Le librerie piu’ belle del mondo
Penso che i libri siano preziose fonti di ispirazione per i viaggi, ma…avete mai pensato di viaggiare in cerca di libri? Fate un giro con me alla scoperta delle librerie più belle del mondo. Non rimarrete delusi!
Indice
- 1 Le librerie piu’ belle del mondo
- 2 Libreria Acqua Alta (Venezia)
- 3 Shakespeare and Company (Parigi)
- 4 Ler Devagar (Lisbona)
- 5 Cărturești Carusel (Bucarest)
- 6 El Ateneo Grand Splendid (Buenos Aires)
- 7 Selexyz Dominicanen (Maastricht)
- 8 The Strand (New York)
- 9 1O Corso Como (Milano)
- 10 Lello (Porto)
- 11 Atlantis Books (Santorini)
Alcune appassionano per l’architettura, altre per la loro storia, altre ancora per l’atmosfera romantica, ma certo è che il fascino delle librerie sfida il tempo, le nuove tecnologie e la crisi, che ha colpito gravemente il settore.
Perché l’emozione di stare in un luogo dove si è circondati dai libri (e non si tratta solo di comprare, ma anche di passare il tempo e sognare sfogliando i volumi) , è una sensazione davvero unica. Almeno per me.
Le librerie piu’ belle del mondo
Che si tratti di quella sotto casa in cui il libraio ci conosce da una vita e sa sempre quale libro consigliarci o quella in cui abbiamo trascorso le ore durante l’ultimo viaggio all’estero, ciascuno di noi ha la sua libreria del cuore. Posti unici in cui lasciarsi avvolgere dal profumo di carta e inchiostro e dal fascino senza tempo dei libri più antichi.
“Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare” — Carlos Ruiz Zafón, Il gioco dell’angelo
Libreria Acqua Alta (Venezia)
Si trova in Calle Longa Santa Maria Formosa, a due passi da Piazza San Marco ed è un luogo incantato in cui il tempo sembra essersi fermato. Un posto magico che anche la BBC ha classificato tra le 10 librerie più belle del mondo. Un angolo creativo, nel cuore di Venezia, in cui i libri sono posizionati un po’ ovunque: su mensole e scaffali ma anche all’interno di gondole, vecchie canoe, barche in disuso e vasche da bagno retró. Un modo, questo, anche per proteggere i libri dall’acqua alta che, in alcuni periodi, invade Venezia, allagandola: da qui il nome della libreria. Per tutti questi motivi rientra a pieno titolo tra le librerie piu’ belle del mondo.
Grazie a questo curioso stratagemma, oltre che un ottimo esempio di riciclo creativo, la libreria rimane aperta anche durante i giorni di alta marea. E che spettacolo la scala di libri realizzata con i testi rovinati dall’acqua e destinati al macero.
Shakespeare and Company (Parigi)
La storia della libreria Shakespeare and company sulla Rive Gauche di Parigi inizia negli anni ’20 quando Sylvia Beach, emigrata statunitense arrivata a Parigi nel 1916 per studiare letteratura francese, decise di aprire la libreria al numero 8 di Rue Dupuytren. Nel 1921 la sede venne spostata su Rue de l’Odéon.
La Shakespeare and company di Sylvia Beach fu la prima libreria a pubblicare, nel 1921, la versione completa dell’Ulisse di James Joyce con una tiratura di mille copie.
Per anni e anni, la libreria fu un punto di incontro per alcuni degli scrittori che hanno segnato la storia della letteratura come Ernest Hemingway, Jack Kerouac, Ezra Pound e Francis Scott Fitzgerald. Il periodo d’oro della Shakespeare and company ebbe però una battuta d’arresto nel 1941, durante l’occupazione nazista, quando Sylvia Beach venne portata in un campo di concentramento. Con la liberazione di Parigi, Sylvia tornò a Parigi dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1962, ma cedette il nome Shakespeare and Company a George Whitman, che in onore della precedente proprietaria della libreria, chiamò Sylvia la sua unica figlia.
Americano, George Whitman si era trasferito a Parigi, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, per studiare alla Sorbona e, come Sylvia Beach, non se ne andò più. Anno dopo anno, aveva accumulato così tanti libri che decise così di aprire una libreria.
La Shakespeare and company nel tempo
A poco a poco, la Shakespeare and company di Whitman divenne anche un rifugio per gli scrittori erranti (Tumbleweed) che non sapevano dove fermarsi a Parigi o avevano bisogno di concentrazione per scrivere le proprie opere. In cambio di due ore al giorno di lavoro all’interno della libreria, Whitman concedeva loro di dormire gratis sulle brande nascoste tra gli scaffali. Un’usanza mantenuta ancora oggi dalla figlia di George, Sylvia, che, così come faceva il padre, chiede agli scrittori di lasciare un’autobiografia di una pagina.
La cosa spettacolare è che, per scrivere, ancora oggi è possibile adoperare una delle macchine da scrivere della libreria e fogli di carta celeste. Sono tantissime le testimonianze raccolte da Sylvia, anno dopo anno così come sono numerosi gli scrittori ma anche gli esperti di letteratura che vengono ospitati nella libreria attraverso il programma “Tumbleweeding”: otto i posti letto disponibili. In cambio, è necessario dedicare un’ora al giorno alla cura della libreria.
Per Whitman, la sua libreria era un’opera d’arte vivente: “Ho creato questa libreria nel modo in cui un uomo scriverebbe un romanzo, costruendo ogni stanza come se fosse un capitolo. Voglio che le persone aprano la porta nello stesso modo in cui aprono un libro, un libro che porta nel mondo magico della loro immaginazione”.
Ormai istituzione letteraria della Capitale francese, la libreria Shakespeare and company è un posto unico in cui rifugiarsi per trascorrere qualche ora immersi nella lettura. Impossibile non farci un salto se vi trovate a Parigi.
Ler Devagar (Lisbona)
Fondata nel 1999, Ler Devagar oltre che una libreria indipendente è anche una vera e propria opera d’arte in chiave urban-street.
Si trova nel quartiere di Alcântara sulle rive del fiume Tago, vicinissimo al famoso Ponte 25 de Abril ed è un vero e proprio inno alla creatività così come l’ex complesso industriale completamente rinnovato e decorato con murales di cui fa parte: LX Factory.
Entrate nella libreria, percorrete le scale in ferro sgangherate, andate alla ricerca dei libri collocati sugli scaffali che riempiono completamente le pareti e immergetevi nella sua atmosfera tranquilla e, a tratti, surreale.
Curiosa la bicicletta che penzola dal soffitto e l’enorme macchinario per la stampa collocato nella caffetteria: d’altronde, come anticipato, prima di essere riconvertito nell’isola creativa attuale, LX Factory era un complesso industriale in cui avveniva la stampa dei giornali portoghesi.
Cărturești Carusel (Bucarest)
La storia della libreria Cărturești Carusel di Bucarest è a dire poco avvincente: l’edificio in Strada Lipscani 55 fu voluto e costruito nel 1903 da una ricca famiglia di banchieri greci per poi essere confiscato dal regime comunista negli anni Cinquanta.
Venne abbandonato al più totale degrado con il crollo del comunismo. Nel 2007, il nipote del banchiere che a inizio XX secolo fece costruire l’edificio riuscì a recuperare lo spazio dopo ben 24 anni di battaglie legali. Fu da lì che nacque Cărturești Carusel (“Carosello di luce” in lingua rumena).
Per me questa è sicuramente una delle piu’ belle e straordinarie librerie del mondo.
El Ateneo Grand Splendid (Buenos Aires)
Al 1860 di Santa Fe Avenue, a Buenos Aires, esiste uno storico teatro, il Teatro Gran Splendid, oggi trasformato in una delle librerie più belle del mondo, anzi, la libreria più bella del mondo secondo Buzzfeed.
Lo spazio, ristrutturato dall’architetto Fernando Manzone, è raffinato e maestoso e ha ospitato, negli anni, anche un cinema e un’emittente radiofonica.
La libreria, inaugurata nel 2000, oggi contiene tanti libri da non saperli contare, un caffè e aree lettura.
Selexyz Dominicanen (Maastricht)
Ve la immaginate una libreria all’interno di una chiesa? A Maastricht esiste. Si chiama Selexyz Dominicanen e, come potrete intuire dal nome, è ospitata all’interno di un’antica chiesa di frati predicatori, sconsacrata nel 1794. Per un po’ di tempo e’ diventata deposito di bicicliette e archivio del comune, dal 2025 e’ considerata una delle libreria piu’ belle del mondo.
Oggi la Selexyz Dominicanen è grande 1200 metri quadri ed è organizzata per soppalchi e piani sopraelevati che le permettono di raccogliere 25000 titoli e 45000 volumi.
L’Olanda è a un tiro di schioppo e un salto in questa libreria vale il viaggio.
The Strand (New York)
Ma anche New York ha la sua bella chicca e, naturalmente, in formato maxi. Con le sue 18 miglia di libri, The Strand è una sorta di miracolo, considerato il valore dell’immobile che lo ospita. Una storia di immigrazione e successo, come da copione. Era il 1927 quando il lituano Benjamin Bass fondò una libreria che nel tempo ne inglobò altre 48.
Ora questa è l’unica libreria rimasta del gruppo The Strand, che vanta una collezione sconfinata di libri usati e d’arte. Come? Soprattutto grazie all’affetto della famiglia che non si è ancora piegata ad affittare lo spazio a business più lucrosi.
Essendo tuttavia da venuto a mancare Fred Bass, bisognerà capire se Nancy, l’ultima erede, vorrà tenere in piedi questo gigante. Speriamo di si perché rientra a pieno titolo tra le librerie piu’ belle del mondo.
1O Corso Como (Milano)
Chi ama design e bellezza, raffinatezza e charme, ma anche quel particolare piacere dato dal sentirsi up-to-date, deve perlustrare gli spazi del Corso Como Bookshop. È l’ambiente dedicato ai libri del progetto 10 corso Como, a Milano, nato nel 1990 dallo slancio della gallerista Carla Sozzani.
Shakespeare and company. Uno spazio multifunzionale dove è bello leggere, guardare e farsi guardare. Esistono altre due sedi una a Seul e una a New York.
Lello (Porto)
Conosciuta come la “Cattedrale del Libro”, la libreria Lello è una delle più antiche del Portogallo. Inaugurata nel 1869, agli inizi del ‘900 venne sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione, che portarono alla realizzazione di un edificio eclettico che mescola liberty e neogotico.
Al suo interno domina una maestosa scala a chiocciola dai gradini rossi: si racconta che proprio questa scala abbia ispirato la scrittrice J.K.Rowling, a Porto dal 1991-1993, nella scrittura di Harry Potter. A causa del gran numero di viaggiatori e turisti adesso esiste un biglietto di ingresso.
Atlantis Books (Santorini)
Il nostro viaggio tra le librerie più belle del mondo si conclude sull’isola di Santorini dove nel 2004 ha aperto Atlantis Books, un angolo pensato per tutti gli amanti della lettura, pieno all’inverosimile di libri di ogni tipo, dai best seller alle edizioni rare, con citazioni dipinte sulle pareti, bigliettini, consigli di lettura, scale e scaffalature che si arrampicano fino al soffitto.
In occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, che si celebra il 23 aprile, ho quindi deciso di portarvi in giro per il mondo fra le librerie più belle e insolite mai concepite.
Qual è la vostra preferita ?
Le foto del post “Le librerie piu’ belle del mondo” sono di Unsplash.