Fra lockdown e restrizioni varie, il solito trantran delle città ha subito uno scossone; sono emerse nuove dinamiche, e molti quartieri sono stati riscoperti dai loro abitanti e sono tornati più che mai il centro della vita sociale, generando forme di solidarietà, vicinanza e creatività che si sono opposte alla crisi della pandemia.
I 40 quartieri più cool del mondo
È esattamente quello che è successo nel quartiere in cima alla classifica del 2020, l’Esquerra de l’Eixample di Barcellona. Di solito meno visitato e rinomato del vicino Dreta de l’Eixample, ma capace adesso di irradiare energia in tutta la città con la sua anima popolare, i suoi cortili, la sua inventiva.
Un discorso analogo vale per il secondo quartiere della lista, Downtown di Los Angeles, che si è ritrovato a fungere da centro di riferimento e di aggregazione per gli abitanti.
Il terzo è Sham Shui Po, a Hong Kong, un antico quartiere rianimato da un fervore giovane e creativo che va dalla cucina al design. Luogo che ha prodotto iniziative artistiche e di supporto alla comunità.
Porta Venezia e Milano
C’è anche un quartiere italiano: in posizione 35 troviamo Porta Venezia, la zona più inclusiva di Milano, tornata alla sua vita effervescente dopo il lockdown.
“Considerate questa lista come un grido mondiale di forza e di resilienza degli abitanti delle città”
Così ha dichiarato James Manning di Time Out. Una verità, non solo filosofica, che incita a proseguire su questa strada intrapresa dalla gente di tutto il mondo e dai milanesi.
Le Origini di Corso Buenos Aires
Il lungo viale ad oggi è conosciuto come Corso Buenos Aires, cuore pulsante di Porta Venezia, aveva un aspetto molto diverso da oggi. Era infatti bordato da un filare di pioppi per lato, per tutta la sua lunghezza e portava verso Monza, Lecco e Bergamo.
Nel 1906, in occasione dell’Esposizione Universale il cui tema era quello dei trasporti, diventò ufficialmente Corso Buenos Aires.
Il sindaco di allora, Ettore Ponti, voleva promuovere un’immagine più internazionale della città, commemorando la copiosa immigrazione di italiani nei paesi sud americani. Nacquero cosi Piazza Argentina e Piazza Lima e la via venne dedicata appunto alla capitale dell’ Argentina.
Il Corso, diversamente da oggi, era anche attraversato dalla ferrovia sino agli anni Trenta.
Il Grande Boom
Gli scavi della metropolitana iniziarono nel 1958, facendo fermata a Porta Venezia, Lima e Loreto. Da quel momento iniziò il vero sviluppo del Corso nonostante sia sempre stata una delle più importanti arterie commerciali della città. Per il suo sviluppo in linea retta, la sua lunghezza di circa 1.600 metri e la varietà di esercizi commerciali, il Corso viene spesso paragonato alla Fifth Avenue di New York.
Durante gli anni, la presenza dei brand più conosciuti a livello internazionale, è aumentata al punto da definire l’intera zona come il più grande centro commerciale a cielo aperto in Europa. Dove sono presenti hotel di altissimo livello come Hotel Galles Best Werstern Plus.
Il Presente e il Futuro
Real Baires è un’associazione che rappresenta i proprietari e i commercianti di Corso Buenos Aires, nasce con il preciso obiettivo di rendere sempre migliore questo “centro commerciale naturale” che si sviluppa lungo l’asse del Corso Buenos Aires.
Real Baires è profondamente motivata ed interessata al progetto di riqualifica del Corso che dovrebbe partire da Piazzale Loreto, punto nevralgico di Milano, ma anche importante opportunità per incrementare il flusso turistico e l’immagine dell’intero Corso Buenos Aires.
Il Charity Shop LILT
L’apertura del nuovo store LILT è stata possibile grazie al sostegno di Corso Buenos Aires District – Real Baires.
Real Baires ha dato in concessione gratuita l’uso dello spazio per il mese di aprile. All’interno sarà possibile trovare i regali solidali LILT: golosità, merchandising prodotti utili e idee regalo per sostenere concretamente tutte le attività dell’Associazione che ruotano attorno alla prevenzione, alla diagnosi precoce, all’assistenza ai malati e al volontariato.
Molti dei prodotti disponibili nello shop sono oggetti generosamente donati dalle aziende come contributo alla missione di LILT (donazioni in-kind).
La ripartenza del Teatro Elfo Puccini
Dal 4 maggio si torna a teatro. Sarà un ritorno inevitabilmente regolato dai protocolli anti Covid chel’Elfo Puccini, Teatro di Arte Contemporaneo dal 1972, ha studiato per tutelare la salute di tutti (come era accaduto a ottobre).
I posti saranno distanziati, si dovrà indossare la mascherina e all’ingresso verrà misurata la temperatura. Due saranno gli spettacoli che verranno portati in sala; Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, in sala Shakespeare (fino al 16 maggio), il best seller che ha portato a teatro 20.000 spettatori nel 2018.
Mentre in sala Fassbinder arriva l’atteso spettacolo di Eco di fondo La notte di Antigone (fino al 9 maggio), dedicato alla figura di Ilaria Cucchi.
Gli orari degli spettacoli sono stati anticipati per adeguarsi al coprifuoco delle 22.00 stabilito per decreto. Vi ricordo che è sempre garantito il rientro a casa dopo la fine dello spettacolo.