La fondazione Luigi Rovati e il museo etrusco di MIlano
Dopo un lungo e accurato intervento di restauro, ampliamento e riqualificazione, nel mese di settembre 2022, è stata aperta la nuova sede della Fondazione Luigi Rovati, istituzione scientifico-culturale nata nel 2016, con le sale del museo etrusco, spazi espositivi di altissimo livello e bistrot ristorante da stelle Michelin.
Indice
La struttura della Fondazione e la sua riqualificazione
Un palazzo storico milanese in disuso, accanto a edifici simbolo di Milano come il museo civico di Storia Naturale e il Planetario di Piero Portaluppi, è stato quindi restituito alla città. Un progetto architettonico di riqualificazione lungo e complesso che per la Fondazione Rovati diventa un modello di infrastruttura culturale: un luogo di pensiero, sperimentazione e condivisione.
Il palazzo è costituito da un unico edificio composto da sette piani di cui due interrati, per una superficie totale di oltre 3.000 m². Il progetto architettonico di ampliamento e riqualificazione, a cura di MCA – Mario Cucinella Architects, prende corpo a partire da tre macro-interventi.
Il primo riguarda l’ampliamento del livello interrato e la realizzazione del museo ipogeo che custodisce la collezione etrusca.
Rivestito interamente di pietra serena posata orizzontalmente su livelli stratificati, il nuovo spazio si caratterizza per le forme sinusoidali che creano continuità tra gli ambienti.
La seconda fase è rappresentata da un’accurata operazione di conservazione e restauro degli ambienti del piano nobile, spazio museale pensato per esporre opere contemporanee in dialogo con reperti archeologici.
Il terzo intervento progettuale interessa il giardino, uno spazio nascosto dalle mura perimetrali che lo racchiudono su tre lati, un’area verde privata trasformata a uso pubblico.
Il processo di riqualificazione, avviato nel 2017, ha generato oltre 500 posti di lavoro.
La visita alla Fondazione Rovati e al museo etrusco di Milano
Allo spazio ipogeo si accede dall’ingresso principale: attraverso una scala intagliata nella pietra serena, materiale estratto dalle cave tosco-emiliane, si arriva allo spazio espositivo composto da tre sale circolari e una grande ellittica.
La scelta di una unica pietra, quella serena, racconta di una materia estratta da profonde cave di Firenzuola, che dà un senso di uno spazio scavato sottratto proprio come nelle cave; opere di architettura di inconsapevole bellezza.
“Non bisogna pensare che il museo ipogeo alluda solo a una necropoli. Percorrendolo, ci si trova invece immersi in una specie di città, perché gli etruschi avevano adottato veri metodi di urbanizzazione: il concetto di città come lo intendiamo oggi l’hanno inventato gli Etruschi, e i Romani lo hanno ereditato e rielaborato”, ha detto, infatti, Giovanna Forlanelli, Presidente della Fondazione.
Il percorso espositivo, prosegue poi al primo piano, dove arredi nobili si uniscono a opere d’arte di ogni epoca e reperti etruschi cosi da creare un viaggio attraverso l’arte e l’architettura, tra forma e materia, tra città e civiltà. Imperdibili la tela “The Etruscan Scene: Female Ritual Dance”, di Andy Warhol o le polaroid della serie “Etruschi” di Paolo Gioli (1984), che si integrano con la serialità dei buccheri etruschi racchiusi nelle vetrine.
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Il giardino
Altro elemento fondamentale nel generale progetto di recupero e restyling del palazzo è il giardino esterno, progettato dallo studio Greencure Marilena Baggio.
Oggetto di vincolo da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, nel progetto del giardino è stato previsto il mantenimento e il rispetto delle specie arboree preesistenti, andando a integrare elementi di vegetazione e prato già presenti nel contesto cittadino. Nell’ottica di limitare i consumi idrici si è inoltre deciso di optare per specie arboree che necessitassero di poca irrigazione.
Gli obiettivi della Fondazione
L’obiettivo di tutte le attività della Fondazione è innanzi tutto quello di creare valore di impatto e utilità sociale.
La Fondazione sviluppa la propria attività con un modello a rete, composto di relazioni nazionali e internazionali con soggetti singoli, pubblici o privati e adotta un metodo operativo flessibile che le permette di compiere azioni diverse con competenze maturate in ambito artistico-culturale e in ambito scientifico, nel continuum tra arte e scienza tracciato dal professor Luigi Rovati.
Questo metodo è definito da un modello governato da otto codici fondamentali: conoscenza, espansione, inclusione, creazione, spazio, estetica, relazione, utilità sociale.
Il Bistrot di Andrea Aprea
“Il coronamento di un sogno” lo definisce senza mezzi termini Andrea Aprea. E non si stenta a credergli. Infatti all’interno della Fondazione Rovati è stato inaugurato un ristorante che porta il suo nome e che esprime tutta la sua arte culinaria a partire dal piccolo bistrot al piano terra.
Il piano terra è, infatti, il regno di una ristorazione casual che punta tutto su piatti immediati: insalate, focacce, l’immancabile club sandwich, piatti a tutto confort e twist on classic – dal vitello tonnato allo spaghetto con pomodoro, limone, basilico; dal galletto alla plancia ravvivato da salsa piccante, insalata di taccole al sesamo alle eliche cacio e pepe con gamberi rossi e mela verde. Oltre che cocktail classici, contemporanei e rivisitati e un’ottima selezione di caffè.
Un po’ caffetteria, un po’ bistrot, apertura all day long, con il plus dello spazio, affacciato sulla corte interna che accoglie anche una manciata di tavolini affacciati sul giardino segreto di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro.
Informazioni pratiche
- Fondazione Luigi Rovati e museo etrusco di Milano
Corso Venezia 52 – 20121 Milano
- Giorni e Orari di Apertura
Da mercoledì a domenica
Ore 10.00-20.00
Ultimo ingresso ore 19.00
- Biglietti
Per ragioni di sicurezza gli ingressi sono contingentati.
È vivamente consigliato l’acquisto del biglietto online scegliendo la fascia oraria d’ingresso.
È anche possibile acquistare i biglietti al Museo, in base alla disponibilità, fino ad un’ora prima della chiusura.
Il biglietto del Museo è comprensivo delle mostre in corso e dell’audioguida.
- Tariffe
Intero 16€
Ridotto 12€ – Senior oltre i 65 anni – Studenti fino a 26 anni in possesso di una tessera universitaria valida
Teen 8€ – Ragazzi da 11 a 18 anni
Famiglia 30€ – Famiglia composta da uno o due adulti e due ragazzi in età 11-18 anni
Gratuito – Bambini fino a 10 anni. – Visitatori con disabilità con un accompagnatore
- Percorso
Il Museo custodisce una preziosa raccolta di ceramiche, bronzi e ori etruschi.
Il percorso di visita si snoda dal Piano Ipogeo al primo Piano Nobile e accosta opere d’arte moderna e contemporanea a più di 200 reperti della collezione etrusca.
Le mostre temporanee sono allestite all’interno del percorso espositivo permanente.
Il Padiglione nel giardino ospita esposizioni temporanee a ingresso gratuito.
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