Consigli e itinerari per scoprire Pechino e la Cina
Organizzare un viaggio in Cina, soprattutto se non ci si appoggia ad un’agenzia, necessita di alcuni accorgimenti che vi semplificheranno la visita.
Indice
- 1 Consigli per scoprire Pechino e la Cina
- 2 I trasporti a Pechino
- 3 Altre informazioni importanti
- 4 Assicurazione viaggio per la Cina
- 5 La colazione cinese
- 6 Esplorare la Città Proibita
- 7 Girare gli Hutong in risciò
- 8 Una tappa nella storia moderna: Piazza Tiananmen
- 9 Banchettare con l’Anatra alla pechinese
- 10 Camminare sulla Grande Muraglia
- 11 Scoprire le Tombe Ming
- 12 Esercito di Terracotta
- 13 Comprare artigianato al 798 Art District
Partiamo con ordine, prima di chiedere il Visto sono necessari alcuni consigli e alcuni itinerari per scoprire Pechino e la Cina.
Consigli per scoprire Pechino e la Cina
- Il Volo: prenotare con alcuni mesi di anticipo è sempre una buona regola, io ho scelto AirChina che ha voli comodi e diretti da Roma e Milano per Pechino. Ho volato da Roma con il Dreamliner, ultimo arrivato in forza alla flotta. Partendo da Fiumicino alla sera e arrivando a Pechino alle 13.30 il jet-lag è molto ridotto grazie anche alla comodità della seduta che permette di riposare bene.
- L’Albergo: Pechino è molto grande, la strada che la percorre da est a ovest è lunga 52 chilometri. Avere vicino una fermata della metropolitana diventa un requisito fondamentale, il Grand Metropark Hotel di Beijing ha un’ottima posizione perchè si trova sulla linea che collega l’aeroporto alla città ed è anche in corrispondenza con la fermata Sanyuanqiao della linea 10. Qui se vorrete rilassarvi dopo una intensa giornata in giro per la città potrete farlo nella spa o nella piscina scegliendo poi se riprendere la metropolitana per un giro serale.
- Cosa vedere: Ipotizzate un itinerario di massima in modo da seguire un percorso che ottimizzi gli spostamenti in città, la rete metropolitana raggiunge i principali punti di interesse ma a volte i tempi di percorrenza si allungano per i cambi di linea. Google Maps in questo è molto utile perché vi farà vedere sovrapposte le linee metropolitane alla planimetria della città in modo da capire realmente le distanze ed i tempi.
Da non dimenticare
- Il Visto: una volta messo nero su bianco l’itinerario di massima, potrete andare a farne richiesta, vi verranno richieste le prenotazioni di voli e hotel. E’ possibile fare tutta la procedura e ottenere il visto sul passaporto in 5 giorni lavorativi con la procedura normale, addirittura in 3 giorni con quella super veloce. Prendete comunque un buon margine di giorni dalla partenza per evitare eventuali ritardi o problemi. A Milano e Roma potrete andare presso le agenzie VisaforChina, sul loro sito c’è la guida da seguire passo passo per la richiesta del Visto.
I trasporti a Pechino
Taxi
Prendere un taxi a Pechino è molto semplice se si osservano alcuni piccoli dettagli. Potrete fermarlo per strada, controllate subito se è esposto sul cruscotto l’identificativo della licenza, questi taxi hanno tariffe molto vantaggiose e vi rilasciano la ricevuta.
Se prendete il taxi per rientrare la sera in albergo ricordatevi queste due cose: il bigliettino dell’hotel con indirizzo in cinese e numero di telefono, una mappa della città per spiegare in che zona si trova il vostro albergo.
In una città di 23 milioni di persone i tassisti non hanno vita facile, se non dovessero capire dove portarvi il biglietto da visita con il numero di telefono vi sarà di molto aiuto.
Rete metropolitana
La rete metropolitana conta 16 linee oltre al Beijing Airport Express ed i treni locali. La rete è in continua espansione e ogni anno si aggiungono nuovi tratti.
A Pechino per evitare di restare bloccati nel traffico è il mezzo più economico e veloce. Il biglietto è a fascia chilometrica è la corsa minima costa circa 20 centesimi per fare 5/6 chilometri.
Vi consiglio di prendere una Smart Card a scalare, acquistabili presso le biglietterie, si striscia la carta all’ingresso e all’uscita e si accede ad una metropolitana pulita e sicura.
Le biciclette
La Cina è sempre stato il paese per antonomasia della bicicletta. Dopo un primo periodo di automobilizzazione di massa i Cinesi stanno riscoprendo l’utilizzo di questo mezzo di trasporto, o meglio, del bike sharing.
Potrete vedere in giro per la città migliaia di bici gialle e blu che sfrecciano per le piste ciclabili e le strade della città. Come da noi il sistema è molto semplice, è possibile scaricare un’applicazione sul telefono a cui collegare una carta di credito ed il gioco è fatto.
Con il QR-Code o con un numero di sblocco a seconda del gestore la bici sarà disponibile e potrete girare liberamente ad un costo irrisorio di 10 centesimi di euro per mezz’ora. La cosa bella è che non si ha il vincolo di riportarla ad un punto di raccolta ma si può lasciare fuori da casa, dall’ufficio o da scuola.
Altre informazioni importanti
Internet
In Cina il “Great Firewall” blocca la maggior parte dei siti e delle applicazioni a cui non possiamo più fare a meno. Google, Facebook, Instagram, Twitter, Youtube e molti account di posta non funzionano.
Un’escamotage potrebbe essere quello di utilizzare delle applicazioni VPN che gestiscono il segnale internet modulando l’indirizzo I.P. in modo che l’apparecchio risulti connesso da un altro paese anche se ti trovi in Cina.
Contrattare
Come accade spesso in molti paesi extraeuropei la contrattazione del prezzo di una merce o di un servizio molto spesso è parte integrante della cultura della popolazione.
Se siete in un mercato ma anche in piccolo negozio o un piccolo magazzino avviate una trattativa sul prezzo. Potrete portare via la merce desiderata a metà prezzo o comunque con un forte sconto.
Contrattate un po’ con il venditore, sorridete e siate disponibili alla trattativa dopodichè fate finta di andare via, se il venditore vi tratterrà allora il vostro prezzo andrà bene, in caso contrario avrete altre possibilità con altri venditori ma potrete ripassare dopo qualche minuto e vedere cosa succede.
Il cibo
A Pechino avete l’imbarazzo della scelta, con mio stupore ho scoperto che ai cinesi piace molto la pannocchia cotta al vapore, la troverete in molti posti, mentre per quanto riguarda insetti, scorpioni, larve, stelle marine, serpenti e altri animaletti simili sono più attrazioni per turisti, a Donghuamen Night Market, il mercato notturno (chiude alle 22) troverete le bancarelle con questo tipo di cibo.
In realtà ai cinesi piacciono di più i ravioli al vapore fatti a mano al momento, di varie dimensioni possono essere grandi quasi come una mela oppure gli spiedini di pecora o maiale, anche la frutta caramellata è molto apprezzata, viene infilzata il lunghissimi spiedini per la gioia della gola di tutti. Il costo di tanta prelibatezza per strada solitamente si aggira intorno ai 10 yuan, circa un euro.
Assicurazione viaggio per la Cina
Prima di visitare la Cina, vi consiglio caldamente di comprare una buona assicurazione viaggio e partire così con la massima serenità.
E’ bene scegliere un’assicurazione di viaggio che copra anche le spese mediche con dei massimali alti.
Io uso da anni la polizza annuale multi-viaggio Heymondo, con la quale non bisogna anticipare alcuna somma di denaro nel caso di spese mediche, perché se ne occupa direttamente la compagnia assicurativa.
Il massimale per le spese mediche arriva fino ai 10 milioni di euro e include anche la copertura covid-19.
Solamente per voi miei lettori ho uno sconto del 10% che potrete usare per comprare la polizza.
Tai Chi
Un ultimo suggerimento, se la mattina vi alzate presto, tra le 6 e le 9, andate in un parco e potrete vedere gruppi di persone che praticano Tai Chi cercando l’armonia tra corpo e spirito, se praticate anche voi questa disciplina potrete vivere una bella esperienza in buona compagnia.
La colazione cinese
Nei paesi asiatici, la colazione viene consumata molto presto ma a questo primo pasto viene dedicata molta attenzione: sulla tavola si trovano piatti a base di una grande quantità di ingredienti, tra cui frutta e cerali, ma anche carne, verdure e noodles.
Dimenticate quindi il buon vecchio pane e marmellata, il latte o i biscotti e godetevi questo breve viaggio alla scoperta della colazione cinese!
Il consumo di alimenti freddi non è molto gradito ai cinesi, e per quanto riguarda la colazione non vi è eccezione alcuna a questa regola. Non troverete perciò yogurt o macedonie appena uscite dal frigo, succhi di frutta o spremute d’arancia, ma cibi cotti e consumati caldi se non roventi.
Tra le bevande calde mattutine però, non troverete mai il caffè, considerato dannoso per l’equilibrio energetico e consigliato dai medici cinesi più come un possibile medicinale che come bevanda.
Inoltre, al gusto dolce si preferisce il salato e spesso vengono consumate pietanze anche molto piccanti o speziate.
Come per tutta la cucina cinese, anche la colazione viene preparata in modo diverso a seconda delle regioni.
Esplorare la Città Proibita
La Città Proibita è il palazzo imperiale meglio conservato in Cina ed è l’edificio antico più grande al mondo. Dal 1987 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Viaggiare con una guida professionale permette di evitare la folla e di esplorare i misteri nascosti del palazzo, di scoprirne l’affascinante storia e la cultura legata all’architettura, alle forme e ai colori, di immaginare la vita imperiale e di apprendere tutto sugli esami di stato e i culti.
Dopo la passeggiata tra le mura, non perdetevi la vista della Città Proibita dall’alto della Collina Jingshan: a qualsiasi ora del giorno il giallo dei tetti del palazzo crea bei giochi di luce e contrasti con il grigio delle costruzioni circostanti.
Girare gli Hutong in risciò
Gli hutong di Pechino sono un labirinto di vicoli e strette vie fra gli edifici storici del centro le case antiche con i singolari giardini interni.
Negli hutong ci si tuffa nell’antica Pechino, dove la vita scorre lenta e isolata dal caos della metropoli circostante.
Il modo più autentico per conoscere e immergersi nella vita tradizionale e autentica di Pechino è, quindi, esplorare gli Hutong. Come? A piedi, in bicletta o meglio ancora, con un risciò, visitando una delle tante famiglie che vivono ancora nelle antiche case quadrangolari (四合院, siheyuan).
Una tappa nella storia moderna: Piazza Tiananmen
Piazza Tiananmen è una delle piazze più famose al mondo, oltre che una delle più grandi; può ospitare milioni di persone contemporaneamente. Può essere considerato il cuore politico della Cina, oltre che di Pechino, e perquesto è tra i siti della città più visitati, proprio come Times Square a New York e la Red Square di Mosca.
Da questa piazza, più precisamente dalla Porta Tiananmen, Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese il 1 ottbre 1949. Sul lato Ovest della Piazza oggi sorge il Palazzo dell’Assemblea Nazionale, a tutti gli effetti il centro politico e governativo della Cina.
Per conoscere meglio la storia e l’architettura della piazza, vi consigliamo di farvi accompagnare da una guida locale esperta.
Banchettare con l’Anatra alla pechinese
Esiste un detto molto popolare: “ci sono due cose da fare a Pechino: mangiare l’anatra e visitare la Grande Muraglia”. Perché non gustarsi una deliziosa cena a base di anatra laccata dopo un bel trekking sulla Muraglia?
L’anatra laccata alla pechinese è l’emblema della cucina di Pechino, conosciuta soprattutto per la particolare croccantezza della pelle; di fatto la versione più autentica è servita con molta pelle e poca carne.
La visita di Pechino non si può dire completa se non si assaggia almeno una volta l’anatra pechinese in un ristorante locale. Quanjude (全聚德) e Dadong (大董) sono due dei ristoranti più famosi dove gustare questo piatto appetitoso.
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Camminare sulla Grande Muraglia
Essere a Pechino implica obbligatoriamente la visita della Grande Muraglia, sono due cose che non si possono separare. I Cinesi vi sono molto legati, tanto che lo stesso Mao affermò “Chi non ha scalato la Grande Muraglia non è un uomo”.
Oggi salire sulla Grande Muraglia non è una dimostrazione di forza, ma lo si fa per ammirare la grandiosità di questa opera infinita e per portare per sempre con sé questa meravigliosa esperienza.
Vi suggerisco due alternative per visitare la grande muraglia: la prima è Badaling, più turistica, organizzata e meglio collegata con la città di Pechino mentre la seconda è Mutianyu, meno affollata e con bellissimi panorami.
Il tratto di Badaling
Per Badaling, che dista circa 70 chilometri dal centro di Pechino, potrete prendere il treno dalla stazione di Beijing Huangtudian, con una spesa di 6 yuan e circa 1 ora di viaggio sarete al cospetto della Grande muraglia.
La stazione dista circa 7-800 metri dall’accesso al sito, troverete il museo oltre a numerosi spazi commerciali per fare acquisti di vario tipo e, specialmente nelle giornate estive, prendere dell’acqua fresca che sarà preziosa una volta saliti sul percorso.
Questo tratto restaurato è stato il primo ad essere aperto al pubblico nel 1957 e da allora ha meravigliato milioni di persone con il suo percorso di circa 5 chilometri e le torri di guardia poste a distanza tale da coprire lo spazio da difendere con lo scoccare di una freccia.
Il percorso in generale non è impegnativo, ci sono punti in cui il lastricato lascia posto a dei gradini, a volte ripidi, ma potrete sempre contare su un corrimano che aiuterà nella salita e nella discesa ed esiste un percorso parallelo in piano per disabili.
La visita alla Muragli cinese rientra di diritto tra i consigli e itinerari per scoprire Pechino e la Cina
Il tratto di Mutianyu
Per visitare il tratto di Mutianyu, che dista circa 80 chilometri da piazza TianAnMen bisogna invece organizzarsi da soli, ovvero ci si può affidare ad un’agenzia locale che mette a disposizione un autista per l’intera giornata oppure chiedere in albergo un riferimento per l’escursione.
Anche questo tratto di muraglia è stato ristrutturato, il percorso centrale non è impegnativo fatta eccezione per il tratto tra la torre 19 e la 20 dove una ripida scalinata di oltre 400 gradini vi impegnerà non poco. Per accedere alla muraglia vera e propria, visto che percorre i crinali delle colline, potrete utilizzare una comoda cabinovia che vi farà risparmiare tempo.
Oltre a questi due tratti classici, adatti a tutti, ci sono tratti non ristrutturati, come quello di Jiankou a circa 110 km da Pechino e non facilmente raggiungibile, che necessitano di particolari attenzioni e di un certo allenamento fisico.
Scoprire le Tombe Ming
Se parteciperete ad un tour organizzato sicuramente sia da Badaling che da Mutianyu andrete a visitare le Tombe Ming. Non sono ancora collegate efficientemente a Pechino da cui distano 50 chilometri ma non potete mancare la visita ad una delle più grandi necropoli imperiali esistenti.
Costruita secondo le regole Feng Shui con un arco di colline a nord a protezione degli spiriti si trovano le 13 Tombe che sono parte di un grande progetto nato per volere del terzo Imperatore della dinastia Ming che, oltre a spostare la capitale da Nanchino, fondò una nuova capitale proprio in questa zona a nord dell’attuale Pechino.
La via Sacra
La via Sacra, vi porterà, con un leggera deviazione perchè gli spiriti maligni sono capaci di procedere solo in linea retta, verso la zona da cui dipartono a raggiera le strade che portano alle sepolture.
Percorrendola tra i grandi salici vi sentirete osservati da 36 statue che vegliano il passaggio verso le vere e proprie sepolture. Sono disposte a coppie una di fronte all’altra, gli unicorni proteggono dagli spiriti maligni mentre i cammelli e gli elefanti simboleggiano la vastità dell’Impero, i leoni ne rappresentano la forza, i cavalli sono per il trasporto dell’Imperatore ed i Quilin, animali mitologici, sono difensori spirituali delle tombe.
Infine i funzionari e i guerrieri sono l’ultima guardia della zona prima delle tombe. Ne sono state aperte al pubblico solo alcune, la principale, La Tomba della Longevità –Changling, che è anche la più grande di tutte, vi farà scoprire attraverso le sue stanze decorate ed i suoi cortili le cerimonie per onorare gli antenati. Nella tomba della Tranquillità –Dingling troverete il Palazzo Sotterraneo che con i suoi corridoi e le sue sale vi porterà alla scoperta di troni e sepolture dell’Imperatore, di sua moglie l’Imperatrice e della prima Concubina.
Esercito di Terracotta
Tra i Consigli e itinerari per scoprire Pechino e la Cina non può mancare una visita all’Esercito di Terracotta che si trova nella regione di Litong.
sNel 1974 un contadino intento a scavare un pozzo di irrigazione nella regione di Litong, a 30 km da Xi’an, si imbatté in una delle più importanti scoperte archeologiche del XX secolo. Completamente inconsapevole del valore e della portata della scoperta, il contadino aveva portato alla luce la prima di oltre 8.000 statue di guerrieri in terracotta risalenti al III secolo a.C., voluti da Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina, per proteggerlo nell’aldilà come un’armata immortale. Nel 1987 i guerrieri di terracotta sono entrati a far parte della Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e oggi rappresentano il simbolo della nazione cinese.
Dalla sua casuale scoperta, l’esercito di terracotta è oggetto di continue attività di ricerca e restauro. L’archeologo cinese Yuan Zhongyi fu il primo a svolgere ricerche nell’area che si estende ai piedi del grande tumulo di Qin Shi Huangdi dove erano stati posizionati i guerrieri in terracotta.
Ad oggi gli scavi hanno portato alla luce oltre 8.000 statue disposte all’interno di 3 fosse (una quarta fossa è stata rinvenuta completamente vuota). Le fosse erano delle vere e proprie costruzioni sotterranee: lunghi corridoi separati da muri in terra battuta, coperti da un soffitto in travi di legno e poi ricoperti da uno spesso strato di terra. I soldati erano disposti secondo un ordine ben preciso che replicava l’effettiva organizzazione dei diversi corpi di armata.
Comprare artigianato al 798 Art District
Dopo un percorso nella storia e nell’arte antica un percorso per ritornare a contatto con la nostra epoca è l’interessante visita al 798 Art District. Si trova nella zona Nord Est di Pechino e si può raggiungere con diversi bus tra cui il 401, 403,405, la metropolitana non è molto vicina con la linea 14 scendete a Wangjing Nan Station, poi ci sono circa 20 minuti a piedi ma se volete ottimizzare i tempi vi consiglio il taxi per l’ultimo tratto di strada.
Fino agli anni novanta questa zona era un grande complesso industriale con fabbriche di armi. Finanziato dalla ex unione sovietica e realizzato da architetti tedeschi in pieno stile Bauhaus, dove la forma segue la funzione, è stato per oltre 50 anni un polo industriale nella città.
Con la dismissione delle fabbriche giovani artisti affascinati dagli spazi industriali e dalle loro dimensioni ne hanno pian piano fatto sede prima dei loro laboratori e successivamente vi hanno portato i loro atelier. Oggi in uno spazio polivalente tra vecchie ciminiere, tubature che si diramano a diversi metri da terra, grandi capannoni e piccoli bistrot potete soddisfare la vostra curiosità artistica gironzolando alla ricerca dell’elemento di design che potrà attrarre la vostra curiosità.
Le novità
Con il tempo in questi spazi si sono affiancati anche studi di grafica, di architettura, di pubblicità e comunicazione. Qui tra le immagini e le strutture di un tempo che è passato trovate il nuovo polo culturale della Pechino contemporanea che si sta espandendo velocemente diventando ogni anno di più un riferimento per i nuovi talenti emergenti.
Il 798 Art District è uno spazio giovane e ricco di vitalità qui si fondo ai fattori storici la creatività incontenibile di una generazione che sta formando la identità artistica.
In questo nuovo ambito di recupero industriale troviamo una Pechino che è molto simile alla occidentale New York del Meatpacking District, una Pechino che fa del suo passato recente un punto per sviluppare velocemente nuovi progetti ridando vita a spazi abbandonati.
Il post “Consigli e itinerari per scoprire Pechino e la Cina” è in collaborazione con Heymondo e Civitatis – Le foto sono di UNSPLASH