Guida pink alla scoperta di Fes (Marocco)
Mi capitava spesso di fare piccoli viaggi da sola. Soprattutto nella vecchia Europa. Guida alla mano. Itinerari ben definiti. Hotel in centro. Altre piccole accortezze e poco altro per sentirmi sicura.
Indice
Questa volta invece ho passato, girottolando per la Medina di Fes, un piacevole week end. Così ho pensato a questa particolare guida pink, alla scoperta di Fes, per potere affrontare una città marocchina, con le sue regole, alle volte un po’ distanti dalle nostre, per viaggi in solitaria o con un gruppo di amiche.
Il primo consiglio è quello di lasciare a casa la cartina. A Fes, bisogna semplicemente perdersi. Una raccomandazione che suona strana, soprattutto per le viaggiatrici di oggi, ma non bisogna dimenticare la macchina fotografica ed una lista con i “da non perdere”. Questo perché Fes è un mondo, tutto da scoprire.
Potreste infatti girare per ore e trovare tutti i punti indicati sulle cartine per i turisti, ma nulla eguaglierà il piacere di una passeggiata in cerca degli angoli più particolari e curiosi.
Per questo, ed ecco il consiglio numero due, diffidate dalle false guide, e nel caso affidatevi a quelle ufficiali. Solo loro vi daranno infatti la possibilità di scoprire uno dietro all’altro cortili, marmi, fontane e giardini, negozietti e souk particolari, solo con loro potrete assaporare l’anima di Fes, visitarne il cuore.
In alternativa, fate una camminata senza meta nei vicoli della città vecchia, con gli occhi aperti a sbirciare la vita che li affolla in cerca ad esempio delle sue leggende.
Venite quindi con noi alla scoperta di alcune meraviglie di Fes questa guida completamente pink.
Visitare la Medina
La Medina, patrimonio Unesco, con le sue madrase, le moschee, il dedalo di strade e stradine, i venditori di tappeti, i fabbri, le ricamatrici, gli speziali e i macellai, i muli che servono da furgoncini di trasporto, i gatti in attesa di uno spuntino, l’assenza, o apparente assenza, di ristoranti e cafè, l’andirivieni concitato e la quiete del venerdì, rende Fes la città imperiale più bella ed emblematica di tutte.
Ed il consiglio numero tre è proprio questo: gustatevi i vicoli della Medina anche il venerdì, il giorno della preghiera dei musulmani, tutto vi apparirà sotto una nuova luce.
Da non perdere la La Madrasa Bou Inania; è un edificio davvero elegante, con bellissime porte in ottone e legno di cedro intagliato, un cortile in marmo, una profusione di stucchi, zellij e motivi merenidi in ogni dove. E’ tra le poche ad essere aperte anche ai non musulmani.
Da ricordare che la Medina è circondata da mura ed il punto d’accesso principale è la Bad Boujloud, porta dalle decorazioni blu all’esterno e verde all’interno.
Lo shopping
Uno degli aspetti più affascinanti del visitare la Medina di Fès è osservare gli artigiani all’opera e respirare l’atmosfera autentica dei souk.
Tra i souk da vedere c’è quello di “El Attarine”, il souk delle spezie. Quando si arriva qui si viene letteralmente avvolti da profumi inebrianti e non si può non portare a casa un po’ di quella magia riempiendo i sacchetti di dolce cannella, foglie di the alla menta, curcuma o curry, ma anche i famosissimi limoni confit.
Ogni angolo regala una nuova scoperta. E ricordate che la contrattazione è la norma. Non temete di offendere i venditori: loro sicuramente più abili e scafati di voi.
Ad esempio all’interno del Palais Mnebhi si trova un negozio di tappeti di quelli imperdibili. Ma ognuna di voi potrà trovare e comprare nelle varie zone quello che vuole: dalle famosissimi ceramiche alle lampade in ottone, nella famosissima Place Seffarine, ma anche tovaglie ricamate e abiti tradizionali, tra cui il famoso Fez, cappello tipico della città. E se non è questa l’idea perfetta per una guida pink alla scoperta di Fes.
Parlando di vestiti, soprattutto se viaggiate da sole, vi consiglio di non indossare abiti troppo vistosi, scollati o corti in rispetto delle usanze locali e dei luoghi, anche sacri, che andrete a visitare.
Vedere la moschea al femminile
In città è stata fondata, da una donna, l’università Kerraoune, la più antica del mondo. Adesso è inserita in una moschea dai grandi portoni che permettono di sbirciarne, con emozione, la vita che si svolge all’interno.
Invece su una parete esterna si trova una buca dei desideri alla quale, con la promessa di un ritorno a Fes, si affidano i propri pensieri più intimi.
Visitare il Museo Batha
Il Museo di Dar Batha di Fez si trova all’interno di un antico palazzo in stile ispano moresco ed espone una tra le più belle collezioni di artigianato marocchino.
Dalla pelletteria ai tappeti berberi, dai gioielli a oggetti in legno intagliato, sono molti gli oggetti che potrete ammirare nelle 12 sale dell’esposizione che pone un particolare focus sulle ceramiche blu, attrazione principale del museo.
Il giardino andaluso e il cortile piastrellato, arricchito con una fontana, rendono il museo un tranquillo rifugio dal caos della Medina.
I giardini
Tra la Medina ed il Palazzo reale, si trova il Jardin Jnan Sbil, bellissimo parco, oasi di tranquillità e frescura, con un piccolo laghetto, ricche fontane dagli zampilli caratteristici, cespugli di rose, alberi di arance e piante di ogni tipo.
Qui potrete passare un po’ di tempo a disegnare nuovi itinerari e riposarvi dal sali scendi dei vicoli della Medina.
Le concerie
Le Concerie di Fez, o Chouara, con il loro odore pungente, le enormi vasche di pietra piene di pigmento e le pelli stese ad asciugare una dietro l’altra, sono famose in tutto il mondo. Le concerie sono accessibili ai viaggiatori solo dalle terrazze dei negozi, da lassù si può ammirare lo straordinario spettacolo delle cisterne ad alveolo dove lavorano i frenetici conciatori immersi nei pigmenti multicolori.
Il periodo migliore per visitare le concerie è durante la mattina in quanto vi è più attività.
La Mellah
La bella Mellah, il quartiere ebraico, vi farà credere di essere stati magicamente catapultati in Spagna, a causa dei suoi balconi in stile andaluso. Nella Mellah è possibile visitare ben due sinagoghe: la Sinagoga Habarim e la Sinagoga Ibn Danan ed il classico cimitero di tombe bianche. Per raggiungere questa zona della città il consiglio è quello di prendere i petit taxi che con pochi dirham vi porteranno a destinazione. Questo è un mezzo di trasporto economico e pratico se vi dovete spostare fuori dalle mura della Medina.
Sfruttare al meglio il tempo da passare a Fes
Per sfruttare la scoperta di Fes vi consiglio di approfittare di una visita guidata in italiano della Medina; è un’ottima opzione se avete poco tempo a disposizione e che concentra i luoghi salienti della città.
Una bellissima esperienza è, anche, fare una lezione di cucina marocchina con uno chef, potete considerare di farla nel tardo pomeriggio e poi andare a dormire a stomaco pieno dopo aver cucinato le vostre prelibatezze.
Se avete del tempo a disposizione potete organizzare un day trip a Meknes, Volubilis e Moulay Idris. Meknes è una delle quattro città imperiali (con Fes, Marrakech e Rabat), a Volubilis invece si trovano degli importanti resti romani ed il Moulay Idriss è una delle mete di pellegrinaggio più importanti del Marocco.
In alternativa, se non consideri di passarci la notte (perchè non hai tempo) potete valutare la visita di un giorno a Chefchaouen la città blu sulle montagne del Rif.
Dove mangiare
A differenza di Marrakech dove ristoranti, bar e cibo di strada sono ovunque a Fes è tutto più nascosto, defilato, quindi nei giri nella Medina vi consiglio di fermarvi a mangiare in questi due posticini.
- Dar Hatim, è un ristorante a conduzione familiare, dove mamma e nuora cucinano e si viene accolti in uno spazio curato e in vero stile marocchino. Non è facilissimo da trovare, ma seguendo le indicazioni delle applicazioni offline come maps.me si raggiunge senza problemi. Al suo interno si può scegliere tra tre menù degustazione; tutti presentano le insalate tradizionali, il dolce e la frutta, e come piatto principale le opzioni sono cous cous, carne d’agnello e spiedini di pollo.
- Made in M invece si trova sulla strada principale della Medina, piccolo e molto carino, un’oasi di tranquillità, dal gusto occidentale e fuori dagli schemi è condotto da due donne sempre sorridenti e attentissime ai clienti. Da provare assolutamente il batbout al pollo e i dolcetti al miele.
Dove dormire – Riad Fes
Per un soggiorno da “Mille e una notte” vi suggerisco di soggiornare al Riad Fes di Relais & Châteaux che si trova nel cuore dell’antica città. È un esempio maestoso di architettura ispano-moresca con porte scolpite, zellige coloratissimi alle pareti, arcate di stucco, vasche di marmo e soffitti di cedro. Ogni angolo delle zone comuni e delle suites è curato nei dettagli così come l’attenzione per gli ospiti che va dal the alla menta servito all’arrivo o alla presenza di frutta e vino in camera come servizio di benvenuto.
Indimenticabili saranno la zona piscina, la grande hall all’ingresso, che sembra rinnovarsi di particolari nuovi ogni volta che cambia la luce e la maestosa terrazza che domina la Medina. Questo hotel, con la sua ricca colazione, il prezioso set da bagno, comprensivo anche di sapone nero all’olio d’oliva e pieno di angolini instagrammabili è ideale per una vacanza in solitaria e con le amiche, oltre che per fughe romantiche o meeting d’affari.
In conclusione
Fès è una delle città imperiali del Marocco ma, rispetto alle altre, ha un’anima più mistica, selvaggia ed affascinante.
Mettere piede nella Medina, la Città Vecchia, è un’esperienza sconvolgente. Sembra di entrare in un meraviglioso caleidoscopio che sollecita tutti i 5 sensi simultaneamente.
Bisogna stare attenti a dove mettere i piedi mente l’occhio corre affascinato tra il caos e gli archi che nascondono antiche moschee. Asini e persone ti sfiorano cercando di passare lungo le strade strette.
Il cibo poi è ottimo. Ma l’olfatto è il senso che lavora di più. Profumi e odori acri si sfidano continuamente. Menta, guano di piccione nelle concerie, sandalo, pesce crudo, frittelle, incenso, fango… Una follia olfattiva.
Ma che dire? Meraviglioso! Ecco quello che vi attenderà a Fes.
Io l’ho trovata una delle più affascinanti mete durante il mio tour del Marocco.