Visitare Vicenza in un giorno. Itinerario a piedi.
Visitare Vicenza in un giorno è possibile. Anzi vi consiglio di farlo a piedi e di godervi le bellezze camminando tra le vie di un centro storico tutto da scoprire.
Indice
- 1 Vicenza tra Palladio e baccalà
- 2 Visitare Vicenza in un giorno: Vicenza Card
- 3 Dove parcheggiare
- 4 Monte Berico
- 5 Santuario di Monte Berico
- 6 Teatro Olimpico
- 7 Santa Corona
- 8 Palazzo Thiene
- 9 Duomo di Vicenza
- 10 Piazza dei Signori e i suoi palazzi
- 11 Basilica Palladiana
- 12 Altri luoghi Palladiani nel centro storico
- 13 San Lorenzo e il suo bel chiostro
- 14 Dove mangiare per visitare Vicenza in un giorno
- 15 Dove alloggiare a Vicenza
- 16 No Other Place
- 17 Come arrivare a Vicenza
Se invece avete a disposizione un week end poter girare con più calma la città e magari fare anche una capatina nelle vicine Marostica e Bassano del Grappa, ma anche Thiene e Schio.
Il centro, con deliziosi dettagli veneziani qua e là, è molto piccolo e tutte le attrattive principali, a parte qualcuna, si trovano al suo interno. Girare a piedi è l’ideale, o come fanno i vicentini in bicicletta.
Vicenza tra Palladio e baccalà
Vicenza è la città di Palladio e del bacalà: due “cose” che arrivano da fuori, ma che sono inequivocabilmente legate a questa terra.
Palladio, al secolo Andrea di Pietro della Gondola, è nato nella vicina Padova ma ha dato il meglio di sé a Vicenza e dintorni, disseminando capolavori architettonici che ci invidiano un po’ ovunque all’estero. Basti solo pensare alla Rotonda, sintesi di perfezione architettonica.
Il bacalà, che qui si scrive con una c soltanto, viene da ancor più lontano (dalla Norvegia), ma una volta giunto in Veneto i cuochi vicentini lo hanno valorizzato inventando un nuovo modo per cucinarlo, insieme alla polenta.
Visitare Vicenza in un giorno: Vicenza Card
Un grande aiuto per visitare Vicenza in un giorno arriva dalla Vicenza Card che costa 20€, vale 8 giorni e dà la possibilità di visitare 10 attrazioni, mentre la Card 4 Musei, vale sempre 8 giorni, costa 15€ e dà la possibilità di visitare 4 attrazioni a scelta, come suggerisce il nome.
Tra le attrazioni visitabili con le card è incluso il Teatro Olimpico, che da solo costa già 11 € (e che va obbligatoriamente visitato).
Interessante anche la formula family 2 adulti + max 4 ragazzi fino ai 14 anni. Un buon risparmio per le famiglie.
L’Ufficio turistico di Vicenza si trova presso il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati. Qui si possono reperire mappe, opuscoli e si può comprare la Vicenza Card che dà diritto a visitare un gran numero di musei e luoghi di interesse a un costo ridotto.
Dove parcheggiare
Io ho trovato parcheggio in via Battaglione Framarin e, costeggiando le mura, ho raggiunto velocemente il centro storico.
Vicenza è una città a misura d’uomo e si può visitare a piedi.
In realtà, delle fortificazioni che hanno difeso la città in passato oggi rimane ben poco, infatti c’è solo qualche tratto di mura lungo il Viale Giuseppe Mazzini.
Si conservano, tuttavia, diverse porte di accesso come Porta Santa Croce, Porta Nova (io sono entrata in centro da qui), Porta Castello, Porton del Luzo, Porta Santa Lucia e Porta San Bartolo.
Inoltre, vicino a Porta Castello, in corso Andrea Palladio, si può vedere il Torrione del Castello, eretto nel XII secolo all’ingresso ovest del centro storico di Vicenza.
Monte Berico
Cosa c’è di meglio che cominciare la visita di una città osservandola dall’alto?
Da Monte Berico, la vista su Vicenza è davvero fantastica. E diventa ancora più bella nelle giornate limpide, con le montagne sullo sfondo, magari innevate.
Il modo migliore per arrivare in cima a Monte Berico è a piedi, o tramite scale o tramite la via dei portici: non fatevi spaventare dalla dicitura monte, si tratta semplicemente di una collinetta di 100 metri sul livello del mare, nulla di impegnativo.
La prima opzione consiste in una rampa di scale che parte dal cosiddetto Arco delle Scalette in piazzale Fraccon. Dopo aver salito 192 gradini bisogna percorrere poi un tratto a piedi, prima in piano poi in leggera salita.
La via dei portici è stata realizzata in anni più recenti ed è il percorso più suggestivo per raggiungere il Santuario. Si tratta di una strada in salita affiancata da un porticato sullo stile di San Luca a Bologna, ma più corto: sono circa 700 metri di portici.
Qualsiasi strada decidiate di prendere, comunque non ci metterete più di 30 minuti a raggiungere il Santuario dal centro città.
Se invece preferite usare i mezzi pubblici, potete prendere l’autobus numero 18 che parte da Viale Roma (davanti la stazione) e fa capolinea in fianco al Santuario. Il tempo di percorrenza è di una decina di minuti ed il costo del biglietto è quello di una corsa urbana. Tutte le informazioni le trovate sul sito della Società vicentina trasporti. E’ possibile arrivarci anche in automobile parcheggiando sul piazzale davanti la chiesa.
Santuario di Monte Berico
Il Santuario di Monte Berico è stato eretto in onore di Maria, qui apparsa per ben due volte nel 1426 e nel 1428 a donna Vincenza, una contadina che portava il pranzo al marito che lavorava sul colle. In quegli anni la città di Vicenza era martoriata dalla peste e fu la Madonna in persona a chiedere la costruzione del Santuario affinché la città potesse essere liberata. E in effetti, così accadde: nel 1430, anno in cui terminarono i lavori del Santuario, la peste abbandonò Vicenza.
All’interno del Santuario sono conservati diversi capolavori di arte sacra, ma il pezzo forte è l’annesso Museo degli ex voto e della pietà popolare, una delle più importanti collezioni italiane dedicate alla devozione popolare.
Teatro Olimpico
Come prima cosa da fare appena tornati in città è la visita del Teatro Olimpico, l’attrazione che non si può saltare, per nessuna ragione al mondo (nonché quella che chiude prima delle altre).
Il Teatro Olimpico è il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, tuttora sede di rappresentazioni e concerti. La realizzazione venne commissionata ad Andrea Palladio dall’Accademia Olimpica per la messa in scena di commedie classiche nel 1580.
Ciò che contraddistingue e che rende incredibile questo teatro è la scena a “prospettive”: le scene lignee, infatti sono di grande effetto per il loro illusionismo prospettico e la cura del dettaglio.
Questa piccola meraviglia è inclusa dal 1994 alla lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
Il Teatro Olimpico è aperto tutti i giorni, fatta eccezione del lunedì, dalle 9 alle 17 (nei mesi estivi dalle 10 alle 18). Orari e giorni di apertura aggiornati, nonché eventuali aperture straordinarie li trovate sul sito ufficiale del Teatro Olimpico.
A poca distanza, troviamo un’altra opera del Palladio: Palazzo Chiericati, oggi sede del Museo Civico. Avendo tempo a disposizione, per gli appassionati di storia e di arte, può essere una visita interessante.
Ancora a pochi passi, Vicenza lo dicevamo è piccolina e si visita a piedi, si trova Palazzo Leoni Montanari che, insieme a Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli e ai palazzi di Piazza della Scala a Milano ed al complesso di Torino, costituiscono il ricco circuito di Gallerie d’Italia.
Santa Corona
Altra attrazione top di Vicenza, non distante dal Teatro Olimpico, è la chiesa di Santa Corona. Apparentemente anonima dall’esterno, ma piena zeppa di tesori al suo interno e con un grazioso chiostro. Sicuramente da non perdere:
- il dipinto del Battesimo di Cristo sull’altare Garzadori (navata sinistra), capolavoro di Giovanni Bellini, realizzato intorno al 1500-1502;
- l’Adorazione dei Magi, opera della maturità di Paolo Veronese, custodita nella cappella di San Giuseppe (navata destra);
- l’altare centrale opera dei fiorentini Colbarelli e completamente decorato da bellissimi intarsi policromi realizzati con pietre dure pregiate;
- la cripta e la cappella Valmarana ad opera di, rispettivamente, Lorenzo da Bologna e Andrea Palladio.
Palazzo Thiene
Non distante da Santa Corona, si trova l’affascinante Palazzo Thiene, un favoloso esempio di architettura rinascimentale da poco inserito nel sistema museale civico.
Il palazzo è stato ideato da Giulio Romano (se siete stati a Mantavo lo avrete sentito nominare spesso) e realizzato tra il 1542 e il 1558 da Andrea Palladio, autore anche della progettazione esecutiva. Se da fuori può non colpire più di tanto, gli interni lasciano davvero senza parole.
Duomo di Vicenza
La cattedrale di Santa Maria Annunciata è un edificio che non rimane inosservato, e non solo perché è il principale luogo di culto cattolico della città, ma per la sua maestosità nonché per una facciata del tutto particolare.
Ricostruita più volte nel corso degli anni, anche qui il Palladio ci ha messo becco progettando sicuramente la cupola (in pendant con il tetto della vicina basilica palladiana, che chic!) e presumibilmente anche un portale laterale e la cappella Almerico.
L’interno, molto luminoso, racchiude diverse opere d’arte tra cui segnalo il monumento funebre a Lavinia Thiene realizzato da Giulio Romano (si trova nella prima cappella a sinistra). Altra particolarità della chiesa è il campanile, situato a parte, sull’altro lato della strada.
Piazza dei Signori e i suoi palazzi
Il centro storico di Vicenza è un susseguirsi eccezionale di vie e piazze contornate da bellissimi palazzi rinascimentali progettati dal Palladio e dai suoi successori il cui luogo per eccellenza è Piazza dei Signori.
Questa piazza è di fatto il luogo più rappresentativo e famoso della città, vero e proprio fulcro della vita cittadina praticamente da sempre. Infatti già in epoca romana era il foro per poi diventare in seguito sede del mercato cittadino e dei palazzi istituzionali più importanti.
Tra essi vi sono alcuni dei più importanti e famosi simboli di Vicenza quali la Basilica Palladiana con la Torre Bissara, La Loggia del Capitanio e il Palazzo del Monte di Pietà.
Durante l’anno inoltre in questa splendida cornice, vengono organizzati tanti eventi e spettacoli che vivacizzano tutto il centro storico vicentino.
Basilica Palladiana
L’edificio simbolo di Vicenza, svetta imponente sul lato sud della piazza dei Signori, il salotto della città. Come è facile immaginare è tutta colpa di Palladio che proprio grazie a questo incarico diventa ufficialmente l’architetto della città di Vicenza.
Anche se il nome può essere fuorviante, la basilica palladiana non è un luogo di culto né lo è mai stato: oggi ospita uno spazio espositivo dove ruotano mostre temporanee e nasce come sede delle magistrature pubbliche di Vicenza. Tra il 2007 al 2012 è stata oggetto di un restauro architettonico, sia funzionale che impiantistico.
Notevole è la terrazza della basilica, da cui si gode di una bellissima vista sulla città e dove in alcuni periodi dell’anno è allestito un bar/caffetteria: bere un caffé o un drink qui è un’esperienza unica!
Per salire al primo piano bisogna pagare un biglietto di 5€ (1€ per i residenti a Vicenza e provincia) che permette anche di sbirciare nel salone dove vengono allestite le mostre.
Altri luoghi Palladiani nel centro storico
Ovviamente i luoghi da ammirare sono talmente tanti che ognuno di noi deve scegliere cosa inserire o no nel proprio itinerario. Qualora aveste più tempo e voleste continuare a scoprire altri luoghi legati ad Andrea Palladio vi indico in breve altri posti molto interessanti.
Il primo, la Cappella Valmarana, si trova in una traversa di Corso Palladio all’interno della Chiesa di Santa Corona. La cappella non è molto grande, ma grazie al talento dell’architetto risulta un’opera monumentale, ispirata direttamente ai monumenti funebri dell’antica Roma.
La trovata straordinaria di Palladio fu, in particolare quella di ovviare alla mancanza di spazio con la costruzione di due alti absidi. In questi fece aprire quattro oculi e due finestroni che regalano luce e respiro a tutta la struttura.
Il secondo luogo è la Loggia Valmarana che si trova all’interno dei suggestivi Giardini Salvi, a pochi passi dal Torrione del Castello Scaligero. Di questo edificio si è discusso molto se attribuirlo a Palladio o a qualche suo discepolo, ma alla fine fu inserito comunque nei beni protetti dall’Unesco.
La struttura assomiglia molto ad un tempio dorico il cui fascino viene esaltato dall’essere collocato sulle rive di un canale. Questa posizione tranquilla doveva, secondo progetto, favorire le discussioni degli studiosi e degli accademici più importanti del tempo.
Il Palladio Museum
Infine, se la figura di Andrea Palladio vi affascina particolarmente, vi suggerisco di visitare anche il Palladio Museum . Questo museo in primis è ospitato in una delle più belle dimore urbane palladiane, Palazzo Barbaran da Porto. In più è stato studiato per accompagnare i visitatori in un viaggio emozionale nella vita di Andrea Palladio e del suo tempo. Permette infatti a ognuno di approfondire la conoscenza dei capolavori del grande architetto sparsi su tutto il territorio veneto.
Scoprite le Ville Palladiane in Veneto
San Lorenzo e il suo bel chiostro
Un luogo molto amato dai vicentini, anche se non corrisponde all’attrazione turistica più preziosa della città, è la chiesa di San Lorenzo. Si trova un po’ in periferia, quindi è tra le attrazioni sacrificabili se si decide di vistare Vicenza in un giorno.
San Lorenzo è una chiesa con una bella facciata a capanna che si affaccia su un’ampia piazza, ha un interno luminoso e soprattutto un delizioso (e poco frequentato) chiostro.
La chiesa, officiata dai francescani conventuali, è stata costruita verso la fine del XIII secolo ma a fine Settecento venne occupata dalle truppe napoleoniche e utilizzata come caserma e ospedale. San Lorenzo è identificato anche come tempio cittadino perché, durante un restauro intorno al 1836, vi furono trasportati monumenti e tombe provenienti da altre chiese cittadine, prima di essere riaperto al culto.
Dove mangiare per visitare Vicenza in un giorno
Aperitivo a Il Grottino
Che sia per fare una pausa tra una visita e l’altra o per preparare lo stomaco in vista del pranzo, se il Veneto viene identificato come la patria dello spritz, c’è una ragione.
Questo aperitivo alcolico, si dice sia nato tra Venezia e Padova, è un’istituzione nella città e i bar che lo propongono (a dei prezzi più bassi che altrove) sono molti, ma tra tutti consiglio Il Grottino, il bar di Vicenza per antonomasia.
Frequentatissimo, ubicato nella splendida Piazza delle Erbe alle spalle della Basilica, offre, oltre ai classici drink, degli ottimi “spunciotti”, o “cicchetti”, tartine condite con i più svariati ingredienti, tipiche dei bacari veneziani.
Dopo aver preparato lo stomaco per un pranzo luculiano a base di piatti tipici, non ci resta che recarci a Il Bistrot del Baccalà.
Il Bistrot del Baccalà
Come ho scritto all’inizio dell’articolo, il baccalà alla vicentina è forse il piatto più emblematico della città. Introdotto durante il XV secolo dai navigatori veneziani di ritorno dalla Norvegia, si tratta di stoccafisso (merluzzo essiccato) pestato e messo a bagno per 3 giorni, infarinato e cotto a fuoco lento con cipolla, latte e olio, per essere poi servito con polenta gialla.
Oltre alla modalità “alla vicentina”, il baccalà può essere gustato bollito, fritto o mantecato.
Troverete questo piatto in ogni osteria tipica della città, ma il miglior baccalà di Vicenza l’ho assaggiato da Il Bistrot del Baccalà, un locale in pieno centro sede di una rinomata Gastronomia.
Il bancone ricco di piatti da acquistare da asporto è solo l’inizio, per pranzo è possibile nelle giornate calde sedersi ai tavoli appostati fuori dal negozio per gustare uno dei piatti della cucina veneta proposti: consiglio senza dubbio il baccalà e i bigoi co’ l’arna, ovvero spaghetti grossi di pasta fresca conditi con ragù di anitra.
Dove alloggiare a Vicenza
Affittacamere, appartamenti e alberghi di varia categoria sono nel centro e nelle sue immediate vicinanze. Le tariffe sono spesso buone, anche per le strutture di fascia medio-alta.
Vale la pena considerare ubicazioni meno centrali solo se ci si muove in auto. Un buon posto fuori del centro ma a breve distanza da questo dove si trovano alberghi e affittacamere economici è il quartiere di San Bortolo.
Chi viaggia in auto e cerca la bellezza e la serenità della campagna può spingersi nell’area dei Colli Berici oppure a nord, in aree collinari, verso Thiene e Schio.
No Other Place
“No Other Place”, una location esclusiva e dalla grande personalità nel cuore del centro storico di Vicenza. E’ situata al piano nobile di Palazzo Loschi Zileri dal Verme, in Corso Palladio 42 a Vicenza, proprio di fronte alla chiesa di San Filippo Neri.
L’edificio Settecentesco vanta decorazioni monocroma con un Pantheon di artisti e letterati appartenenti al Rinascimento e al Neoclassicismo, ma anche decorazioni pittoriche a tema “Bacco e Arianna” e “Quadriglia del trionfo”.
L’emozione della storia si fonde con la contemporaneità dell’atmosfera, facendo di questo nuovo spazio un luogo ideale per vivere l’unicità di un’esperienza indimenticabile.
Gli spazi dell’antica dimora sono stati sapientemente curati negli interni dal designer, collezionista e creatore di moda Claudio Biasia, proprietario dell’immobile. Gli alti soffitti, i pavimenti terrazzati, gli arredi, i tessuti, i tendaggi, la boiserie sono frutto della sua ricerca appassionata.
Il palazzo è stato trasformato in una luxury location per eventi e soggiorni, shooting, wedding, meeting e feste private; un posto destinato all’incontro, alla convivialità, a un’esperienza totale e totalizzante, essendo dotato di una cucina con sala da pranzo e due camere nella zona notte.
Come arrivare a Vicenza
Vicenza si raggiunge in breve tempo da molte città venete come Treviso, Padova, Venezia e Verona dove ci sono collegamenti diretti coi treni, ma anche Milano e Udine. Per raggiungere altre città, come Bologna, occorre fare il cambio a Padova.
Dalla stazione in soli dieci minuti si arriva a Piazza dei Signori, il cuore della città.
Chi arriva in auto da Milano deve uscire al casello Vicenza Ovest della A4.
Alcune foto del post “Visitare Vicenza in un giorno. Itinerario a piedi.” sono di UNSPLASH.