Cosa fare e vedere a Trapani in un giorno
“Un porto sulla costa nord occidentale della Sicilia”: questa è la secca definizione di Trapani nel “Collins English Dictionary”. Trovare una città così defilata nella narrazione dei viaggiatori che arrivano in Sicilia è veramente difficile.
Indice
Per tanti offre poco da vedere, per altri è solo porto per le Egadi, per qualcuno solo luogo di passaggio.
Per me è incontro ricorrente e scoperta nuova ogni volta. Siamo alla terza visita o forse di più.
Così questo #ripartiAMOitalia è una lista di ciò che di incantevole si può fare e vedere a Trapani in un giorno.
Cosa vedere a Trapani?
Questa domanda è molto comune. Trapani, forse, risente un po’ della “concorrenza” di altre città siciliane come Palermo e Agrigento. Ma non fatevi trarre in inganno; Trapani è stupenda. Ha un fascino tutto suo, tutto particolare, tutto da scoprire. Richiede forse un po’ di pazienza, richiede un tipo di viaggio durante il quale il bello è perdersi e lasciarsi sorprendere.
Perché Trapani è così: sorprende. Il turista, magari abbagliato dagli altri posti della Sicilia, non se lo aspetta di trovarsi una città e dei dintorni così affascinanti. Ma questa è la differenza tra turista e viaggiatore. Il viaggiatore cerca i dettagli particolari e gli itinerari fuori dalle “strade già battute”.
Le saline di Trapani
Trapani, che è possibile visitare in un giorno, è conosciuta anche come la “città del sale“.
Quindi questo itinerario non poteva che iniziare con una visita alla Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco, una meravigliosa area protetta che si estende per circa 986 ettari.
Tra le ultime rimaste in attività in Sicilia, le saline sono presenti nel territorio da secoli, infatti, la raccolta del sale in quest’area risale probabilmente al tempo dei Fenici.
Si tratta di un luogo di grande fascino, impreziosito dai mulini a vento sul mare, le cui pale creano un affascinante gioco di luci ed ombre riflesse. Esse rappresentano un habitat unico per diverse specie di vegetali e animali, soprattutto uccelli, tra i quali spiccano i fenicotteri rosa.
Inoltre, in quest’area cresce la salicornia, detta pure asparago di mare, un’erba selvatica utilizzata come ingrediente pregiato in molti ristoranti rinomati.
All’interno della riserva si trova anche il Museo del Sale, ospitato in un antico mulino a vento, che ripercorre le tappe e le vicende di una storia lunga secoli e secoli.
Dal Museo del Sale ci si può incamminare lungo il Sentiero del Salinaro. Il percorso parte proprio di fronte al Museo del Sale ed è molto facile sia da percorrere che da seguire. La passeggiata dura circa 15-20 minuti ed è bellissima perché attraversa vasche, mulini a vento, cumuli di sale e giunge fino al mare; un mare che spesso prende sfumature rosate che rendono questo panorama speciale.
Due sono i modi di vedere le saline di Trapani; a bordo strada seguendo le indicazioni per Salina Calcara o Salina Chiusicella o attraverso le iniziative, con biglietto e a pagamento, del Museo del Sale.
Centro storico di Trapani
Il centro storico di Trapani, invece, è in pieno stile barocco.
La strada principale è la Via Garibaldi, una stradina che attraversa la città fino ad arrivare alla marina di Trapani. Tra le tante cose da vedere ci sono le numerose strutture religiose, fontane scenografiche, la Porta Oscura con la torre dell’Orologio e tantissimi palazzi nobiliari dai dettagli pregiati.
Da non perdere il Palazzo Burgio dei Baroni di Xirinda, il Palazzo Cavarretta, il Palazzo Annibale Fardella e poi opere come il bel corridoio che collega il Palazzo Vescovile che collega la Cattedrale di San Lorenzo.
Chiesa delle Anime del purgatorio e Misteri della Santa Pasqua
L’attrazione più significativa della città è però custodita in una chiesa del centro, la Chiesa delle Anime del Purgatorio in via Generale Domenico Giglio.
Al suo interno si trovano i celebri Misteri di Trapani, delle statue lignee a grandezza naturale che rappresentano scene della Passione ispirate da episodi citati nei sacri testi o nei vangeli apocrifi.
In tutto son 20 gruppi di statue, ognuno associato a un “ceto” cittadino (pescatori, orefici, salinari, fruttivendoli, ecc.), scolpiti nel XVIII secolo con legno di cipresso e sughero.
I Misteri escono dalla chiesa “per farsi un giro” la sera del Venerdì Santo, quando i rappresentanti di ogni ceto o corporazione li trasportano a spalle lungo le strade di Trapani nel contesto di una lunga e suggestiva processione che termina solo la mattina seguente.
Questa chiesa e le tradizioni della Pasqua sono qualcosa di impedibile se si vuole vedere Trapani nella sua essenza.
La chiesa delle Anime del Purgatorio è aperta tutti i giorni alle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Sapere in anticipo gli orari vi permetterà di organizzare la visita della città senza perdervi questa meraviglia.
Le mura di tramontana
Il nucleo più antico della “città tra due mari” si sviluppa proprio all’interno della stretta lingua di terra che va assottigliandosi sempre più, diventando poi biforcuta: da una parte culmina nella torre di Ligny, dall’altra nel Lazzaretto e nel Villino Nasi. Il centro, come già detto, è un susseguirsi di strade e vicoli lastricati in cui si affacciano chiese ed eleganti palazzi barocchi.
E il mare è da entrambi i lati: da alcuni punti della città si riesce davvero a vedere il mare sia girandosi a destra che girandosi a sinistra.
Osservata dall’alto questa penisola ha la forma di una falce, proprio come vuole la mitologia: si pensa infatti che la città sia nata in seguito alla caduta in acqua della falce che Cerere (o forse Saturno) teneva in mano, e che poi si trasformò in una striscia di terra che diventò appunto Trapani.
Una delle piazze cittadine più scenografiche è piazza del Mercato del Pesce, proprio vicino al mare, il cui nome suggerisce la funzione che aveva un tempo. Si parla al passato perché oggi, per motivi igienici, il mercato del pesce ha traslocato altrove.
Ma la Chiazza, come viene chiamata affettuosamente dai trapanesi, svolge ancora un ruolo importante nella vita della città in quanto palcoscenico di molti eventi culturali e manifestazioni.
Dalla piazza parte una breve ma suggestiva passeggiata che arriva fino al Bastione Conca lungo le Mura di Tramontana, ossia ciò che rimane delle mura perimetrali che Trapani aveva durante la dominazione spagnola.
Da qui si possono ammirare non solo uno dei panorami più affascinanti della città, ma anche alcuni scorci di Erice sulla collina alle spalle di Trapani e delle isole Egadi. Il momento migliore per fare due passi da queste parti è il tramonto.
Dove mangiare
Taverna Caupona è un piccolo ristorantino regionale sito di fronte alla chiesa del Purgatorio. La cucina è tradizionale, ma ricca di gusto. Imperdibili gli antipasti tra cui la Caupona, che in siciliano significa caponata, sia nella forma vegetariana sia di pesce, quando è periodo di tonno. La seconda versione ve la ricorderete per anni, almeno a me è successo così.
I primi sono abbondanti e prevalentemente di pesce, inusuali gli spaghetti con uova di minnola, da assaggiare così come il cous cous alla trapanese tra i più buoni che potrete trovare in città.
Il locale è piccolo, con con pochi tavoli interni, ma ottimamente apparecchiati, e davanti all’ingresso che dà sulla piazzetta sono allestiti altri tavoli che formano un piccolo dehors. Occorre perciò prenotare con qualche giorno di anticipo.
Cosa bere
La cantina Firriato, che la winery proprio nel territorio trapanese, nasce a metà degli anni ’80 dalla passione e dall’ambizione di Salvatore Di Gaetano e di sua moglie Vinzia Novara.
Sin dal primo istante, la produzione di Firriato viene incentrata su un principio cardine: la ricerca della qualità. Il perfetto connubio tra passione e qualità permette a Firriato di divenire in pochi anni uno dei simboli della Sicilia, contribuendo in modo decisivo al meritato exploit del vino siciliano, oggi conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
La Sicilia è una terra dalle indiscusse potenzialità vinicole e contiene al suo interno una straordinaria varietà di climi e terreni, varietà che si riflette a pieno nella produzione del vino. Con il caldo estivo i bianchi di Firriato renderanno la vostra visita in un giorno a Trapani ancora più indimenticabile.
Dove dormire
Se volete regalarvi un’esperienza di ospitalità fuori dal comune e curata in ogni dettaglio dovete dormire nel B&B “Casolare nelle saline” che si trova nel cuore della riserva naturale delle saline. E’ un luogo veramente speciale e contiene questa dimora rustica dove si respira questa atmosfera familiare.
E’ un punto di partenza speciale per vedere Trapani e le sue bellezze.
Il B&B “Casolare nelle saline” ha un giardino immenso, con fichi d’india e alberi da frutto, circondato dalle saline che gli danno un fascino particolare.
Le camere con balcone o con affaccio privilegiato si aprono sullo splendido panorama delle Isole Egadi e sul monte Erice.
Al B&B “Casolare nelle saline” potrete fare una ricca colazione con piatti tipici siciliani, sia dolci che salati come il cannolo, il pane cunzato, la ricotta con marmellata e frutta fresca di ogni tipo. Il padrone di casa e la famiglia sanno rappresentare al meglio la migliore accoglienza isolana e vi faranno sentire ospiti speciali.
Al momento dei saluti, che saranno calorosi come se si fosse “tra amici”, rispettando comunque tutte le norme anticontagio, verrete omaggiati di una confezione di sale locale, come cadeaux d’arrivederci.
Due consigli per la colazione a Trapani
Per una colazione speciale o una pausa golosa durante il vostro soggiorno a Trapani dovreste sedervi qualche minuto ai tavolini dell’Antica Pasticceria Colicchia, aperta nel 1885, che fa le migliori granite della città. Non dimenticatevi di ordinarla con la panna montata, Una vera delizia dai molteplici gusti.
Invece per chi come me ama la colazione salata entrate in uno dei panifici o dei bar della città ed ordinate pane cunzato; ovvero pane condito. E’ un piatto della tradizione contadino la cui bontà dipende dalla fragranza del pane e dagli ingredienti, freschissimi, utilizzati; pomodori maturi, sale delle saline di Trapani, olio siciliano, origano profumato, acciughe di buona qualità e formaggio fresco.
Come muoversi a Trapani
Nel caso in cui raggiungiate Trapani in auto vi consiglio di trovare una struttura che disponga di parcheggio, comodo e veloce, in alternativa nella zona del porto vi sono sia parcheggi multipiano che parcheggi cittadini dalle strisce blu – non sempre economici -.
Anche perché per questo itinerario su cosa vedere e a Trapani in un giorno vi occorrerà la macchina per la visita della saline, invece il centro storico si percorre tutto a piedi. Anzi così avrete modo di scoprire vicoli e slarghi da ogni angolazione possibile.
L’idea di cosa fare e vedere a Trapani in un giorno rientra nel progetto #ripartiAMOitalia in supporto di “Io Scelgo la Sicilia“.
Grazie mille per le bellissime parole… questo articolo per noi vale moltissimo! A presto si spera!
Il Casolare nelle saline
Ci avete proprio fatto assaporare l’accoglienza siciliana oltre che la bontà della vostra tavola.
Grazie di cuore.