Sono talmente tante le cose imperdibili da fare a Firenze che probabilmente non basta un mese per vederle tutte.

Meglio perciò concentrarsi sulle attrattive davvero irrinunciabili: quelle, per intendersi, che “se non le hai viste non puoi dire di aver visitato la città“.

Allo stesso tempo, però, guai a perdere il gusto della scoperta., alla prima visita soprattutto delle sue tante “cartoline”. A Firenze poi sono la storia e le storie (e non le stories) a fare veramente la differenza. Qui ve ne raccontiamo alcune.

Piazza Duomo

Piazza del Duomo è il cuore della città, dove si possono ammirare in un sol colpo d’occhio i monumenti principali del centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Qui si fronteggiano la Cattedrale di Santa Maria del Fiore coronata dal capolavoro di Filippo Brunelleschi; la Cupola, simbolo di Firenze, una costruzione ardita e maestosa, dalla quale si gode un fantastico panorama sulla città, oltre che sull’interno del Duomo.

Di lato alla facciata svetta un altro gigante, il campanile di Giotto, slanciato nei suoi cromatismi. Mentre di fronte al Duomo si trova l’antichissimo Battistero di San Giovanni, gioiello del romanico, ornato da porte in bronzo di Ghiberti e Andrea Pisano.

Cose imperdibili da fare a Firenze

Alle spalle del Duomo, poi, è possibile visitare il Museo dell’Opera, istituzione che da sempre si occupa di tutto ciò che riguardava la costruzione dell’imponente edificio religioso.

Il suo museo raccoglie opere di illustri fiorentini, come la pietà Bandini di Michelangelo, e racconta nel dettaglio la costruzione di Piazza Duomo e di tutti i suoi edifici.

Interessante fare il biglietto cumulativo che permette di salire anche sulla cupola e sul campanile e dura 72 ore. Il minimo indispensabile visto le lunghe file che vi aspettano a Firenze.

Officina Profumo Santa Maria Novella

Chi ama le botteghe antiche non può perdere una visita all’Officina Profumo Santa Maria Novella, una delle farmacie più antiche del mondo, risalente addirittura al 1400. Non appena entrati si verrà accolti da un mix di profumi inebrianti che catturarono l’attenzione anche di Caterina de Medici. Si possono acquistare profumi realizzati ancora secondo le antiche ricette dei monaci, ecco che questo luogo non può mancare tra le cose imperdibili da fare a Firenze

Galleria degli Uffizi

Leonardo, Cimabue, Caravaggio, Giotto, Raffaello, Mantegna, Tiziano, Parmigianino, Rembrandt, Botticelli ecc. E’ lista (non esaustiva) degli artisti presenti nella Galleria degli Uffizi.

Un edificio dalla caratteristica forma a U che ogni anno si attesta sul milione e mezzo di visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta.

È qui che si trovano:

  • lo Scudo con testa di Medusa del Caravaggio
  • Il Tondo Doni di Michelangelo
  • la Venere di Botticelli
  • l’Annunciazione di Leonardo da Vinci

solo per ricordare alcune delle migliaia di opere presenti.

Fontana del Porcellino

Cosa pensi della scaramanzia? Se ci credi, quando passi in Piazza del Mercato Nuovo accarezza il naso del porcellino della fontana: pare porti fortuna. La statua raffigura un cinghiale, ma da secoli viene chiamata con il nome affettuoso dell’animale da fattoria. Nelle stanze degli Uffizi è custodito l’originale, un marmo di epoca romana di cui Cosimo de’ Medici fece eseguire una copia in bronzo. L’opera fu inizialmente collocata a Palazzo Pitti e poi trasferita nella sede attuale, dove venne trasformata in fontana per dissetare i mercanti.

Altre copie si trovano in diverse città del mondo, ma non è detto che siano beneauguranti come l’esemplare fiorentino. Per propiziarti la buona sorte, devi strofinare il naso del porcellino e mettergli una moneta in bocca. Il futuro ti arriderà se il soldo cade oltre la grata dell’acqua. Attenzione all’inghippo: l’inclinazione è tale che soltanto i pezzi più pesanti finiscono dalla parte fortunata.

Buchette del vino

Passeggiando per le vie del centro di Firenze ti sarai imbattuto spesso in alcune finestrelle di legno. Sono le “buchette”, e in passato venivano utilizzate dagli avventori che non volevano fermarsi in osteria.

Grazie a questo precursore del take-away, venivano passate le bevande direttamente dai pertugi, consentendo così alle persone di proseguire nel loro percorso. Questa è sicuramente una delle cose imperdibili da fare a Firenze.

Cose imperdibili da fare a Firenze

Cose imperdibili da fare a Firenze: Eventi

A partire dal 2014, Fever è diventata la principale piattaforma globale di intrattenimento dal vivo, allietando ogni settimana milioni di persone tramite la scoperta delle migliori esperienze nelle loro città, con la volontà di democratizzare l’accesso alla cultura e allo svago nella vita reale.

Gli utenti, che possono scegliere e prenotare tutto in via digitale sul sito web, sono invitati a vivere esperienze ed eventi come mostre, esperienze teatrali interattive, appuntamenti gastronomici, talks e festival in tutto il mondo.

Ecco alcune proposte fiorentine tutte per voi:

Candlelight: Tributo a Ludovico Einaudi

Candlelight Spring: Ennio Morricone e colonne sonore

Ponte Vecchio

Uno dei ponti più famosi al mondo e sicuramente anche uno dei più belli. Basti pensare che fu l’unico della città ad esser risparmiato dalle truppe tedesche in ritirata nel 1944. Del resto, questo è un ponte che ne ha viste davvero tante dovendo, da sempre, far i conti con i “capricci” dell’Arno. In verità non solo con quelli del fiume.

Anche i de’ Medici ci hanno messo del loro: prima, con Cosimo I, favorendo la costruzione del “Corridoio Vasariano” (l’aggettivo è riferito all’artefice Giorgio Vasari, architetto al servizio di Cosimo I) percorso pedonale sopraelevato che consentiva di passare da Palazzo Vecchio, cuore politico e amministrativo della città, a Palazzo Pitti, dimora di famiglia, bypassando il popolo e i suoi “umori”.

Poi, in un secondo momento, con Ferdinando I che provvide a far allontanare i beccai (macellai) che da secoli avevano bottega sul ponte, sostituendoli con gli orafi e altri mestieri non “maleodoranti”.

Ponte Vecchio è una delle cartoline più belle di Firenze. A detta dei più, stupendo sul far della sera per via dell’atmosfera romantica che pervade l’intera zona.

Palazzo Pitti e Giardino di Boboli

La storica residenza dei Granduchi di Toscana e la più grande area verde monumentale della città. All’interno del palazzo diverse mostre: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali; la Galleria d’Arte Moderna; il Museo degli Argenti; quello delle Porcellane e la Galleria del Costume.

Infine, come dicevamo, il Giardino di Boboli che per quantità di scorci paesaggistici e dettagli architettonici va considerato un vero e proprio museo, per visitare il quale occorrono non meno di tre ore.

Insomma Palazzo Pitti porta via un bel po’ di tempo ma al pari, se non addirittura più, degli altri luoghi sinora descritti è tappa irrinunciabile di una vacanza a Firenze. Aperto tutti i giorni tranne il 1 e ultimo lunedì del mese, 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.

San Frediano

San Frediano, per la Lonely Planet è il quartiere “del terzo giorno”, quello che di solito i turisti scoprono dopo le prime 48 ore passate a Firenze e dopo la visita, almeno degli Uffizi o della Galleria dell’Accademia.

Dopo le code, l’affollamento e la bellezza assoluta dei capolavori del Rinascimento, il terzo giorno trascorso a Firenze s’attraversa il Ponte Vecchio e in pochi minuti di cammino s’approda in Oltrarno (chiamato dai fiorentini anche “diladdarno”), cioè sulla riva sinistra del fiume, nel quartiere di Santo Spirito-San Frediano.

Qui il caos si attenua, i palazzi e le strade si rimpiccioliscono, le vetrine luccicanti dei grandi marchi scompaiono insieme con quelle degli hotel a cinque stelle; al loro posto, fanno capolino le botteghe artigiane, mischiate a ristorantini e caffè dall’aria meno turistica e più autentica, oltre che a negozi di vicinato come il fornaio, la macelleria, la mesticheria, ma anche muri “spampigliati” di street art divertentissima.

Tra le cose imperdibili da fare a Firenze la visita a questo quartiere è da mettere al primo posto o almeno nella top five.

Cose imperdibili da fare a Firenze

San Frediano a Firenze il quartiere più cool del mondo

Mercato di San Lorenzo

Il Mercato di San Lorenzo – anche noto come Mercato Centrale (nell’omonima piazza a due passi dalla celebre Basilica) – è molto frequentato anche dai turisti in cerca di esperienze enogastronomiche.

Al piano terra sono raccolti i venditori di frutta, verdura, carne, pesce, pane: è possibile anche degustare sul luogo.

Al primo piano invece il Mercato Centrale riunisce botteghe di delikatessen e ristoranti a diversa vocazione, in uno spazio aperto tutto il giorno e fino alle 24.

Quella del Mercato è una imponente struttura in ferro, ghisa e vetro realizzata nell’Ottocento. In occasione del trasferimento della Capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze (1865-70) la città affrontò un restyling di alcune parti del centro storico, ispirandosi in modo evidente alle grandi capitali europee.

Per poter risanare il vecchio centro si rendeva necessario prima costruire nuovi mercati. Il mercato detto centrale o di San Lorenzo venne realizzato nell’area tra le vie dell’Ariento, S. Antonino, S. Chiara e Panicale, distruggendo le strutture residenziali ivi esistenti, i cosiddetti Camaldoli di S. Lorenzo.

Costruito su un interessante progetto di Giuseppe Mengoni, l’autore della Galleria di Milano, fu inaugurato nel 1874 con un’Esposizione internazionale di Agricoltura.

Cose imperdibili da fare a Firenze; Santa Croce

Questa lunga piazza rettangolare, delimitata da larghe panchine in pietra, è uno dei punti di ritrovo più amati e frequentati dai fiorentini: sia per i numerosi locali e ristoranti che affollano le strade circostanti, sia per la vicinanza con la biblioteca nazionale, o per le frequenti manifestazioni – tra le più celebri il calcio in costume – che vi si tengono annualmente.

La statua in marmo del Sommo Poeta, Dante Alighieri, svetta davanti alla facciata della basilica di Santa Croce, anche nota come Tempio dell’Itale Glorie per conservare al suo interno le spoglie di sommi artisti, letterati e scienziati: Foscolo, Rossini, Machiavelli, Galileo, Michelangelo, per citarne alcuni. Rimarrete estasiati dalle cappelle decorate da Giotto, oltre a riscoprire le opere di Cimabue, Canova e dei della Robbia.

Piazzale Michelangelo

Il piazzale e la loggia (oggi ristorante esclusivo ma che nelle intenzioni avrebbe dovuto ospitare le opere di Michelangelo) sono stati progettati dall’architetto Giuseppe Poggi nell’ambito di un più vasto disegno di ristrutturazione della città cominciato nella seconda metà del XIX secolo. I Lungarni, i Viali di Circonvallazione, il Viale dei Colli sono altrettanti capitoli di questo rivoluzionario progetto urbanistico noto come “Risanamento fiorentino“.

Risanamento necessario ad elevare Firenze a rango di capitale d’Italia, cosa che poi effettivamente divenne, sia pur per pochi anni. La vista spazia su tutto il centro storico della città fino alle opposte colline di Fiesole e Settignano. In loco anche una copia in bronzo del David (un’altra si trova in Piazza della SIgnoria, mentre l’originale si trova nella Galleria dell’Accademia).

Si può arrivare in auto (c’è un parcheggio a lato), oppure con la linea 12 del servizio di trasporto pubblico locale. Volendo, anche a piedi, salendo le “Rampe del Poggi” dall’omonima piazza nel quartiere di San Niccolò.

Cose imperdibili da fare a Firenze

Cosa mangiare

Dai cantuccini, alla pappa al pomodoro, passando per la ribollita fino al lampredotto. Senza dimenticare, ovviamente, sua maestà la Fiorentina, la bistecca di chianina famosa in tutto il mondo. Insomma a Firenze vanno bene tutti: i vegetariani e i carnivori per non dire dei bevitori appassionati di Chianti.

Col tempo però, in maniera del tutto analoga ad altre città turistiche, Firenze ha finito col diventare prigioniera della sua tradizione culinaria. C’è chi addirittura l’ha inserita ai primi posti tra le città a più alto rischio delusione gastronomica. Perciò, bisogna fare molta attenzione alle cosidette “trappole per turisti”, quei ristoranti che speculano sulla tipicità del cibo fiorentino offrendo di contro prodotti mediocri quando non scadenti.

Il consiglio è di sondare bene il terreno prima, informandosi, leggendo e scegliendo il locale che più fa al caso vostro non necessariamente nel centro cittadino. Se siete tra quelli che ritengono il cibo un aspetto fondamentale di una vacanza, non disdegnerete assolutamente il fatto di dovervi muovere coi mezzi pubblici o fare qualche chilometro in più con l’auto.

Dove mangiare (bene) a Firenze spendendo poco

Cose imperdibili da fare a Firenze: scegli il tuo gelato preferito

Per recuperare le energie e rinfrescarsi non esiste niente di meglio di un goloso gelato. Tuttavia, decidere qual è il migliore non è semplice, considerato il gran numero di gelaterie, ognuna delle quali propone gusti speciali di propria creazione.

La maggior parte delle gelaterie dispone anche di un servizio bar per chi preferisce un buon caffè. I gelati migliori, tuttavia, non sono quelli del centro storico.

Provate la Cantina del Gelato, con punti vendita in diverse zone della città, tra cui uno vicino a Ponte Vecchio. Potrete scegliere tra una ventina di fantastici gusti diversi, inclusi frutti tropicali e persino spezie.

Dove dormire: The Social Hub

Se cercate una vista immancabile, celebrata da Instagram, non potete che soggiornare al The Social Hub – Lavagnini, una affermata realtà di Hotel di origine olandese, da poco sbarcata in Italia.  La sua sede fiorentina è Palazzo del Sonno, ex stabile delle ferrovie. Il TSH non ha da offrire solo una vista mozzafiato sulla cupola, autoportante, di Brunelleschi, ma molto molto molto di più.

Dentro il Palazzo del Sonno infatti hanno sede l’hotel, uno studentato, un coworking, una galleria di negozi, tra cui un bike sharing e un parrucchiere e OOO, un bistrò dai sapori naturalmente toscani e non solo.

Cose imperdibili da fare a Firenze

La prima rivoluzione è proprio nel concetto di ospitalità ovvero mettere insieme, negli stessi spazi, universitari, viaggiatori e professionisti che scelgono Firenze come città di studio, lavoro o di scoperta.

La seconda rivoluzione, poi, la più attraente per noi è che la piazza davanti alla hall, la hall stessa e il bar della terrazza sono aperti a tutta la città, quindi l’hotel stesso è uno spazio pubblico che si apre agli abitanti del quartiere e ai passanti. Non è strano vedere i giovani chiacchierare sulle altalene dell’ingresso o assistere a match avvincenti di ping pong tra bambini.

La terza è la colazione con un enorme social table dove puoi sederti con gli altri ospiti e scambiare opinioni, storie ed itinerari di viaggio.

All’interno poi lo stile è colorato ed eclettico, sottolineato da alcune frasi stampate e scritte al neon a metà strada tra stile pop e industriale dove imbattersi anche in opere di street artist molto interessanti.

Un po’ studentato di lusso, un po’ workstation, un po’ albergo per turisti, un po’ luogo di leisure, l’hotel ha tutte le carte in regola per essere il nuovo place to be di Firenze.

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