Dove dormire in Sila e non solo: Parco hotel Granaro
Siete alla ricerca di un posto salubre dove vivere un’esperienza a contatto con la natura, lontani dalle folle?
Indice
Il posto giusto è il Parco Nazionale della Sila dove si respira l’aria più pulita d’Europa e dove potrete trovare pace e relax per le vostre vacanze estive.
Scopriamo insieme le bellezze e le peculiarità di questo paesaggio incontaminato, con un consiglio speciale su dove soggiornare.
L’aria della Sila
Chi vive o chi trascorre da anni la propria estate in Sila in villeggiatura lo sapeva già: lassù, tra i boschi e i laghi del Parco Nazionale della Sila, la frizzantezza dell’aria che riempie i polmoni di ossigeno e profumi della natura ha sempre avuto qualcosa di speciale.
Oggi il dato ha anche un fondamento scientifico.
Stefano Montanari e Antonietta Gatti, esperti in nanotecnologie, lo hanno rilevato grazie a una serie di campionature con filtri che trattengono la polvere per morfologia e composizione chimica e con un sensore a raggi X di microanalisi: l’aria della Sila è addirittura migliore di quella delle dell’arcipelago delle Ssole Svalbard, nella purezza del Polo Nord.
Serve altro per prenotare? Si, il posto giusto dove dormire e qualche attività, alla portata di tutti e che possono soddisfare i gusti di tutti, da fare durante il soggiorno in Sila.
Scopri su Lunedì a Colazione il Borgo dei Borghi MORANO CALABRO
Parco hotel Granaro
Il Parco hotel Granaro è il posto giusto dove dormire in Sila.
E’una struttura immersa nel verde dove, già all’arrivo, si percepisce l’amore per la natura e per l’arte, presente sia dentro la struttura ricettiva che all’esterno.
Alcune camere addirittura hanno i nomi dei pittori più famosi, e nelle sale ricevimento e negli altri spazi condivisi si possono ammirare quadri e sculture di artisti di fama internazionale.
L’ultima perla del Granaro Village è il Museo d’Arte del Bosco.
Il Mabos: il Museo d’arte del bosco della Sila
Mario Talarico, il proprietario del Hotel Granaro, è un grandissimo appassionato d’arte. La sua è una passione talmente grande che il 9 luglio 2017 ha inaugurato il Mabos, di cui ne è fondatore, grazie alla collaborazione con il critico d’arte e direttore artistico Roberto Sottile.
Il MABOS nasce con l’intento di diventare spazio di ricerca utilizzato dagli artisti, di volta in volta invitati, per un momento di riflessione sul proprio percorso artistico. Le opere esposte sono esclusivamente il risultato di questa ricerca realizzata sul posto in uno scenario davvero unico, in sintonia con il bosco della Sila, installate in un’area di circa 5 ettari aperta a tutti, perchè l’obiettivo primario è quello di donare un poco di bellezza in un territorio storicamente refrattario.
Tutte le opere sono realizzate con legno recuperato nei dintorni del Granaro Village e si incastonano perfettamente lungo il sentiero diventando un tutt’uno con ľ’ambiente circostante.
Sono tante le mostre/eventi che si tengono qui con il variare delle stagioni, molti dei quali mirano a coinvolgere anche il pubblico più giovane, cercando di avviare i bambini sia a percorsi di amore verso l’arte che al rispetto della natura, mediante corsi residenziali di orientamento e di scoperta.
Degustazione
Il ristorante offre una cucina semplice e innovativa rispettando la tradizione, utilizzando materie prime di alta qualità, provando a soddisfare ogni singolo palato.
Quindi sedetevi, a pranzo o a cena, nella sala ristorante del Hotel Granaro e, di volta in volta, assaggiate le primizie della Calabria e della Sila; funghi, salumi, salsicce piccanti, olio, pane, trote ed ogni pietanza, sempre nuova proposta dallo chef e dalla cucina.
Senza dimenticare la bontà del buffet della colazione che è un vero e proprio tripudio di dolci fatti in casa, brioches, ciambelloni e crostate. Senza dimenticare la bontà un caffè espresso o un cremoso cappuccino fatti al momento.
Alberolandia
Dall’hotel si snodano bellissimi sentieri attraverso le montagne oltre alla possibilità di visitare il MABOS e si possono svolgere le attività del Parco Avventura Alberolandia.
Il Parco Avventura Alberolandia offre svariati servizi idonei a soddisfare le esigenze di tutti. Il villaggio sospeso e l’area giochi sono perfetti per far divertire i bambini, i percorsi tra gli alberi a difficoltà crescente vi permetteranno di mettere in gioco le vostre abilità a diversi metri da terra, tutto sempre in totale sicurezza.
La pista tubby, i go-kart a pedali, il tiro con l’arco e tante la possibilità di organizzare escursioni e passeggiate renderanno il vostro soggiorno al Hotel Granaro ancora più soddisfacente e immerso nella bellezza della Sila.
Il Lago Passante
Il Lago Passante, tra i comuni di Sorbo San Basile e Taverna, è il primo che si incontra salendo da Catanzaro e tra i laghi della Sila è quello meno conosciuto e, come tutti gli altri, e artificiale. La diga è stata costruita in cinque anni dal 1971 al 1976. A far da cornice al lago sono i monti Pietraposta, Comunelli e San Domenico.
Il luogo tutto intorno è una preziosa macchia di verde, i pini silani sono predominanti su tutto il paesaggio, circondano in un abbraccio verde questo specchio d’acqua blu, su cui la luce si riflette.
Purtroppo nel lago non sono presenti molti pesci, a causa di una operazione di svuotamento e pulizia delle stesso avvenuta nel 2011.
L’unica attività che è possibile praticare è il relax più assoluto; passeggiate, picnic e poco più.
Anche se con la situazione climatica di questa estate raggiungere le sue rive non è sempre possibile per il notevole abbassamento del livello dell’acqua.
I piccoli villaggi
Lungo il Parco Nazionale della Sila potrete trovare numerosi villaggi sparsi qua e là; alcuni sono abitati tutto l’anno, altri sono nelle stagioni estive.
I piccoli villaggi raccontano la storia, le tradizioni degli antichi lavori calabresi. Infatti, tanti di questi villaggi sono nati principalmente come stanziamenti per i lavoratori legati al legno e ai boschi, che abitavano in montagna appunto per motivi lavorativi.
Ricordiamo Villaggio Fratta, Lorica, Villaggio Principe, Tiriolo, Villaggio Palumbo, Camigliatello Silano e il più caratteristico Villaggio Mancuso.
Villaggio Mancuso
Villaggio Mancuso, nato sulla Sila Piccola a 1289 metri di altitudine, come un centro di villeggiatura montana di eccellenza per le famiglie più benestanti di Catanzaro, conserva a tutt’oggi un fascino particolare.
Lo ha raccontato anche il regista Gianni Amelio, nato e cresciuto a San Pietro Magisano, a soli dieci chilometri di curve stradali da Taverna:
“Villaggio Mancuso a me appariva disegnato, come disneyano, con l’Albergo delle Fate attorniato da casette di legno colorato. Ma tutta la Sila Piccola a me ragazzo appariva come un cartone animato. Qui la natura è accogliente, serena, mai angosciosa. Una Svizzera, dice qualcuno, ma per niente sofisticata”.
Infatti le decorazioni esterne delle sue casette, il Bar “La Rotonda” e ville, fatte con listelli di legno bianchi e scuri, ricordano lo stile delle baite disseminate nelle vallate svizzere o quelle delle pianure finlandesi.
Ci sono diversi negozi che vendono prodotti tipici del luogo o più in generale della Calabria, non fatevi scappare l’occasione di comprare qualcosa di locale, soprattutto se siete amanti dei souvenir gastronomici.
Villaggio Mancuso è stato posto sotto tutela dal Segretariato regionale del ministero della Cultura. Si tratta del più vasto provvedimento di tutela emanato in Calabria, che mira a conservare, tutelare e rilanciare uno dei luoghi più ammalianti del Meridione.
Se volete prolungare la sosta a Villaggio Mancuso per un pranzo o una cena il luogo giusto è “L’Albergo della Posta” dove il ristorante è diventato negli anni luogo di riferimento per gli appassionati del mangiar bene.
Liquorifico Gentile e Carlopoli
Tra paesini e villaggio della Sila Piccola merita una visita anche Carlopoli dove è possibile scoprire e provare l’amaro “Eremita” e tutti gli altri prodotti del liquorificio Gentile.
Dal 2000 la famiglia Gentile prendendo spunto dalla tradizionale preparazione casalinga dei liquori decide di ampliare la produzione e renderla commerciale prendendo spunto dalle antiche ricette cistercensi.
E’ noto infatti, che i monaci, che un tempo vivevano nell’Antica Abbazia di Santa Maria di Corazzo producevano questi piacevoli e ricercati elisir.
Per mantenere intatta questa tradizione, non trascurando di aggiungere un pizzico di novità e creatività, la famiglia Gentile cerca di preservare odori e sapori di una volta, andando personalmente alla ricerca delle materie prime che per qualità e genuinità danno ai loro prodotti un sapore unico e inconfondibile.
Tant’è che una delle frasi simbolo del liquorificio è: “Gocce della terra in cui viviamo”.
Il post “Dove dormire in Sila e non solo” fa parte del progetto editoriale di Lunedì a Colazione #ripartiAMOitalia