I luoghi del film (e della serie Tv di Netflix) “Il Gattopardo”
In occasione del 60° anniversario dall’uscita del film de “Il Gattopardo” si è realizzata anche serie tv prodotta da Netflix che uscirà nel 2025.
Indice
Considerato uno tra i più grandi romanzi della letteratura mondiale, “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa fu un grande successo anche nella versione film, del 1963.
Il racconto di un importante momento storico per il nostro Paese ovvero quello del passaggio dal Regno dei Borboni alla nascita del Regno d’Italia. Ed è ambientato in una delle Regioni più suggestive, la Sicilia, ne decretarono il trionfo.
I luoghi di “Il Gattopardo”
Il film diretto da Luchino Visconti, che vede protagonisti Claudia Cardinale, Burt Lancaster e Alain Delon e che vinse la Palma d’Oro a Cannes.
Narra le vicende del principe di Salina, Fabrizio Corbera (Burt Lancaster), e della sua famiglia che decide di rifugiarsi nel Castello di Donnafugata, in Sicilia, prima dello sbarco dei Mille. Qui assisterà al triste e inesorabile declino dell’aristocrazia siciliana.
La residenza di Donnafugata
Donnafugata non esiste nella realtà. La troupe ha girato le scene nel borgo siciliano di Ciminna, in provincia di Palermo. La Chiesa Madre, con i suoi splendidi pavimenti di maioliche, e alcuni luoghi del paese, sia per gli esterni sia per gli interni, sono serviti da location per il film. Alcuni esempi sono le scene del ringraziamento in chiesa dopo l’arrivo a Donnafugata, le scene di caccia e la partenza del principe Chevalley.
In piazza Matrice, fu addirittura eretta quella che doveva servire come facciata del palazzo dei Salina. Mentre le case tutt’attorno sono reali tanto che furono ingaggiati diversi cittadini come comparse.
L’entroterra siciliano
Anche l’entroterra della Sicilia ha fatto da sfondo ad alcune scene del film. Il meraviglioso territorio in cui è stata ambientata una delle scene clou, quella in cui l’esercito di Garibaldi tenta di sbarrare la strada alla famiglia dei Salina, è nella Piana degli Albanesi.
Ai tempi era chiamata Piana dei Greci per via del rito greco-bizantino professato dai suoi abitanti. Un bellissimo altopiano con montagne, laghi, siti naturalistici e riserve naturali.
Le location a Palermo
Tantissime sono le location palermitane che sono state usate come set per “Il Gattopardo”.
Strade e piazze
Strade, piazze e palazzi sono ben riconoscibili nelle scene, come:
- piazza San Giovanni Decollato con la sua chiesa
- la grande piazza Sant’Euno
- la verdeggiante piazza della Vittoria allo Spasimo con la celebre chiesa incompiuta
- piazza della Marina
- e il rione Kalsa, l’antico quartiere arabo di Palermo.
I palazzi
Iconici sono anche gli antichi palazzi dove è stato ambientato il kolossal. Come Villa Boscogrande, usata per le scene nella residenza Salina. Si trova sulla Piana dei Colli di Palermo insieme ad altre splendide ville settecentesche, circondate da ampi e rigogliosi giardini.
La sala da ballo
Ma la scena più memorabile del film “Il Gattopardo”, quella del ballo tra Angelica e il principe di Salina, per intenderci, è stata girata all’interno di Palazzo Gangi Valguarnera. E’ uno dei migliori esempi di stile Rococò siciliano e uno dei gioielli del centro storico di Palermo.
Il palazzo, di proprietà privata, è visitabile su prenotazione.
All’interno si scoprono le sue sontuose sale, tra cui la Galleria degli specchi, con le sue boiserie, il soffitto con 15 cupole e i tre grandi lampadari di vetro di Murano.
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Serie TV di Netflix: Il Gattopardo
Nel 2023 si sono svolte le riprese nelle città siciliane, tra Palermo e Siracusa, della nuova serie Netflix tratta dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
La serie, diretta da Tom Shankland e composta da sei episodi prodotti da Indiana Production e Moonage Pictures, andrà in onda nel 2025, notizia di questi giorni (Ottobre 2024).
La serie TV Il Gattopardo è un progetto prodotto da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen e Benedetto Habib.
Le location
Il primo ciak nel capoluogo siciliano è stato dato nella villa de Simone Achates Wirz, vincolata dalla “Sovraintendenza ai beni culturali” di Palermo, che risale al 1534 ed è sicuramente il più antico edificio documentato della zona storicamente denominata “La Piana dei Colli”, ai piedi della splendida capo Gallo.
Le riprese sono cominciate nel capoluogo siciliano già da fine maggio ma, oltre a Palermo, la nuova trasposizione del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa verrà girata infatti anche a Siracusa, ma anche tra Catania e Roma, in un vero e proprio tour del Centro e del Sud Italia che ricreerà le ambientazioni di fine Ottocento.
Occhi puntati anche su Palazzo Comitini, che sarà il fulcro delle riprese palermitane.
Poi le riprese si sono spostate nel cuore del centro storico: la battaglia tra garibaldini ed esercito borbonico è stata ambientata tra i Quattro Canti e piazza Pretoria, ma la macchina da presa ha ripreso anche sequenze in piazza Bellini, in via Maqueda e alla cattedrale.
Non si farà, invece a Palermo, ma a Catania, la scena del valzer.
Il cast
La serie TV Il Gattopardo vede un cast di tutto rispetto, capitanato da Kim Rossi Stuart, ma anche da Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni: i quattro attori si caleranno rispettivamente nelle parti del Principe di Salina Don Fabrizio Corbera, di Concetta, Angelica e Tancredi. Accanto a loro, figurano anche i nomi di Paolo Calabresi, Francesco Colella, Astrid Meloni e Greta Esposito.
I costumi della serie sono a firma di Carlo Poggioli ed Edoardo Russo, le scenografie di Dimitri Capuani. Le musiche originali sono di Paolo Buonvino, che è una assoluta garanzia di qualità.
La storia del Gattopardo: dal romanzo, al film di Visconti fino alla serie tv
Quello del Gattopardo è un racconto epico che narra le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento, dal momento del trapasso dal Regno Borbonico alla transizione unitaria del Regno d’Italia, seguita alla spedizione dei Mille di Garibaldi.
Dopo il film di Luchino Visconti del 1963, che ha vinto la Palma d’oro come miglior film al 16º Festival di Cannes, anche la serie Netflix, diretta da Tom Shankland, tratterà in sei episodi proprio i moti siciliani del 1860 su cui si basa il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Il progetto seguirà infatti le vicende del principe di Salina e della sua famiglia, trattando anche temi come potere, amore e costo del progresso.
Il confronto con il leggendario film di Luchino Visconti, tuttavia, non sembra per nulla spaventare il regista inglese.
“Il film è un capolavoro – spiega esprimendosi serenamente sulla questione – e lo è per tutti quelli che fanno cinema e lo amano anche solo da spettatori. Ma questa serie non vuole essere un remake del film di Visconti o un’imitazione, sarebbe ridicolo. Piuttosto approfondisce il libro di Tomasi di Lampedusa. Mi sono basato sul romanzo scritto, lo ricordiamo, 65 anni fa, che ho letto, studiato, amato decine di volte fin da ragazzino”.
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