“Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno

recitava Michele/Stefano Accorsi nel film di Özpetek.

Di vita nel quartiere Ostiense ce n’è a bizzeffe.

Non sarà più quella dei Mercati Generali prima dell’alba per andarsi ad accaparrare i carciofi migliori, come facevano i nostri nonni in passato. Non sarà più quella de Le Fate Ignoranti che ci ha fatto scoprire quanto fosse multiculturale. Neanche quella dei suoi dismessi spazi produttivi tanto cari all’archeologia industriale.

Roma, così fuori dai percorsi turistici più battuti, garantisce luoghi inaspettati.

Per me ad esempio il luogo del cuore è proprio il quartiere Ostiense, con le sue vibrazioni moderne, ricco di arte, cultura e cucina. I visitatori di Roma che saltano il quartiere Ostiense perderanno una delle zone più singolari della città piena di riferimenti storici legati all’antichità come la piramide Cestia, ma anche intrisi di contemporaneità come murales o luoghi molto cinematografici.

Ecco qui la mia personalissima classifica di cosa vedere ad Ostiense.




Centrale Montemartini

La Centrale Montemartini è uno dei musei più originali, ma in qualche modo ancora da scoprire, a Roma. Il museo ha un modo molto particolare di esporre le sue opere d’arte: una combinazione di arte antica greca, romana ed egiziana accanto alle turbine di inizio secolo e ai motori dell’ex centrale termoelettrica ACEA. 

In qualche modo il contrasto tra epoche così diverse rende le opere ancora più sorprendenti. Il fascino del museo risiede anche nella sua posizione: grazie al fatto che è abbastanza lontano dal centro della città, il museo ha un intero isolato a sé.

Il Gazometro

Visto le sue origini industriali, il quartiere di Ostiense risulta essere anche un affascinante esempio di archeologia industriale. Uno dei simboli più importati per l’identità della zona è infatti il Gazomentro, una ex struttura che aveva lo scopo di contenere e immagazzinare il gas destinato alla città. Dai più, come la centrale Montemartini, è stato scoperto grazie al film di Ferzan Ozpetek “Le fate ignoranti”.  

Oggi della struttura rimane solo l’involucro esterno, un caratteristico intreccio di spesse travi di ferro, che è diventato l’anima del quartiere. Inoltre la costruzione è un simbolo anche della movida: il Comune di Roma ha deciso di organizzare ogni estate eventi sul lungotevere, proprio ai piedi della struttura, con stand, discoteche e pub all’aperto, un’ottima idea per valorizzare l’area.

Street art

Ostiense, tuttavia, è principalmente noto per la sua nuova identità hipster e street art.

Passeggiando in quest’area si noteranno molte meraviglie della pittura murale. Ostiense ora vanta alcune delle street art più accattivanti della città. Gli artisti progressisti stanno trasformando le pareti di edifici abbandonati, i sottopassi dei treni e i condomini in tele per murales spettacolari. Imperdibile è Hunting pollution di Iena Cruz, un murales mangia smog che rappresenta un airone, specie in via d’estinzione che lotta per la sopravvivenza in mezzo al traffico romano. 

Nella mia lista, ma anche della vostra su cosa vedere ad Ostiense non possono mancare i muri stampigliati e le loro storie.

Basilica di San Paolo fuori le mura

Si tratta di una delle quattro basiliche di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano, ed è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco nel 1980. La basilica è stata costruita sul luogo che, secondo la tradizione, è il luogo della sepoltura dell’apostolo Paolo.

La tomba è posizionata sotto l’altare papale. Inutile dire che ogni angolo, affresco, particolare della basilica trasuda la magnificenza di questo luogo. Proprio davanti all’altare, scendendo alcuni scalini, si possono vedere i resti della basilica di un tempo: nel 1823, a causa di un fuoco acceso per fare dei lavori e lasciato acceso, divampò un incendio che distrusse gran parte dell’antica struttura.

Cosa vedere ad Ostiense

Necropoli Ostiense

Nella zona compresa tra la Rupe di San Paolo e l’ansa del Tevere, si addensava una grande necropoli le cui tombe si disponevano lungo la via Ostiense. Qui nacque la prima area di culto che portò alla successiva edificazione della Basilica di San Paolo fuori le mura, che deve la sua origine proprio alla deposizione dell’apostolo Paolo in una delle sepolture della necropoli.

I reperti rinvenuti nel sepolcreto, ora in gran parte custoditi nei Musei Capitolini e nell’Antiquarium Comunale.




Piramide di Caio Cestio

Avreste mai pensato di trovare una Piramide a Roma? E, soprattutto, che potesse essere effettivamente una tomba? Ecco, la Piramide di Caio Cestio si trova a Ostiense, quindi in una zona di Roma che potremmo definire abbastanza centrale, ed è la tomba di Caio Cestio!

Venne costruita nel I secolo avanti Cristo da Publio Melo, erede di Caio Cestio: l’opera venne realizzata in soli 330 giorni perché, come da volere testamentario di Caio Cestio stesso, il rispetto del vincolo temporale era necessario perché Publio Melo potesse ricevere la sua eredità. 

Questo è, probabilmente, l’unico monumento dell’antica Roma – o uno dei pochi – che si è mantenuto quasi inalterato nel corso dei secoli e dei mutamenti della città stessa, arrivando a noi in ottimo stato.

Il cimitero acattolico

Altra “perla” che ci offre il quartiere è il cimitero acattolico di Roma, situato proprio dietro la Piramide. Il cimitero è incuneato tra Ostiense e Testaccio e ospita tombe di molti celebri poeti, artisti e pensatori che non abbracciarono la fede cattolica.

Qui giace Antonio Gramsci, John Keats, celebre poeta inglese e William Story, famoso scultore americano. Alcune lapidi sono vere e proprie opere d’arte, come per esempi quella di Belinda Lee, nota attrice inglese, oppure quella di Devereux Plantagenet Cockburn, un soldato scozzese morto nel 1850.

La Mecca culinaria

Dalle grandi aperture di Eataly Roma e Porto Fluviale (entrambe nel 2012) la zona ha catalizzato grande attenzione, soprattutto per la disponibilità di grandi spazi in disuso, facilmente convertibili ad uso commerciale, ma anche per la presenza della vicina università.

Nuovi ristoranti stanno spuntando a destra e sinistra, tentando i romani amanti del cibo da tutte le zone della città, così come non pochi viaggiatori. I ristoranti più visitati della zona sono: Estrobar, Caffè Letterario , La Dogana Food e Il Porto Fluviale .

 “L’imbarazzo è nella scelta”, recita il claim de Il Porto Fluviale, ex fabbrica di 900 mq, dove caffetteria, pizzeria, griglieria, trattoria, cocktail bar, corsi di cucina, serate a tema ed eventi privati trovano il loro indirizzo. Aperto dalle 10.30 fino a notte inoltrata, offre un’ottima alternativa per un fast lunch a buffet.

Cosa vedere ad Ostiense; non possiamo dimenticare la colazione

Le pastarelle della domenica, i mignon, il cappuccino e cornetto ogni mattina: dal 1931 Andreotti, pasticceria a gestione familiare, sforna e farcisce paste e pasticcini, brioche e croissant, torte morbide e dolci secchi. E poi tramezzini, sfizi salati, rustici, golose creme e dolci delle feste, oltre a un caffè sempre buono. Rimane un bel punto di riferimento per ogni età, che nel tempo ha saputo rinnovare l’arredamento e mantenere la sua qualità.

Se siete appassionati di quartieri particolari e fuori dai soliti itinerari potrebbe interessarvi anche SAN FREDIANO A FIRENZE, LINGOTTO a TORINO e NIGUARDA a MILANO.

Oltre Ostiense – Travel tips

Per dormire una buona soluzione per raggiungere “tutta” Roma in maniera semplice è NH Hotel in zona Prati. E’ stato recentemente sottoposto a una raffinata ristrutturazione ed è idealmente vicino ad ogni luogo adatto a turisti e viaggiatori in quanto non lontano dalla metro Rossa, fermata Lepanto.  La sua posizione lo rende perfetto per viaggi sia di lavoro che di piacere insieme al ristorante particolarmente conosciuto per la sua eccellente cucina italiana e internazionale.

Non si può andare a Roma senza mangiare la pizza romana. Per me tappa fissa è Pizza Florida, incastonata tra Piazza di Largo Argentina e il ghetto ebraico. Piccolo locale, senza fronzoli, con pochi tavoli alti, e soprattutto da asporto, ma dalla pizza buonissima, al trancio, e dai gusti più che variegati. Da assaggiare quella con le patate tipica della Capitale.




Roma sa essere anche gratis, una camminata tra Piazza del Popolo, Via Margutta, Piazza di Spagna e fontana di Trevi è assolutamente gratuita, così come il lungo Tevere o Campo de Fiori. Ma anche San Luigi dei Francesi, chiesa in pieno centro che contiene opere del Caravaggio. 

Cosa fare a Roma dopo aver visitato Ostiense

Dopo aver scoperto le meraviglie del quartiere popolare di Ostiense queste sono alcune delle attività che non potete perdere per visitare Roma alla scoperta delle sue bellezze più sensazionali

FREE TOUR PER LE STRADE DI ROMA

Alla scoperta della street art a ROMA – Cosa vedere ad Ostiense

Tour delle piazze e fontane di ROMA

Visita ROMA per INSTAGRAM

Ostiense è un quartiere di Roma in continua evoluzione

In questi anni ha di molto cambiato fisionomia lasciando spiazzati gli abitanti storici; non si possono biasimare se vedono cambiare un quartiere popolare in una zona indirizzata verso il moderno, ma Roma è anche questo.

Visitare questo quartiere può farvi capire quale sia la vera anima della “città eterna”: una città in continuo mutamento che cerca di non perdere il proprio passato.

Cosa vedere ad Ostiense

La mappa dei luoghi da visitare a Roma Ostiense

Su questa cartina ho segnato con i point makers tutti i luoghi di interesse descritti in dettaglio nel post da poterli localizzare con facilità e poter preparare un programma di visite.

Fate lo zoom per un maggior dettaglio.

Il post “Cosa vedere ad Ostiense: tra archeologia industriale e street art” è in collaborazione con Civitatis e NH Hotel.