I migliori libri da leggere in primavera: 5 titoli che amerete
La primavera, ormai alle porte, è il momento del risveglio di tutto, dai sensi alla voglia di rivoluzionarsi dentro e fuori, alla faccia del letargo invernale ed i i libri ci aiutano tantissimo.
Indice
I libri, in primavera più che mai, ci stimolano a vivere vite altrui (quelle dei protagonisti) e contemporaneamente la nostra, a mischiare realtà e fantasia.
Leggendo ciò che capita agli altri, infatti, introiettiamo pensieri ed emozioni che altrimenti non potremmo sperimentare. Soprattutto in un periodo di pandemia come quello che stiamo vivendo adesso.
Per fare sbocciare tutte queste sensazioni inedite, ecco i 5 libri più interessanti in odore di primavera.
Qualunque lettore tu sia, qui ci sono 5 libri da leggere in relax; romanzi appena usciti che già promettono di diventare cult, racconti, storie vere per rilassarsi baciati dal sole di marzo e sentirsi altrove.
Il talento della tenacia
Un libro motivazionale, una serie di consigli su come costruire la propria strada verso un obiettivo ma anche il racconto di un’esperienza reale, vissuta, autentica.
Antonio Romano, giovanissimo CEO e Founder di Spin Up, prima media tech company italiana quotata tra le 100 migliori del mondo, in queste pagine si mette a nudo e racconta una storia: la sua.
È una storia di tenacia, impegno, fallimenti e riuscita, ma è soprattutto una dimostrazione concreta di come un certo approccio possa condurre chiunque alla propria meta.
Antonio non è partito da una condizioni di favore: proveniente da una famiglia modesta e cresciuto nella periferia urbana senza sbocchi né prospettive, fin da piccolo decide di seguire i suoi sogni e costruirsi una nuova strada.
Questo libro è il racconto di come ce l’abbia fatta, ma è soprattutto l’occasione per dipanare una serie di consigli e spunti perché ciascuno possa provare a tracciare la propria rotta e giungere al successo.
Piranesi
Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo.
Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia.
Il protagonista legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti.
Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.
Potenza e Bellezza
In un’afosa giornata di luglio del 1796, a Bologna, due uomini s’incontrano per combinare un matrimonio.
Il primo è Costantino, un inquieto agricoltore del Piceno, che oltre a essere sensale di nozze produce fucili e sciabole. Il secondo è Monaldo, giovane conte di Recanati, mite e ben educato, che aspira solo a metter su famiglia e a coltivare i suoi studi.
Intanto la città è in fermento per l’arrivo di un certo Bonaparte, il “generalino francese” che a soli 26 anni ha già sconfitto i Piemontesi e gli Austriaci.
L’Italia è fragile e divisa, e dietro alla bandiera della “Libertà” si cela il desiderio di conquista dell’ennesimo invasore straniero. Quanto tempo passerà prima che i Francesi arrivino anche nelle Marche? E chi difenderà il papa?
Costantino è pronto a imbracciare le armi e già si prepara ad arruolare un piccolo esercito di insorgenti tra i montanari delle sue terre. Monaldo invece è più cauto: da poco è entrato a far parte del Consiglio Comunale di Recanati e il suo primo desiderio è quello di salvaguardare la sua famiglia e la sua città.
Ma la Storia travolge tutto e tutti. Mentre la guerra infuria in Europa, sconvolgendone l’assetto politico, la quiete delle Marche è scossa insieme agli animi dei suoi abitanti.
Tra questi anche i figli di Costantino e Monaldo, che condividono lo stesso nome di battesimo. Il primo Giacomo, ardimentoso come il padre, ne seguirà le orme entrando nella resistenza, mentre il secondo, geniale fin dall’infanzia, è destinato a lasciare il segno nella letteratura italiana e nel pensiero politico del suo tempo…
In “Potenza e Bellezza“, Elido Fazi racconta due storie parallele.
Da un lato, seguendo la parabola di Napoleone e rivelando l’uomo nascosto all’ombra dell’imperatore, denuncia con lucidità e minuzia la follia del potere, che non può mai saziarsi perché si nutre solo di se stesso.
Dall’altro, attraverso un ritratto intimo e appassionato delle Marche e della sua gente, evoca la gioia e la pienezza che riceviamo in dono dalla natura, dalla poesia, dall’arte, e che dovremmo custodire come il nostro tesoro più prezioso.
Perché, come scrive Giacomo Leopardi a soli 17 anni, nell’Orazione per la Liberazione del Piceno:
«Se questo fosse vero, e cioè che il paradigma per valutare la felicità degli Stati è la Bellezza e non la Potenza, probabilmente non esisterebbe al mondo un popolo più felice di quello degli Italiani».
La nostra furiosa Amicizia
California, anni Zero. Bunny è bellissima, alta, bionda, con un padre costruttore edile e una piscina in giardino. Michael – coda di cavallo lungo la schiena e piercing al naso – vive con la zia nel piccolo cottage lì a fianco. Il giorno in cui Bunny sorprende Michael a fumare nel suo giardino, lui scopre che la vita della ragazza non è perfetta come sembra.
Alta uno e novantadue, Bunny sovrasta i suoi compagni. E per quanto sogni di primeggiare e qualificarsi per le Olimpiadi, per lei sarebbe ancora più importante sentirsi normale, essere accettata, avere un ragazzo, e al tempo stesso poter nascondere l’imbarazzante problema di alcolismo del padre. Anche l’esile, intelligentissimo Michael ha i suoi segreti.
A casa e a scuola finge di essere etero, ma poi cerca uomini online per incontri anonimi che lo elettrizzano e insieme spaventano.
Quando Michael si innamora per la prima volta, un orrendo giro di pettegolezzi malevoli comincia a circolare e le conseguenze di un gesto terribile, accidentale, finirà per determinare in maniera imprevista il futuro di entrambi i ragazzi, e della loro amicizia.
Rufi Thorpe ci regala la storia bellissima e tormentata di due esseri umani che desiderano restare uniti, oltre le più disperate delle circostanze.
E’ un’affascinante riflessione sulla complessità e l’urgenza delle migliori amicizie, sulla distanza che siamo disposti a percorrere per proteggere e difendere i nostri affetti e su che cosa succede quando certi legami vengono sollecitati fino al punto di spezzarsi.
Wanderlust; nati per viaggiare
Wanderlust, ovvero: la sindrome del viaggiatore, quell’inquietudine che ti spinge a partire, vagare, scoprire. Se ne sente invaso Filippo Buscaroli, imolese, 32 anni spalmati sul mondo, e lo confessa nel suo libro ‘Wanderlust. Nati per viaggiare’. Lui e Giada, la ragazza che ora è sua moglie, in giro per Continenti fino allo stop da Covid in Perù. Stop creativo.
Nella primavera scorsa, il tempo è diventato scrittura e ha dato vita al libro (pubblicato autonomamente su Amazon) che è racconto, incontri, consigli.
La sindrome “ha colpito forte” nel 2014, quando Filippo parte per l’Australia “con un biglietto di sola andata e pochi soldi in tasca”. E infatti non c’è ritorno. “Quella che doveva essere un’avventura s’è trasformata nel mio stile di vita – racconta – .I primi due anni e mezzo di viaggio sono racchiusi in questo libro; attraverso disavventure e sacrifici ho capito che avrei potuto vivere viaggiando”.
L’Australia e la natura vergine della Tasmania. Il Nord America dal Canada agli Stati Uniti dov’è scoppiato un grande amore per le Hawaii. E via in Asia e America Latina. Tutto quanto fa Wanderlust. “Ho tentato invano di curare la sindrome; ho l’eterna sensazione di non trovare il mio posto nel mondo”, dice.
I migliori libri da leggere in primavera è scritto in collaborazione con Fazi Editori, Bollati Boringhieri, Antonio Romano e Filippo Buscaroli.
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