Dove mangiare (bene) a Roma spendendo poco
Dove mangiare a Roma spendendo poco?
Indice
- 1 I piatti tipici di Roma
- 2 Sapori di Casetta Rossa
- 3 Il regno del tramezzino: Corsetti
- 4 L’inventiva al potere: il Trapizzino
- 5 Da Enzo al 29
- 6 Nuovo Mercato Testaccio
- 7 Trattoria Lilli, il meglio del centro storico
- 8 Il Quagliaro, fuori dai soliti itinerari
- 9 Trattoria Priscilla
- 10 Forno Campo de’ Fiori
- 11 Sora Margherita nel ghetto ebraico
- 12 Egg e la carbonara da passeggio
- 13 Dolci a Roma: da non perdere i tiramisù di Pompi
- 14 Cosa fare a Roma
Roma è la città del Colosseo, di Piazza di Spagna, della simpatia dei suoi abitanti, della Basilica di San Pietro e di altre mille chiese tra Michelangelo, Caravaggio, Bernini e Borromini. Dove poi è possibile gustare i migliori piatti della cucina tradizionale.
A Roma l’offerta gastronomica è molto varia, ma non sempre costo e qualità vanno di pari passo.
Il rischio è di spendere molto solo per assaggiare una porzione minima o non di qualità di pasta alla carbonara o di saltimbocca.
Certo, Roma non è famosa per i suoi prezzi economici e questo si riflette anche sul cibo. Ma come in tutte le città del mondo, anche a Roma troverete ristoranti dove deliziare il palato senza spendere una fortuna.
In generale, vi consiglio di evitare i ristoranti con i classici buttadentro o acchiappaturisti che vi attirano fin dalla soglia del locale e di fare attenzione a quei ristoranti i cui prezzi a menù non siano specificati fuori dal locale, perché alcuni tendono ad approfittare della buona fede dei clienti.
Nella capitale italiana mangiare bene senza spendere troppo è impresa ardua.
Ma non preoccupatevi, anche a Roma ci sono ristoranti da cui potrete uscire con la pancia piena ed il portafoglio non troppo alleggerito.
Vi propongo qualche ristorante dove mangiare (bene) a Roma spendendo poco.
Non ci resta che augurarvi buon appetito.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
(Totò in La banda degli onesti)
I piatti tipici di Roma
Vi sarà capitato almeno una volta di mangiare un piatto romano.
Tuttavia, proviamo comunque a fare un recap di tutti i piatti tipici da provare mentre soggiornate della capitale.
Per uno spuntino veloce o come antipasto, non possono mancare i supplì. Questo noto piatto dello street food romano consiste in una pallina di riso dalla forma allungata a base di riso, ripiena di carne, mozzarella, provola e prosciutto o altri ingredienti.
I primi sono sicuramente le specialità di Roma più famose. Quanto sono buoni gli gnocchi alla romana, che si ottengono dal semolino immerso nel latte con uova gratinato con burro e Parmigiano, la Carbonara, preparata con uova, guanciale e pecorino, la Gricia, una versione più semplice della Carbonara senza uova, l’Amatriciana e la Cacio e Pepe!
Per quanto riguarda i secondi, vi consigliamo di provare l’abbacchio a scottadito, ovvero le costolette di agnello che si mangiano rigorosamente con le dita, e i saltimbocca alla romana, che sono delle fettine di vitello condite con burro, vino bianco, prosciutto crudo e salvia.
A cena invece dovreste prendere almeno una volta la tipica pizza romana che, a differenza di quella napoletana, è bassa e scrocchiarella.
Dulcis in fondo, potreste gustarvi un delizioso maritozzo con la panna, che spesso i romani mangiano per colazione. Ma nella lista di dove mangiare (bene) a Roma spendendo poco non può mancare anche il tempio del tiramisù, altra bontà locale.
Sapori di Casetta Rossa
Garbatella è uno dei quartieri di Roma da scoprire, per i suoi villini storici, il clima da ‘piccolo paese racchiuso in una città’ e una proposta gastronomica attenta alla qualità e al prezzo.
Casetta Rossa è uno spazio sociale e un ristorante che in questi anni è diventato un punto di riferimento in tutta Roma. Il 75% dei prodotti utilizzati proviene da agricoltura e allevamento a chilometro zero.
I primi non superano i sette euro, mentre sforando il budget di soli due euro potrete assaggiare una succulenta bistecca di chianina a un prezzo (dodici euro) impossibile da trovare in altri locali in città.
Il regno del tramezzino: Corsetti
Il tramezzino è uno dei ‘re gastronomici’ della città, un must per chi intende fare una pausa pranzo breve. Corsetti, dal 1961, è il regno di questa prelibatezza.
Il locale propone una selezione in grado di soddisfare tutte le esigenze: dal tradizionale prosciutto cotto e formaggio, al raffinato abbonamento di frittata e tartufo, fino a sapori più forti, come salsiccia e broccoli o provolone e salame piccante.
L’inventiva al potere: il Trapizzino
Il trend culinario del momento a Roma è il Trapizzino. Non si tratta di un errore di battitura, ma di un’invenzione gastronomica realizzata dal pizzaiolo e imprenditore Stefano Callegari, che ha deciso di unire due must del gusto italiano, come la pizza e il tramezzino.
Si tratta di un triangolo croccante di pizza bianca al forno, aperto a tasca e farcito con classici della cucina romana, come polpette al sugo, trippa, seppie e piselli.
Un’idea che ha conquistato anche Manhattan, dove di recente è stato aperto un punto vendita. Fra i cinque locali a Roma, vi consigliamo quello a Testaccio.
Da Enzo al 29
Piccolo e pittoresco locale situato in una tranquilla via di Trastevere, Da Enzo è una delle trattorie più caratteristiche di Roma e attira una folla per la sua cucina semplice e onesta e per la manciata di tavoli all’aperto.
Mangiare qui sembra una riunione di famiglia, con porzioni abbondanti preparate con maestria. Non si può sbagliare con nulla del menu – dalla carbonara alle polpette, dai carciofi brasati al tiramisù – ma è bene presentarsi presto, altrimenti l’attesa sarà lunga.
Nuovo Mercato Testaccio
È romano dentro, dalla notte dei tempi. Tanto che secoli fa qui sorgeva l’emporio in cui facevano la spesa Poppea e Agrippina come pure la sora Ines de li tempi loro. Testaccio è trasversale, perché da sempre si trova tra i ricconi dell’Aventino e i rioni popolari. È nascosto dietro Santa Maria Liberatrice, perciò ci sono pochi turisti, solo le trattorie e la gente del quartiere, tra frutta, verdura, carne e pesce.
Un imperdibile polo gastronomico, punto di ritrovo ideale per tutti i buongustai. Una grande piazza coperta dove dedicarsi allo shopping, al tempo libero ed ovviamente all’ottima cucina. Un mercato diverso da tutti gli altri, l’unico al mondo con un sito archeologico nei suoi sotterranei.
Tappa imperdibile per dove mangiare a Roma spendendo poco.
Trattoria Lilli, il meglio del centro storico
Aperta nel 1969 da Loredana, detta Lilli, da cui il nome dell’indirizzo, è un rifugio sicuro tra le insegne acchiappa turisti con menu discutibili del centro di Roma.
E da questa confortevolezza non ci si è mai schiodati: vuoi per le zucchine ripiene, le fettuccine belle ricche con la gricia, gli gnocchi col sugo, la carbonara e i bucatini all’amatriciana, ma anche per il carciofo alla romana, la torta ricotta e visciole e l’atmosfera senza tempo.
Il Quagliaro, fuori dai soliti itinerari
Tra la Togliatti e la Prenestina, nel quartiere del Quarticciolo, dagli anni Cinquanta c’è una trattoria di cui vi avevamo già parlato conosciuta principalmente per le quaglie.
Il menu, però, è molto vario: si spazia dagli antipasti fritti e non (supplì al telefono, uova di quaglia e alici, involtini di melanzane e fagioli con le cotiche) ai piatti romani tradizionali (amatriciana, carbonara, cacio e pepe, coda alla vaccinara e trippa) ma le quaglie, cucinate nel forno a legna con contorno di funghi, olive baresane e bruschetta di ciriola sono senza dubbio il pezzo forte dell’esperienza.
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Trattoria Priscilla
Del patrimonio unico del Parco Regionale dell’Appia Antica fa parte, naturalmente, Trattoria Priscilla, questa trattoria che deve il suo nome alla tomba adiacente della moglie di Tito Flavio Abascanto.
Qui c’era l’Osteria dell’Acquataccio e in passato il casale era usato anche per la stagionatura dei formaggi e come stazione di posta.
Oggi alla trattoria, una saletta spartana e senza fronzoli, piena di tavoli, e un’altra micro, ti accoglie Alessandro Ratini. Nel menu ci sono i primi tipici e le pappardelle al cinghiale.
Forno Campo de’ Fiori
Indirizzo storico per la combo pizza e mortazza è sicuramente il forno di Campo de’ Fiori. La pizza è dorata e croccante al punto giusto e si può farcire con mortadella classica (2,80 euro) oppure con la Norcidella (3,50 euro), una varietà di mortadella fatta solo con spalla e pancetta senza cotenna prodotta a San Ginesio, nelle Marche. Ovviamente, qui più che mai si trova il posto giusto dove mangiare (bene) a Roma spendendo poco.
Sora Margherita nel ghetto ebraico
Probabilmente una delle trattorie più economiche del Ghetto (e anche quella che regala più soddisfazioni). Si entra da una porticina su piazza delle Cinque Scole e ci si infila in un locale stretto e lungo stipato di tavolinetti. L’atmosfera è casalinga e festosa, il volume delle voci altissimo e favorito dal rimbombo per via dei soffitti bassi.
Consigliabile più per una cena tra amici che per un appuntamento romantico, ma dipende sempre dai gusti. I piatti, nonostante le porzioni generose, sono ricercati, scritti ancora a mano su un foglio “menu” e presentati con cura, sia quelli di tradizione ebraica (come il carciofo alla giudia) che romana (il bollito alla picchiapò).
Vasta la scelta dei primi per i vegetariani (fettuccine fatte in casa al pesto, al pomodoro e basilico, cacio e pepe e ricotta).
Egg e la carbonara da passeggio
Ma cos’è lo Strapazzo? E’ una ricetta originale, inventata dalla chef, che unisce la tradizione della carbonara a un concetto innovativo. C’è chi la chiama Magnum di Carbonara, chi Carbonara da passeggio.
Ma di base è una carbonara dorata e fritta, che viene poi inserita su uno stecco da gelato e si può mangiare al tavolo o passeggiando.
E’ uno dei piatti più gettonati di Eggs, il ristorante di Trastevere che nasce da un’idea dei soci di Zum e di Puntarella Rossa.
Viene spesso ordinato come antipasto, prima di assaggiare una delle tante carbonara (da Eggs c’è una vera e propria Carta delle carbonare, con dieci variazioni), insieme all’altro must del ristorante, il Gioco dell’Ova.
Dolci a Roma: da non perdere i tiramisù di Pompi
Se avete invece voglia di un tiramisù, forse anche migliore di quello che farebbe la mamma, si può scegliere di andare in una delle cinque sedi del consolidato Pompi, uno dei posti dove i dolci a Roma sono davvero più buoni.
In Via della Croce (nei pressi della splendida Piazza di Spagna), Via Albalonga (Re di Roma), Via Cassia, Viale Marconi e ad Albano Laziale è possibile gustare le diverse varietà proposte che spaziano dal tiramisù classico a quello alle fragole, dal pistacchio alla nocciola, fino al gusto di banana e cioccolato. I celiaci, poi, hanno a disposizione
il tiramisù gluten free. Una garanzia dal 1960, il tiramisù di Pompi vi aspetta in una piccola e comoda confezione, perfetta anche per chi vuole godersi questa delizia passeggiando. Una prelibatezza da leccarsi i baffi che vi farà sospirare: «quanto è dolce Roma…»
Cosa fare a Roma
Dopo aver provato questo cibo delizioso queste sono alcune delle attività che non potete perdere per visitare Roma alla scoperta delle sue bellezze più sensazionali-
Le foto del post “Dove mangiare (bene) a Roma spendendo poco” sono di UNSPLASH ed è in collaborazione con CIVITATIS.
NOTA IMPORTANTE alcuni ristoranti menzionati nell’articolo, seppur monitorati ogni due o tre mesi, potrebbero aver chiuso o cambiato proprietari. Per evitare brutte sorprese, prima di andare, vi consiglio di controllare sempre su Google.