Agriturismo La Costa; autentica Brianza
« Quella delle terrazze di Montevecchia è tra le più belle posizioni della Brianza: uno spalto altissimo, un balcone che si erge, fuori dalle nebbie, e si affaccia dritto a sud; nelle giornate di vento si vede dalla Cisa al Monte Rosa. […] Alti monti la difendono dalle tramontane. Le brume, le nebbie, che salgono dalle pianure e dai laghi la sfiorano fruttuosamente: è chiaro, oramai, che il vino più delicato e squisito deriva sempre da uve mature al limite estremo delle condizioni climatiche e geoponiche necessarie alla vite. »
Mario Soldati – Giornalista e scrittore
Per iniziare a scoprire l’Agriturismo La Costa bisogna prima fare un salto nel tempo e poi uno nello spazio, in quella terra autentica, rurale e piena di attuale fascino che è la Brianza.
Bisogna tornare al 1992 quando il signor Giordano Crippa acquista il vecchio rudere di Cascina Scarpata e i terreni annessi all’interno del Parco. Realizza così un sogno che prosegue tutt’ora, nato dal grande amore per il territorio brianzolo.
Quando il Signor Giordano arriva qui è tutto intrigo di rovi e boschi; lui, ardimentoso e saggio, ferma l’avanzamento della flora selvatica e riporta all’antico splendore gli storici terrazzamenti per ripristinare la crescita dei vigneti.
Quello del Signor Giordano non è però un sogno solo personale, ma abbraccia tutta la sua famiglia.
Infatti nel corso degli anni tutta la famiglia diventerà parte attiva della crescita di Agriturismo La Costa e ne sarà uno dei punti di forza, rendendolo un luogo dove si respira fin da subito l’importanza dell’ospitalità agreste e dell’accoglienza certa.
Una storia che cattura e affascina quella del Signor Giordano e della sua famiglia, che vi porterà, a vivere l’esperienza in Agriturismo La Costa come un momento di puro relax e bellezza immersiva.
Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone è un luogo incantevole in cui uomo e natura convivono armoniosamente.
Si tratta infatti di un’area in cui sono presenti zone di rilevante interesse ambientale, centri urbani, insediamenti produttivi, aree destinate all’agricoltura e all’allevamento accanto a monumenti architettonici di grande valore artistico e culturale; il tutto secondo un modello di sviluppo compatibile tra attività umana e natura.
Il Parco del Curone coincide con l’estremo lembo verde della Brianza sud-orientale, tra la pianura e le alture del Triangolo Lariano.
Il punto più alto di tutta l’area è la collina di Montevecchia ed è attraversato da Nord a Sud dai torrenti Curone e Molgoretta.
Il punto più conosciuto di tutto il Parco è il borgo di Montevecchia Alta dove, nel punto più alto del parco, si erige il Santuario della Beata Vergine del Carmelo dal quale si gode di un superbo panorama a 360 gradi.
Nel Parco del Curone sono presenti 11 sentieri percorribili anche a cavallo o con la mountain bike.
Gli Alloggi
Appena si arriva all’ Agriturismo La Costa, immerso nel parco del Curone, ci si trova davanti un piccolo borgo brianzolo con alcuni edifici ristrutturati in maniera eccellente senza aver intaccato la vera essenza contadina brianzola; le pareti in pietra, le travi a vista, le scale con legno di recupero e il pavimento in cotto.
L’agriturismo offre 8 confortevoli mini appartamenti per 2, 3 o 4 persone, alloggi che aiutano a respirare l’aria di campagna e a far dimenticare i ritmi frenetici della città, anche se questa è soltanto a due passi.
Infatti “La Costa” si raggiunge in meno di un’ora da Milano, Como, Lecco, Bergamo e Monza.
A disposizione degli ospiti, poi, spazi comuni, come la sala ristoro e un ampio giardino esterno – con fiori, piante e alberi da frutto – con tante piccole aree con tavolini e sedie, ma anche un barbecue, una piscina per bambini e la possibilità di noleggiare mountain bike per scoprire i sentieri del parco attraverso boschi e pascoli.
La colazione
Nota al merito va alla colazione realizzata dalle sapienti mani di Manuela Conti (la trovate sul blog “Con le mani in pasta”) esperta panificatrice che coccola clienti e viaggiatori.
La colazione è composta da torte, muffin, crostate e french toast, fatti in casa, accompagnati da frutta di stagione, yogurt e muesli, succo di mele e caffè preparato con la moka.
Sorrisi, piacevoli chiacchiere e l’odore del pane appena cotto che arrivano dalla cucina sono l’aggiunta che rendono questo momento tra i più caratteristici de La Costa.
Galbusera Nera
A poca distanza dagli alloggi, facendo una piacevole passeggiata tra boschi, ruscelli e vigneti si arriva alla Cascina Galbusera Nera altro piccolo borgo dove ha sede la cantina e il ristorante dell’Agriturismo La Cosa.
La struttura centrale, risalente addirittura ai primi anni del Settecento, è il vecchio fienile caratterizzato da due enormi vetrate che regalano una vista meravigliosa; boschi, filari di viti e ulivi ed in alto, su una delle altre tre piramidi di Montevecchia, si vede il Santuario della Beata Vergine del Carmelo.
Tutto è perfetto, sia fuori che dentro; da una parte la vigna e l’aia pronti ad accogliere gli ospiti con tavoli apparecchiati con fiori e candele, dall’altra l’interno decorato con paioli, setacci, botti che richiamano la tradizione agricola del luogo.
L’azienda propone anche visite guidate in cantina, nei vigneti e la possibilità di degustazione.
La cucina
Lasciatevi stupire dalle proposte del menù; in ciascun piatto troverete non solo ingredienti di qualità, scelti con cura e rispettosi della stagionalità, ma anche una grande professionalità.
Professionalità che si lega, a doppio nodo, ad una maestria culinaria creativa che non lascia indifferenti e che prende spunto da tutto ciò che vi è intorno, tra lago e campagna.
Il Vino
La storia del Signor Giordano, della sua famiglia e di Agriturismo La Costa, cambia ancora nel 2000, anno in cui nacquero i primi vini, vero e proprio “core business“ dell’azienda che, coi sui 12 ettari di vigne, produce vini di pregevole fattura.
Si legge sul sito Agriturismo La Costa:
Fuor di retorica, il vino nasce in vigna e la prima regola è rispettare e valorizzare la materia prima.
Per questo le uve dei singoli vigneti sono vinificate separatamente e i vini base assemblati con sensibilità e attenzione, per meglio esprimere la personalità desiderata di ogni singolo suolo, di ogni singola annata, riducendo al minimo le aggiunte “esterne”
Anche in questo caso si comprende qual è lo spirito che guida ogni attività di questo luogo; il rispetto della terra, il benessere di chi la terra la lavora e rende piacevole l’esperienza a clienti e viaggiatori.
Il Gin
La famiglia Crippa, nel 2017 poi, ha avuto il coraggio di investire in un settore monopolizzato da grandi produttori mondiali, quello dei distillati, più precisamente ha realizzato una folle idea. Ovvero quella creare il primo Gin della Brianza, prodotto esclusivamente con botaniche autoctone (tra cui non può mancare il rosmarino di Montevecchia).
Il contatto con la natura
Le piramidi di Montevecchia
Il Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone racchiude in sé un enigma svelato ma non del tutto interpretato; tre misteriose piramidi a gradoni.
Apparentemente celate al primo sguardo, sembrano colline di cui due alquanto brulle.
L’osservazione satellitare ha però svelato qualcosa di più mistico e arcaico: la base, i lati e la pendenza di queste strutture geologiche sono identiche tra loro.
Una coincidenza questa alquanto improbabile da trovare in natura.
Le piramidi sono alte tra i 40 e 50 metri, su una di queste si trova proprio la Cascina Galbusera Nera e i vigneti di Agriturismo La Costa; hanno identico orientamento e un’inclinazione massima di 43-44 gradi e sono ricoperte di terra e vegetazione che lascia comunque intravedere i gradoni.
A scoprirle nel 2001 è stato l’architetto Vincenzo di Gregorio i cui studi approfonditi sull’autenticità hanno saputo ricostruire la storia dei monumenti e dare risposte all’enigma.
Chi le ha costruite e perché?
Si pensa che un’antica civiltà abbia modellato le colline di roccia calcarea formandone i gradoni che possiamo intravedere oggi.
Ciò sarebbe stato realizzato a scopo religioso-astronomico e non per finalità agricole dato che il terreno proprio per la sua struttura non può essere coltivato.
Tant’è che l’ente parco ha chiamato l’intera zona “dei prati magri” per indicare la difficoltà di coltivazione agricola del terreno. E noi definiamo agricoltura eroica quella che ogni anno la famiglia Crippa mette in atto per la vendemmia, ancora tutta manuale.
I prati magri
Se dal punto di vista agricolo i prati magri rendono faticosa l’attività dell’uomo dall’altra sono un habitat ideale per numerose specie di vegetali e insetti.
Questo tipo di terreno è abbastanza raro ad altitudini basse e per questo dona al parco regionale un valore aggiuntivo.
Si tratta di un’area di passaggio tra differenti ambienti dove si sono create le condizioni ideali per alcune specie di uccelli particolarmente rari in queste zone. Fondamentali per lo sviluppo di questo habitat sono anche le graminacee presenti tra i vigneti e i prati.
Il nome “Prati Magri” è anche quello scelto dalla famiglia Crippa per la linea di cosmesi naturale creata con il rosmarino di Montevecchia e il miele locale.
Atmosfera PICK & SIT
Atmosfera Pick & Sit, è una novità 2020 riproposta in questo 2021 con l’intento di vivere l’estate in maniera nuova; propone di cenare tra i vigneti a Cascina Galbusera nera, all’ombra di Montevecchia.
Non il classico pic nic, ma una rivisitazione romantica, energica ed innovativa dove la cucina casalinga e ricercata dello staff di Agriturismo La Costa si sposa con la cena all’aperto; al tavolo, con buon vino, in mezzo alla natura e circondati da lucine che creano veramente “l’atmosfera giusta”.
Allontanandosi poi dalle aree illuminate sarà la natura a fare regali speciali come poter vedere le lucciole ormai scomparse dai centri abitati.
Tutti i venerdì e i sabati d’estate, prenotando entro il giorno precedente, potete ritirare il vostro pacco-cena, raggiungere il tavolo a voi riservato (sia per gruppi, sia per coppie) e godervi questo momento così speciale.
Nel nostro caso, un temporale improvviso, non ci ha permesso di godere dell’atmosfera delle vigne.
Lo staff ha preparato i tavoli all’interno del fienile e ci ha permesso di gustare la cena in maniera curata e con un dettaglio, almeno per me, indimenticabile; in quel momento infatti è comparso un arcobaleno con i colori vivacissimi, di quelli che in città non si vedono più.
La natura ancora una volta, facendo il suo corso, ci insegna ad avere pazienza e a stupirci della sua bellezza e della sua forza.
Post in collaborazione con Agriturismo La Costa
Un grazie alla gentilissima Ester di LustingTime per le sinergie, la simpatia e la compagnia.