifiche e da piccola sala con arredamento vintage si è ampliato e abbellito aprendo sempre più sale, un giardino esterno con alte piante verdi dentro e fuori.
Non fermatevi alla prima sala o cortile, andate in esplorazione, soprattutto per scoprire il bellissimo cortile che mi ha proiettato nel giardino Majorelle di Yves Saint Laurent a Marrakech, un tuffo nelle mie vacanze marocchine.
Quartiere Biococca
Visitare il quartiere Bicocca significa intraprendere un viaggio tra passato e futuro; non c’è più l’atmosfera cupa generata dal fumo acre delle fabbriche di un tempo, ma vi sono i nuovi spazi ampi ed ariosi disegnati da architetture monumentali che ci proiettano in una Milano futuribile.
Frutto di un progetto di riqualificazione postindustriale firmato dallo studio dell’architetto Vittorio Gregotti, il nuovo quartiere Bicocca accoglie oggi edifici di grande interesse urbanistico e monumentale.
Tra questi vanno ricordati l’Università, il Teatro degli Arcimboldi, l’Hangar Bicocca e l’Headquarters Pirelli.
Veri simboli di una Milano in continua trasformazione, capace di ricucire in modo innovativo e sorprendente il proprio tessuto urbano.
Poco distante si trova anche il Borgo Pirelli, vecchio abitato, di case giardino costruite per i dipendenti della Pirelli.
Borgo Pirelli
Il Borgo Pirelli è un villaggio operaio costruito tra il 1920 e il 1923 su progetto dell’architetto Giacomo Loria e committenza della società Pirelli, la quale si avvalse dell’opera e della successiva gestione dell’Istituto Case Popolari di Milano.
Il villaggio consta di 26 villette a due piani riconducibili a 5 differenti tipologie di taglio, sulla base della funzione ricoperta in azienda dai loro occupanti, e distribuite su un ex-terreno agricolo adiacente al Viale Sarca, nell’area nord di Milano.
Il modello edilizio sviluppato orizzontalmente ricorda la forma romantica della città-giardino inglese, e inoltre rappresenta un chiaro esempio di rapporto casa-azienda di tipo paternalistico.
Questa scelta urbanistica tende a “disperdere” gli abitanti su un lotto ampio, anziché inglobarli nella verticalità di un unico edificio, favorente le relazioni.
Nello stesso periodo è edificata anche la palazzina liberty detta il “casone” nella porzione nord-occidentale.
Teatro degli Arcimboldi
Teatro degli Arcimboldi ha aperto le sue porte agli spettatori nel 2002. La sala dispone di 2.346 posti, ed ha da sempre ospitato grandi produzioni, da storie shakespeariane all’opera e al balletto.
Momentaneamente chiuso per il Coronavirus, aspettiamo la sua riapertura e la grandiosità per rivedere al suo interno spettacoli di alto valore e godere della splendida architettura ideata da Vittorio Gregotti, in collaborazione con Mario Botta ed Elisabetta Fabbri.
La Bicocca degli Arcimboldi
La villa, riparata da una fitta vegetazione, alle porte di Milano, appare “un oggetto di antiquariato” nascosto che, privato all’inizio del XX secolo, di rustici e cascinali è, ancora oggi, volutamente isolato; nell’immediato intorno l’era post-industriale ha reinterpretato l’area dello stabilimento Pirelli con le moderne forme terziarie che determinano oggi il paesaggio della “nuova Bicocca”.
La dimora, su tre livelli, dalla volumetria a blocco compatto, si affaccia sul verde attraverso un portico a nord: atrio signorile e riparo. Un piccolo avancorpo, nell’angolo sud-ovest, con una scala e aperture ad oculo sfalsate, conduce all’altana, vastissimo belvedere sopra il piano nobile, con un susseguirsi di bifore e capriate lignee, dal quale lo sguardo spaziava sul territorio in tutte le direzioni.
Se l’altana è vicina a modelli fiorentini, il colore e la scelta dei materiali sono uno degli aspetti più lombardi della villa, animata dall’uso della terracotta con una modellazione tipica dell’architettura rinascimentale locale.
La villa rappresenta oggi una testimonianza di architettura e arte quattrocentesca, conservatasi ‘integra’, per il costante interesse suscitato nel corso del XX secolo; quasi interamente decorata, custodisce, in due ambienti, un ciclo di affreschi che riflette l’ideale di vita e lo stile del periodo di Ludovico il Moro.
Torre Breda
Nello stesso stile quattrocentesco della Bicocca degli Arcimboldi, nel 1913 l’azienda Ernesto Breda fece costruire la Torre piezometrica che si trova all’angolo tra Viale Sarca e Via Chiese.
Alta ben 45 metri, era un serbatoio idraulico sulla linea dell’acquedotto; oggi, invece, è di proprietà dell’Università Bicocca e funge da “laboratorio all’aperto” per le prove e i rilievi sulla qualità dell’aria.
Hangar Bicocca
Dopo alcuni anni di abbandono, nel 2004 il complesso HangarBicocca viene acquisito dal Gruppo Pirelli, da tempo legato al quartiere industriale milanese, che ne sancisce la destinazione a polo museale dell’arte contemporanea.
Museo volutamente fruibile a tutti, visto che la maggior parte degli spazi con installazioni permanenti e le mostre temporanee sono gratuite.
L’attuale destinazione di HangarBicocca è strettamente connessa alla sua storia, infatti appartiene a pieno titolo ad un caso eccellente di archeologia industriale.
Nasce come riconversione dell’ex stabilimento Breda, azienda fondata nel 1886 e che operava nel settore metalmeccanico per la produzione di locomotive a vapore ed elettriche.
Street Art a Greco Pirelli
Principale punto di contatto metropolitano del quartiere Bicocca la stazione Greco Pirelli è il luogo di transito e attesa quotidiano per moltissimi giovani studenti e tanti lavoratori.
Sicuramente di grande interesse, oltre il murale “;Metrò” presente all’Hangar, è la street art che decora il sottopassaggio che permette di raggiungere Piazza Egeo da una parte e Via Breda dall’altra.
Il progetto di riqualificazione si chiama “CosìMiPiace” ha come fine ultimo quello di trasformare un luogo di passaggio in una vera e propria galleria d’arte.
La collina dei ciliegi
Tra le tante aree di Milano, Bicocca è quella che ha le maggiori caratteristiche in termini di svago, attrazioni culturali e spazi verdi; tra questi la Collina dei ciliegi. E’ una piccola collina costruita con le macerie dello stabilimento Pirelli, piantumata da moltissimi alberi di ciliegio che in fioritura regalano uno spettacolo meraviglioso.
Se amate il verde e il relax, il quartiere è poi molto vicino al Parco Nord, uno dei più grandi parchi di Milano, punto di riferimento per la città.
La cineteca di Milano
La scuola di cinema è ospitata nell’ex Manifattura Tabacchi affacciata su viale Fulvio Testi, al suo interno ci sono, tra le altre cose, cinque teatri di posa, uno studio televisivo con sala regia, uno studio di animazione e mediateca accessibile al pubblico.
Allo stesso civico della Scuola di Cinema, si trova anche la sede principale della Cineteca Milano, fondata nel 1947, che ha 3 sale cinematografiche sparse per la città, un museo interattivo e un enorme archivio sotterraneo di pellicole visitabile con strumenti di realtà aumentata.
Dove mangiare per visitare il quartiere Bicocca
Potete scegliere tra tradizione, cucina etnica e proposte innovative. Almeno per me.
Flower burger
Flower Burger è la catena di burger vegani, prima nata in Italia ed esportata in seguito anche in Europa e nel mondo. Ad oggi conta ben 21 sedi, di cui quattro a Milano, ed una presso il Bicocca Village.
Lo stile dei locali è “hippie” e floreale, molto accogliente e allegro, proprio come i coloratissimi panini proposti. Dal 2015 si definisce la prima veganburgheria gourmet di Milano.
I bun di Flower Burger sono preparati con farina di tipo 1, lievito fresco di birra e coloranti naturali in polvere con barbabietola, ciliegie e paprika per il colore rosa, spirulina per il verde, curcuma per il giallo e carote viola per il viola.
Tutti gli ingredienti principali di pane, burger e salse sono semplici e vegani come verdure, legumi e cereali. Ogni panino è reso saporito dall’aggiunta di salse e ingredienti chiave che ne esaltano il sapore umami. Sul sito potrete controllare voi tutti gli ingredienti presenti all’interno di pane, burger e salse.
Nota di merito al menù con i must have sempre presenti e le edizioni speciali che cambiano spesso e sono super innovative.
Premiata trattoria Arlati
Tappa imperdibile, se si parla di Trattorie storiche è Arlati. La trattoria Arlati ha aperto nel 1936 e in passato ha ospitato anche jam session di Lucio Battisti e Renato Zero.
Il menu è tradizionale e veramente caratteristico – in una location particolare curatissima: buonissima la cotoletta, l’ossobuco e lo stracotto, ma è il riso al salto il piatto da prendere a tutti i costi. Costi in questo caso decisamente onesti, considerando anche il servizio attentissimo e l’ambiente splendido e un po’ onirico.
Bicocca Village
Il Bicocca Village è un noto centro commerciale vicino al confine con Sesto San Giovanni. Offre tantissime forme di intrattenimento: ristoranti, negozi, un cinema e addirittura una pista di go kart. Si trova in Viale Sarca angolo con Via Chiese.
Se volete ammirare la Milano che cambia, nella sua continua trasformazione storica, sociale e urbanistica, dovete assolutamente visitare il quartiere Bicocca, anche a partire dalla colazione.