I tempi stanno cambiando nella terza città più popolosa d’Italia.

Napoli sta vivendo una rinascita, perdendo la reputazione di città canaglia e mettendo in atto numerosi incantesimi per conquistare i viaggiatori.

Le cose migliori da fare a Napoli riguardano tutte il sentirsi a proprio agio con il luogo, una città con una storia che trasuda in ogni manifestazione artistica, in ogni aspetto naturale e in ogni gusto.

Non innamorarsi di Napoli è un’impresa pressoché impossibile.

Questa volta con #ripartiAMOitalia proviamo a Visitare Napoli a partire dalla colazione.

Napoli, un museo a cielo aperto

Napoli, capoluogo campano, è di una bellezza disarmante.

Anche Stendhal ne rimase incantato:

“Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo”.

Visitare Napoli colazione

Non c’è un vicolo, un palazzo, un cortile che non valga una visita. Napoli è una città che rapisce i sensi, con i suoi profumi e le sue vedute e ha bisogno di essere scoperta e riscoperta con calma.

A Napoli ci sono quartieri che vanno esplorati centimetro per centimetro. Il centro storico, a differenza di tanti centri storici di città d’arte, appartiene ancora ai suoi abitanti che lo vivono in ogni sua manifestazione, pur essendo visitato e fotografato tutti i giorni dai viaggiatori.




I monumenti da vedere a Napoli sono tantissimi, così come i musei di importanza internazionale.

Visitare Napoli a partire dalla colazione. Il Gran Caffè Gambrinus.

Visitare Napoli colazione

Cos’hanno in comune Gabriele D’Annunzio, Hemingway, la Principessa Sissi e Jean-Paul Sartre?

Tutti quanti, insieme a molti altri intellettuali e personaggi di spicco della loro epoca, sono rimasti incantati dal Gran Caffè Gambrinus, uno dei locali più belli di Napoli.

Tutt’oggi in attività, il Gambrinus è un Caffè dalla bellezza mozzafiato: proprio di fianco a Piazza del Plebiscito, dove l’aria scintilla grazie alla vicinanza con il mare.

Storia del caffè Gambrinus

La storia di questo famoso locale inizia con l’Unità d’Italia quando, nel 1860, al piano terra del palazzo della Foresteria, l’elegante edificio del 1816, oggi sede della Prefettura, viene aperto il “Gran Caffè”. Con la sua posizione nel cuore della città, tra Piazza Plebiscito e Palazzo Reale, il Caffè diventa in un attimo il salotto del bel mondo napoletano, con le delizie firmate dai migliori pasticceri, gelatai e baristi.

Anche la famiglia reale l’apprezza, al punto di incoronarlo “Fornitore della Real Casa”, insieme ai migliori fornitori del Regno delle due Sicilie.

Verso la fine del secolo, nel 1890, il locale viene rimesso a nuovo, con lungo restyling che lo trasforma in uno scrigno di opere d’arte: le sale vengono decorate con i marmi di Jenny e Fiore, gli stucchi del Bocchetta, i bassorilievi del Cepparulo e le tappezzerie del Porcelli, e le pareti affrescate dai più importanti paesaggisti napoletani.

Visitare Napoli colazione

Viene ribattezzato “Gran Caffè Gambrinus”, dal nome del leggendario re delle Fiandre, inventore della birra. L’idea era fondere nell’immaginario collettivo le due più famose bevande d’Europa: la birra, nordica, bionda e fredda, e il caffè napoletano, scuro e caldissimo.

Diventa il cuore della vita mondana, culturale e letteraria della città. Lo frequentano re e regine, artisti e dive, politici e letterati, un via vai stimolante che lo elegge a caffè letterario. E ogni sala viene chiamata in base agli incontri e ai simposi che vi si tengono: la sala politica, la sala della vita, la sala rotonda.

Dopo varie trasversie storiche e il rischio di qualche chiusura il “Gran Caffè Gambrinus”, in tutto il suo splendore, è arrivato fino a noi.

Caffè, pasticceria napoletana finissima, gelato, cocktail e molto altro è presente sul menu del Gambrinus; impossibile non fermarsi, anche solo per dare un’occhiata alle meravigliose e luminosissime sale.

Cosa assaggiare al Gran Caffè Gambrinus

Se l’arte e la cultura non sono sufficienti a convincervi, il menu del Gran Caffè Gambrinus fa svanire ogni esitazione perché è uno scorcio sulla migliore gastronomia partenopea.

Quando entrate potete scegliere se accomodarvi nella lussuosa sala da tè oppure prendere un espresso al banco come la maggior parte dei napoletani.

Visitare Napoli colazione

Oltre al classico caffè espresso napoletano, potete gustare prelibatezze come il caffè nocciola, il caffè brasiliano al cocco, il caffè viennese con il liquore Strega, e altre varianti. La mia preferita il caffè babà, provare per credere.

Tra i dolci invece non mancano i classici babà, le sfogliatelle ricce e frolle, le pastiere, le zeppole, e altre torte dall’aspetto delizioso. Il vero lusso per il palato è la sfogliatella riccia ripiena di babà, fragoline e ricotta. Proprio il dolce perfetto per iniziare a visitare Napoli a partire dalla colazione.

Galleria e Piazza del Plebiscito

Qualsiasi tipo di viaggiatore dovrebbe iniziare il suo tour a Napoli  dalla Galleria Umberto I e da Piazza del Plebiscito.

Costruita tra il 1887 e il 1891, la Galleria Umberto I prende il nome da Umberto I, allora re d’Italia. Progettata come luogo pubblico per lo shopping e del passeggio è circondata da bellissimi palazzi, marmi e sormontata da una copertura in ferro e vetro su quattro “ali” che convergono sotto una cupola di vetro per regalare ai passanti un effetto spettacolare.

Una delle ali si affaccia sul Teatro dell’Opera di San Carlo dove si trova anche un caffè elegantissimo e particolare che è aperto a tutte le ore del giorno.

Il Cafè del Teatro San Carlo è un luogo di viaggio: un moderno Grand Tour tra arte e cibo scandito da cinque momenti della giornata – colazione, pranzo, tè delle cinque, aperitivo, cena – in cui la musica sarà la tela su cui tracciare percorsi tra la cultura e l’arte del buon vivere.

Foto di Enza Ruggiero

Sebbene la Galleria non sia più il centro della società dei caffè di Napoli, è ancora un luogo vivace da visitare, con negozi, ristoranti e caffè. L’interno è decorato con sculture e dipinti.

Poco distante dal teatro si trova la piazza principale di Napoli; Piazza del Plebiscito che ospita il Palazzo Reale e la Basilica Reale ed è un luogo davvero da visitare.

Questo vasto spazio aperto è ricco di importanti edifici e statue e, oltre alle suddette strutture, contiene anche il Palazzo Salerno, il Palazzo della Prefettura e una statua dedicata a Carlo III di Spagna.

I colonnati semicircolari della Basilica Reale si estendono e incorniciano magnificamente la piazza.

Perchè andare? Il mio consiglio è di “usare” questo luogo come punto di partenza per il vostro tour di Napoli oltre per goderne l’immortale bellezza senza tempo.

Lo sapevate? Per la vostra visita a Napoli potete prenotare un Free Tour di 2h gratuitamente, con una guida locale.

La metropolitana Linea 1

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La principale linea metropolitana della città ospita una vasta gamma di straordinarie installazioni artistiche: più di 180 commissioni una tantum di artisti internazionali pionieri come Sol LeWitt, Joseph Kosuth e Michelangelo Pistoletto.

Perchè andare? Le scintillanti pareti blu-argento della stazione della metropolitana di Toledo sono state progettate per farvi, anzi farci, sentire come se stessimo attraversando la terra e verso il mare.

I Quartieri spagnoli

I Quartieri Spagnoli sono stati dipinti per molti anni come un luogo da evitare, una delle zone più pericolose di Napoli. Per fortuna, negli ultimi anni, sono stati rivalutati e sono diventati una delle principali attrattive turistiche della città, un luogo fatto di vicoli stretti, i vestiti stesi al sole, piccole taverne, elementi che rappresentano al meglio l’anima di Napoli e dei napoletani.

Tra le vie strette dei Quartieri Spagnoli è facile imbattersi in una serie di murales che raccontano la storia presente e passata di Napoli.

Una galleria d’arte a cielo aperto che rappresenta una manna da cielo per i fotografi più curiosi che vogliono catturare il lato underground che si mischia con l’architettura storica dei Quartieri Spagnoli.

Perchè andare ? Vicolo di Totò è il nuovo nome di Via Portacarrese, dove numerosi artisti hanno lasciato opere dedicate a Totò e agli altri grandi artisti napoletani come manifesti, murales e foto del principe Antonio De Curtis. Non mancano le opere d’arte dedicate a Diego Armando Maradona.




Spaccanapoli

Spaccanapoli è la strada che va dai Quartieri Spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città di Napoli. Capirete meglio perché viene chiamata così se la guarderete dall’Eremo di Sant’Elmo nella parte più alta della città. Quest’arteria ha origini antichissime: è infatti uno dei tre decumani (quello più vicino al mare) in cui i romani, basandosi sulla costruzione greca, organizzarono la città.

Un giro per Spaccanapoli è un percorso (a ostacoli) lungo la millenaria storia della città. Si trovano a Spaccanapoli i chiostri di Santa Chiara, Sansevero, San Gregorio Armeno e l’ospedale delle bambole, oltre tantissimi caffè per continuare a visitare Napoli a partire dalla colazione, fosse anche la seconda.

Chiostri di Santa Chiara

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Dietro la basilica gotica di Santa Chiara, si trova questa rete di chiostri appartenenti all’ordine di clausura di Santa Chiara.

Nonostante i bombardati dagli Alleati durante la seconda guerra mondiale, i camminamenti del vasto complesso sono fiancheggiati da aranci e ricoperti da luminose maioliche raffiguranti scene tipiche del ‘700 napoletano.

Perchè andare? Nel caotico centro della città, i chiostri riccamente decorati offrono una sensazione di calma molto necessaria dopo una lunga giornata trascorsa in giro per la città.

Cappella Sansevero

Da Piazza San Domenico è possibile fare una piccola deviazione e raggiungere la Cappella Sansevero, uno dei luoghi più affascinanti di Napoli.

Costruita nel Cinquecento ma poi ristrutturata dal Principe Raimondo di Sangro nel Settecento la Cappella ospita il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, un’opera ritenuta di straordinaria bellezza.

La Cappella è un vero gioiello nascosto tra le viette di Napoli e oltre al Cristo Velato ospita numerose altre creazioni che vale davvero la pena di scoprire come due macchine anatomiche, le statue delle virtù e diversi monumenti funebri dedicati a famigliari della Famiglia di Sangro.

Perchè andare?  La minuscola cappella di Di Sangro è riccamente decorata con sculture e opere d’arte ricche di simbolismo.  Mi raccomando dovete assolutamente prenotare sul sito internet e all’interno è vietatissimo l’uso del cellulare e non si possono fare fotografie di nessun tipo. L’Ospedale delle Bambole a Napoli

Ospedale delle Bambole

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C’è un luogo straordinario alla fine di Spaccanapoli, un Ospedale delle Bambole che dal 1840 si prende cura dei giochi preferiti delle bambine. Se da piccoli avete avuto qualche problema a guardare film horror in cui la protagonista era una bambola assassina, magari limitatevi a guardare l’ospedale dalla vetrina.

Se invece di problemi non avete, entrate e godetevi questo meraviglioso viaggio nel tempo. Teste, braccia, piedi, occhi, un’interna anatomia delle bambole è disponibile sotto i vostri occhi: alcune bambole sono in cura da molto, altre solo di passaggio e presto torneranno dai loro bambini.

Perchè andare?  L’Ospedale delle Bambole si può visitare anche con una visita guidata in cui si accede a tutte le aree del museo e si parla con gli artigiani-dottori che “curano le bambole”.

San Gregorio Armeno

San Gregorio Armeno, la Via dei Presepi, è una delle strade più celebri di Napoli dove l’arte presepiale la fa da padrona.

Le creazioni dei maestri presepari vengono esposte ad un’orda di cittadini e viaggiatori che affollano questa strada in ogni periodo dell’anno.

Non solo figure canoniche, ma le statuine raffigurano anche personaggi legati all’attualità. Proprio l’estro creativo di questi maestri ha reso così longeva l’arte di una Napoli che ancora sopravvive.

Perche andare ? Una strada in cui anche nei mesi più caldi si può respirare l’atmosfera natalizia grazie ai bottegai che lavorano tutto l’anno per creare presepi di sughero e pastori di terracotta.

Via dei Tribunali

Una delle poche cose su cui tutti i napoletani possono essere d’accordo è che la pizza migliore si trova in via Tribunali.

Perché andare ? Potete gustare la tipica pasta soffice e croccante ovunque lungo “Pizza Alley“, ma se non avete la pazienza o la voglia di fare la fila per Sorbillo, vi indico il mio indirizzo preferito ovvero la pizzeria “Dal Presidente” luogo dove si recava spesso Bill Clinton e dove trovi una delle pizze, ancora autentiche della città.

Museo archeologico di Napoli

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stato uno dei primi musei archeologici d’Europa (è aperto dalla fine del ‘700).

Raccoglie la collezione, di statue, Farnese appartenuta ai Borbone (che fondarono il museo), antichità e reperti preistorici del meridione oltre a quelli delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio. Oltre che ad una ricca raccolta di mosaici, unica al mondo.

Il Gabinetto segreto dell’arte erotica del Museo Archeologico era un tempo aperto solo alla persone di comprovata integrità morale. Oggi è aperto a tutti e raccoglie gli elementi dell’arte erotica di Pompei ed Ercolano.

Visitare Napoli colazione

Perchè andare ?  Può contenere un tesoro di antichi manufatti e statue, che nel loro insieme hanno praticamente gettato le basi per il canone dell’arte occidentale come lo conosciamo oggi, ma è l’arte di Pompei ed Ercolano che rimarrà indimenticabile.

Naples Pass CITY

La nuova card digitale, denominata Naples Pass CITY, permette di visitare la città risparmiando.

Il progetto permette di accedere gratuitamente a tanti musei, utilizzare trasporti pubblici e beneficiare di offerte e sconti dei partner aderenti.

Potrete godervi Napoli in una maniera nuova, più smart, ottenendo il massimo dal vostro viaggio.

Visitare Napoli colazione

Disponibile nelle versioni:

• 3 giorni, per chi è in città per il weekend. Un assaggio al volo, ma sempre saporito.

• 7 giorni, una settimana intera per cogliere tutto quello che può darti Napoli.

• 365 giorni per chi vuole divertirsi a Napoli quando vuole o per i napoletani.

Ovviamente comprende l’ingresso al Museo Archeologico di Napoli.

Rione Sanità e le catacombe

Il Rione Sanità a Napoli ha alle spalle una lunga storia che lo ha trasformato da elegante zona nobiliare a quartiere popolare e fu fondato nel XVI secolo in un vallone che i greci e i romani usavano in precedenza come luogo di sepoltura.

È attualmente una delle zone più popolari della città, ma inizialmente fu costruito per dare residenza alle famiglie nobili e ai borghesi più facoltosi e ne sono testimonianza gli eleganti Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, realizzati tra il secondo ed il terzo decennio del 1700. Oggi è in fase di rinascita grazie ad interventi di riqualificazione sociale e turistica.

Il Rione Sanità è famoso anche perché vi nacque Totò, una delle figure più importanti del cinema e del teatro italiani che fu anche poeta, drammaturgo e cantante.

Inoltre, tra le sue strade sono stati girati importanti film come “L’Oro di Napoli” e “Ieri, Oggi e Domani”.

Il Borgo dei Vergini

È il Borgo che precede l’ingresso al Rione ed è attraversato da via Vergini, una delle strade più popolate di Napoli. Vi si trova uno dei mercati all’aperto più frequentati della città ed è possibile acquistare merce di ogni tipo. Passeggiando al suo interno si possono ammirare alcuni dei palazzi e delle chiese barocche più importanti della storia di Napoli.

Il Miglio Sacro

Percorrere il Miglio Sacro significa attraversare il Rione Sanità, dove hanno abitato i popoli a sud e ad est di Napoli, dagli africani ai cinesi, e dove un tempo passavano in carrozza papi, re e cardinali. Un luogo dove oggi le chiese non sono soltanto gallerie d’arte, ma case di accoglienza, di pace e di progettazione.

Ogni sabato, domenica e festivi, con partenza alle 9:00 dall’ingresso delle Catacombe di Napoli, in Via Capodimonte 13 (ingresso adiacente alla Basilica del Buon Consiglio).

La passeggiata è un vero e proprio tour che dura 3 ore e mezza; un itinerario che “scende” da Capodimonte attraverso le Catacombe di San Gennaro e arriva nel cuore del quartiere Sanità e che vi permetterà di scoprire di luoghi bellissimi che si trovano nel giro di un miglio a partire dalle Catacombe.

Una visita guidata ed un percorso speciale che vi porteranno in ben sette diversi luoghi e straordinari e che vi faranno scoprire un altro e bellissimo volto nascosto della città.

Il cimitero della Fontanelle

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Tappa imperdibile è il cimitero della Fontanelle. Il sito era un’antica cava di tufo scavata nella collina di Materdei, che diventò ossario a metà Seicento, per ospitare i resti delle vittime delle epidemie di peste e colera.

Diventò un luogo di culto a fine Ottocento, quando alcuni devoti guidati da padre Gaetano Barbati disposero in ordine le migliaia di ossa anonime. Proprio l’anonimato spinse i fedeli ad adottare alcuni dei teschi dell’ossario, le anime pezzentelle che venivano puliti e posti in teche in cambio di protezione.

Perchè andare ? Perché il Rione Sanità rappresentazione dello spirito napoletano in ogni sua sfaccettatura.

Castel Sant’Elmo

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Grazie ad Enza Ruggiero, amica napoletana che mi ha fatto da cicerone, ho scoperto Castel Sant’Elmo, che domina la collina del Vomero.  

Castel Sant’Elmo è una splendida fortezza medievale che offre le migliori viste su Napoli e molto spazio per la riflessione. Si può raggiungere a piedi, in taxi o con la funicolare, facendo un viaggio molto particolare.

Perchè andare ? Per le viste panoramiche dall’alto. Il groviglio di palazzi del centro di Napoli è incorniciato dal mare da un lato e dal Vesuvio dall’altro.

Lungomare

Una striscia di 2,5 km di strada pedonale che corre lungo il lungomare ed offre il percorso perfetto senza stress per una passeggiata.

Perchè andare ? Nella zona di Caracciolo imperdibile Castel dell’Ovo. Mentre dalla collina di Posillipo si ha una vista spettacolare che spazia dal Vesuvio a Capri.

Maschio Angioino

Il castello medievale di Castel Nuovo sorge a Napoli da quasi 800 anni.

Da quel momento in avanti ha avuto una storia così particolare e ricca che non si può non visitare quando si arriva in città.

Perchè andare ? Per conoscere gli aneddoti più particolari, per visitare la parte delle mura, gratuita, o addentrasi, con la visita guidata dai tetti ai sotterranei.

Dopo questo lungo fine settimana a Napoli devo proprio ammettere che la Goethe aveva proprio ragione: “Vedi Napoli e poi…muori” ma, dalla voglia di rivederla.

Il post “Visitare Napoli a partire dalla colazione” è in collaborazione con Naples Pass, Caffè Gambrinus, Civitatis e Catacombe di Napoli.